Museo d’Arte Cinese ed Etnografico

Parma / Italy / 2012

3
3 Love 3,039 Visits Published
A 111 anni dalla sua fondazione il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, considerato tra i più importanti musei d’Arte Cinese in Italia, ha deciso di darsi una nuova veste e ha da poco inaugurato un nuovo allestimento progettato dall’architetto Giorgio Cazzulani. Il museo nasce nel 1901 quando il Senatore Lampertico di Vicenza fa dono di alcuni pregevoli pezzi di arte cinese a Mons. Conforti, Vescovo di Parma e Fondatore dei Saveriani. Da questa prima donazione nasce il museo che oggi, grazie agli apporti continui dei tanti missionari Saveriani nel mondo, è diventato la testimonianza materiale della costante attenzione alle culture extraeuropee da parte dell’ordine. Fino agli anni ’50 i Saveriani, presenti in Cina, raccolgono pezzi significativi di quasi tutte le epoche. In seguito si aggiungono anche altre raccolte a carattere prevalentemente etnografico e provenienti da altre aree geografiche. Il nuovo spazio museale si presenta suddiviso in sezioni ideali e la sua struttura è stata pensata in modo da esaltare il concetto di circolarità e la figura del cerchio, simbolo di armonia per molte culture extraeuropee. Infatti nel percorso di visita non ci sono interruzioni, barriere e spazi di passaggio ed è stato scelto il colore bianco per tutti gli arredamenti progettati ad hoc che, insieme ai cristalli delle vetrine, riescono a fondere insieme l’eterogeneità dell’intera collezione, pur evidenziando le diversità e le caratteristiche dei singoli oggetti. IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO Il progetto illuminotecnico del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico è stato curato dal lighting designer Gabriele Paglione che, grazie ai prodotti Metal Spot, ha saputo valorizzare lo spazio espositivo coniugando una perfetta resa cromatica con un elevato risparmio energetico. Per una superficie di 1300 mq è stato infatti realizzato un impianto da soli 4,5 KW completamente dimmerabile, riducendo notevolmente i consumi e quindi i costi di gestione sempre molto onerosi per un museo, e consentendo soprattutto di illuminare le opere in modo corretto e non invasivo. Questo grazie all’utilizzo esclusivo della tecnologia LED che, oltre a permettere una riduzione considerevole dei consumi, consente la conservazione ottimale delle opere grazie all’assenza di raggi ultravioletti e infrarossi che potrebbero seriamente danneggiarle. Le sorgenti LED, con la loro ottima resa cromatica, permettono di ottenere un’illuminazione estremamente naturale che non altera i colori originari degli oggetti. Metal Spot, da tempo focalizzata sullo sviluppo di apparecchi che sfruttano le potenzialità dei LED, ha dimostrato ancora una volta la versatilità dei sui prodotti, perfetti anche per un uso specifico come quello museale. Seguendo le linee guida del progetto di allestimento che ha puntato sulla pulizia e l’essenzialità degli ambienti, per l’illuminazione è stato utilizzato un sistema poco invasivo, praticamente invisibile all’occhio del visitatore e che nello stesso tempo ha la flessibilità di adattarsi alle peculiarità delle diverse opere da illuminare che, lo ricordiamo, comprendono pezzi di materiali, forme e dimensioni diverse. Per mettere in risalto le singole opere, il concept illuminotecnico ha voluto lasciare le zone di transito in penombra, focalizzando l’attenzione sugli oggetti, con un’illuminazione diretta e puntuale. Questo è stato possibile grazie al nuovo sistema Micro Rail a LED di Metal Spot che unisce versatilità, minimi ingombri, disponibilità di varie ottiche e la possibilità di orientare la luce. Il binario può scelto nella lunghezza di 1 o 2 m, eventualmente abbinabili tra loro per raggiungere lunghezze superiori. Le sorgenti vengono agganciate al binario tramite un sistema a calamite che permette di spostarle agevolmente e di usarne un numero variabile in base alle singole necessità illuminotecniche. Per questo con Micro Rail è possibile illuminare in maniera ottimale sia il piccolo oggetto contenuto in una teca sia opere molto grandi, come per esempio il pezzo forte del museo, il paravento cinese alto 3,5m per il quale sono stati usati due binari affiancati con ottiche da 25° e 40°. Questo ha permesso di enfatizzare i dettagli in oro del paravento con l’ottica da 40° e nello stesso tempo spingere l’illuminazione fino a terra con quella da 25°. Si è così creata una zona luminosa “di rispetto” intorno al paravento, tanto che i curatori del museo hanno ritenuto superfluo aggiungere barriere fisiche: i visitatori tendono infatti a rimanere all’esterno della zona illuminata per poter godere pienamente dell’opera preservandola. All’interno del Museo di Parma si è inoltre sfruttata la possibilità offerta da Micro Rail di essere installato sia in verticale che in orizzontale, per illuminare di volta in volta le opere dall’alto o dai lati. Per l’ingresso e le zone di transito sono stati invece utilizzati dei segna passo e faretti Top e la versione su binario Shock di Plana a 4 o 16 LED, molto adatta all’utilizzo museale in quanto pur con dimensioni ridotte, offre una luce potente e orientabile (4 o 16 LED x 2W con lente da 40°). Suggestiva infine la luce creata ponendo le barre LED della serie MOOD nelle nicchie create sotto alcune pareti e ripiani a sbalzo. In questo modo il pavimento risulta illuminato da una luce radente, le pareti acquistano profondità e i ripiani sembrano galleggiare nel vuoto.
3 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    A 111 anni dalla sua fondazione il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, considerato tra i più importanti musei d’Arte Cinese in Italia, ha deciso di darsi una nuova veste e ha da poco inaugurato un nuovo allestimento progettato dall’architetto Giorgio Cazzulani. Il museo nasce nel 1901 quando il Senatore Lampertico di Vicenza fa dono di alcuni pregevoli pezzi di arte cinese a Mons. Conforti, Vescovo di Parma e Fondatore dei Saveriani. Da questa prima donazione nasce il museo che oggi,...

    Project details
    • Year 2012
    • Status Completed works
    • Type Museums
    Archilovers On Instagram
    Lovers 3 users