orizzonti polari_ Sentieri e Paesaggi in segmenti di lentezza nella Sicilia orientale | Arena Stefania

Il conoscere non porta dal mio punto di vista a un esito definitivo, ma rappresenta piuttosto un procedimento infinito che scorre con costante circolarità. Appena ho conosciuto una cosa, incomincio di nuovo a conoscerla Heinz von Foerster La ricerca effettuata ritrae l’aspetto di un paesaggio terracqueo, tra i campi di frumento e la distesa di un lago, tra la Riserva Naturale Oasi del Simeto e della Diga di Ogliastro. Un territorio compreso tra più comuni, esteso tra la strada provinciale di Catania e quella di Enna, in cui ricadono i centri urbani di Raddusa e Aidone. L’area comprende diversi borghi rurali, intervallati da superfici di aree boschive e agricole. Il territorio, di circa 105 kmq., comprende molti ambiti storici, alcuni siti abbandonati, altri parzialmente utilizzati e talvolta alcuni allineati lungo uno stesso percorso stradale. La conformazione collinare presenta rilievi e dossi incisi da un reticolo fluviale e un paesaggio agrario con un’intensa vocazione storica per la coltivazione di grano e cereali. Per non guardare a un territorio infinito ci siamo dati alcune regole da ascoltare: 1. Non avere fretta di arrivare alle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca. 2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il punto di vista devi cambiare punto di vista. 3. Le emozioni sono strumenti conoscitivi fondamentali, se sai comprendere il loro linguaggio, non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico. 4. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze. 5. Un buon ascoltatore raccoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti. Alcuni obiettivi della ricerca seguono: - Il riutilizzo e recupero infrastrutture dismesse. - La valorizzazione del patrimonio locale e del turismo sostenibile. - La fruizione del territorio con mezzi ecologici. Vi è, in un’ottica di mobilità, la costruzione di un percorso ciclo-pedonale per costituire un sistema di percorsi dedicati a una circolazione leggera, in grado di conciliare un viatico di transito esteso tra le popolazioni e le risorse di un territorio (naturali, agricole, paesaggistiche, storico-culturali). La valorizzazione di un’area vasta che riguarda i collegamenti e l’ordine diffuso tra gli spazi di un paesaggio agreste, gli insediamenti urbani e le contrade rurali. Il termine reticolo può essere quindi interpretato come un sistema di territori tra loro connessi, che sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere benefici di tipo ricreativo, ecologico e storico-culturale. È, anche, una ricerca che attraverso i luoghi dello sguardo racconta gli orizzonti che si aprono incontrastati davanti agli occhi degli osservatori per stabilire una visione ampia sulla rilevanza dello scenario e sui processi di qualità e valorizzazione dello spazio percettivo e in una trasposizione dei dati sensoriali.