OPEN SPACE | Angela D'Amato

Location: villa storica della prima metà del ‘900 alla periferia di Bari, lungo una delle principali arterie in cui le famiglie baresi realizzavano in quel periodo le loro ville, immerse nel verde per allontanarsi dal centro cittadino nei periodi più caldi. Il progetto di restyling interno nasce nel 2011 dal desiderio dei committenti di donare alla villa una nuova identità generando situazioni spaziali in cui potersi riconoscere e creare un luogo adatto alla convivialità. La ridistribuzione e rifunzionalizzazione dell’impianto planimetrico sono l’occasione per i progettisti di ripensare l’ingresso e le due stanze ad esso adiacenti disposte a nord fondendole insieme a creare un open space in cui trovano posto il living e la cucina, mentre nella zona a sud viene ripensata la zona notte. Determinante per il lavoro di un progettista è la scelta dei materiali che daranno forma ed espressione alle sue realizzazioni: di qui la volontà di utilizzare elementi per realizzare la più sincera concordanza di intenti tra tradizionale e contemporaneo, naturale e tecnologico riproponendo materiali che esistono in natura da sempre ma che ancora tutt’oggi, usati in maniera moderna, con forme e linee nuove, razionali e ricercate, in perfetta simbiosi tra loro, sanno trasferire le emozioni di un’architettura sensoriale. Di qui l’impiego di materiali naturali tradizionali, quali la pietra e il legno. In questa visione, la prima esperienza sensoriale è quella fornita dall’accostamento del parquet in teak prefinito alla pietra che, con le loro variazioni dimensionali e cromatiche, evidenziate anche dalla luce artificiale accuratamente studiata, creano un ambiente intimo e accogliente. Nella zona living infatti, gli stessi elementi, generano delle tessiture materiche, quasi una realizzazione scultorea dai contrasti tattili e cromatici, un open space sensoriale, che caratterizza l’intero ambiente: dalla pietra che riveste la parete principale, al parquet in teak a listoni paralleli che conferiscono continuità spaziale, all’elemento scultoreo semicircolare, fulcro della realizzazione, rivestito da una boiserie in rovere a poro aperto tinteggiata di bianco, da cui si dipartono i mensoloni che sovrastano il divano e il gioco dei controsoffitti circolari con faretti a scomparsa, che definiscono la zona conversazione. La luce artificiale è stata per i progettisti, elemento fondamentale in questa sfida progettuale, in quanto proprio dalla sua analisi parte la scoperta delle forme più complesse e degli eleganti equilibri spaziali che compongono l’abitazione. Gli stessi elementi, legno e pietra dialogano ancora insieme, lungo la scala: pedate in pietra di Trani e alzate accuratamente realizzate dalla lavorazione dei listoni di teak, che ricreano un’interessante alternanza materica e cromatica, evidenziata dai segnapassi.