Concorso di idee per la riqualificazione della piazza San Giorgio nel Comune di Quartucciu. | Carlo Cafiero

In collaborazione con Arch. Carlo Cafiero Bari / Italy / 2010

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Il progetto prevede la ripavimentazione della piazza con pietre della tradizione locale, ossia il marmo di Orosei (una roccia sedimentaria compatta), solcato trasversalmente da lastre dello stesso materiale ma di colore diverso, di spessore pari a 8 cm, che diventano direttrici dello spazio, linee generatrici di luoghi di sosta (panchine) e di verde (aiuole ed alberature) e guidano l’accesso dei pedoni alla piazza. Il progetto prevede la realizzazione di numerose aree a verde, che si alternano agli spazi pavimentati e si distribuiscono in maniera uniforme lungo i vari percorsi, creando così delle geometrie che permettono all’interno della piazza una distribuzione razionale degli spazi. Distribuite sulla piazza, sia sulle parti pavimentate che sulle vasche verdi, trovano posto una serie di panchine in pietra locale, di colore chiaro tra il bianco latte ed il crema, poggiate su un basamento anch’esso in pietra. A proteggere e creare ombreggiatura all’uomo che sosta, sono state pensate diverse essenze arboree, disposte in maniera simmetrica lungo il percorso verso la chiesa e lungo le strade che circondano la piazza. Gli alberi scelti sono stati posizionati seguendo il ritmo dei ricorsi a terra e, proprio per la caducità della chioma, instaurano con l’architettura una relazione di valorizzazione e non di schermatura, che evoca l’immagine delle piazze del nord Europa. Essi sono di 4 tipi: • Jacaranda Mimosifolia: albero alto fino ai 10-12 m originario dell’America meridionale. Ha portamento eretto, con chioma densa e tondeggiante, larga quanto l’altezza dell’albero; la corteccia è scura e liscia; le foglie sono di colore verde brillante, simili a quelle della mimosa. In primavera inoltrata produce moltissimi grappoli apicali costituiti da fiori di colore blu-viola, che donano alla pianta un aspetto molto decorativo. In autunno produce lunghi baccelli cuoiosi che contengono numerosi semi scuri. • Olea Aeuropea: albero sempreverde di origine mediterranea, di dimensioni variabili, corteccia grigia e liscia fino a dieci anni e poi nodosa, nera. Il suo apparato radicale è molto forte, la chioma è bassa, arrotondata ed irregolare. Questo albero bellissimo si sviluppa con grande lentezza ma è una pianta molto longeva, infatti, può vivere anche diversi secoli. Le foglie sono piccole e i fiori, piccoli e biancastri, ermafroditi, sono riuniti in minuscoli grappoli eretti. • Quercus ilex rotundifolia: il leccio è generalmente un albero sempreverde con fusto dritto, singolo o diviso alla base, di altezza fino a 20 metri. Le foglie sono semplici: la pagina superiore è verde e lucida, la inferiore grigiastra e marcatamente tomentosa. Nativa nell'area che va dal sud della penisola iberica al nord-est dell'Africa. Foglie rade; ghiande lunghe 2.5 cm, dal sapore dolce. • Phoenix Canariensis: palma sempreverde di grandi dimensioni, originaria delle Canarie ma coltivate da secoli nell’area mediterranea. Hanno uno spesso tronco eretto, che raggiunge agevolmente i 15-20 metri di altezza ed i 60-80 cm di diametro; è di colore marrone scuro o grigiastro, segnato da vistose rugosità a forma di rombo, dovute ai segni lasciati dall’inserzione del picciolo delle fronde ormai cadute. Le fronde sono molto grandi, possono raggiungere i 4-5 metri di lunghezza, arcuate; sono di colore verde scuro brillante e i fiori, che sbocciano in primavera inoltrata, sono di colore marrone aranciato. La presenza dell’acqua, elemento sia scenografico che sonoro, è garantita dalla realizzazione in prossimità della chiesa di due vasche d’acqua illuminate dall’interno e nelle quali c’è un continuo “effetto cascata”. L’illuminazione prevista è costituita da elementi con tecnologia LED di nuova generazione, ad alta efficienza luminosa. La combinazione tra risparmio energetico e durata rende questa tipologia di illuminazione idonea ad essere utilizzata per molte soluzioni. Il progetto prevede l’utilizzo del sistema di illuminazione a LED per: • pannelli luminosi a terra che diffondano luce lungo i camminamenti; • punti luminosi che mettano in risalto la facciata della chiesa; • pannelli luminosi che illuminino le panchine alla base e su alcune delle sue facce; • lampioni disposti in maniera simmetrica lungo il percorso centrale della piazza che conduce alla chiesa e distribuiti in maniera uniforme lungo i vari camminamenti del sistema di piazze. Il progetto prevede inoltre la collocazione di rastrelliere e cestini getta-carte in stile con il carattere del luogo, in maniera funzionale alla fruibilità della piazza. La piazza oggetto di studio è delimitata da un quadrilatero costituito ad ovest dalla Via Quartu, a sud dalla Via San Biagio, a nord dalla Via Corongiu e ad est da alcune abitazioni private che si affacciano sulla Piazza: gli interventi sulla viabilità prevedono una migliore regolamentazione del traffico veicolare e la disposizione su via Quartu di opportuni dissuasori che consentano la pedonalizzazione dello spazio in determinate occasioni. Non si dà un progetto di uso se non si realizza allo stesso tempo un livello adeguato di comfort ambientale. L’uso degli elementi naturali: tappeti erbosi, specchi d’acqua e nuove alberature per l’aumento dell’ombreggiatura, contribuiscono al miglioramento del microclima estivo locale secondo i principi della bioclimatica applicata agli spazi esterni. Altri criteri di sostenibilità applicabili sono: - il risparmio idrico attraverso l’uso delle superfici pavimentate per la raccolta e il riuso delle acque piovane per l’irrigazione del verde; - l’uso di materiali naturali e locali per le pavimentazioni e il riutilizzo delle essenze arboree esistenti attualmente nella piazza; - il controllo dell’inquinamento luminoso e l’ uso di fonti a basso consumo (led incassati nel pavimento).
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    Il progetto prevede la ripavimentazione della piazza con pietre della tradizione locale, ossia il marmo di Orosei (una roccia sedimentaria compatta), solcato trasversalmente da lastre dello stesso materiale ma di colore diverso, di spessore pari a 8 cm, che diventano direttrici dello spazio, linee generatrici di luoghi di sosta (panchine) e di verde (aiuole ed alberature) e guidano l’accesso dei pedoni alla piazza. Il progetto prevede la realizzazione di numerose aree a verde, che si alternano...

    Project details
    • Year 2010
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture
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