ORISTANO LOVE PARK | Gianluca Fornari

Esame Universitario di Architettura del Paesaggio Cabras / Italy / 2004

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L'esame consisteva nell'analisi e nella riqualificazione Sociale e Paesaggistica di un luogo a scelta per il quale veniva richiesto esplicitamente qualcosa che lasciasse un segno specifico e riconoscibile sul territorio. Il luogo scelto fu la Penisola del Sinis nei pressi di Oristano, in Sardegna che, in quanto parte di una riserva naturale marina e terrestre, è caratterizzato da un peasaggio altamente variegato per numerosi aspetti. Teattandosi, infatti, di una penisola, limitata in larghezza, offre una panoramica a 360° sia sull'interno del golfo, ad Est, sia sul mare aperto, ad Ovest, dando vita a uno scenario molto variegato e al tempo stesso spettacolare, per luci, flora, fauna, maree, conformazione terrestre. Il progetto nasce dall'idea di valorizzare questo paesaggio e di renderlo parte della vita sociale della popolazione e dei turisti. Per fare questo si è pensato di dotarlo di un percorso comprendente dei punti nevralgici dotati di attrezzature per la semplice sosta, da cui ammirare lo splendido paesaggio, e per specifiche situazioni di vita sociale. Il percorso e i vari Hot Spot, in realtà, nella loro posizione e definizione, non sono messi a caso, ma vogliono essere una riproposizione in chiave simbolica e non del percorso di vita di un sentimento che nasce e cresce. Gli elementi progettati consistono in tre tipologie di attrezzature principalmente per la sosta e due attrezzature per la vita collettiva. In entrambi i casi si è cercato di rifarsi al principio di prefabbricazione e di modularità riproponendo lo stesso elemento più volte sul territorio, in taluni casi, utilizzandolo per più tipologie (come nel caso di THE EYES e di THE LEAFS che utilizzano lo stesso elemento a vela) e cercando di creare, come nel caso del FLOWER BAR, una struttura modulare che potremmo dire richiami i concetti Ing. PIERLUIGI NERVI. L'utilizzo prevalente di strutture in Cemento Armato è stata una scelta vincolata anche dal fatto di dover contrastare la forza dei venti e degli agenti atmosferici per tutto l'arco dell'anno, diminuendo, se non eliminando, sia le manutenzioni che eventuali fasi di montaggio e smontaggio. I PROGETTI: (N.B: i nomi degli elementi sono fittizi, si è pensato, che in una seconda fase, per dare un valore aggiunto di riconoscibilità, si sarebberò cercati, attraverso il confronto con la popolazione locale, nomi in dialetto sardo che ne mantenessero il significato e la valenza simbolica) - THE EYES: questo elemento consiste in una vela in Cemento Armato, eventualmente arricchita da piante rampicanti soprastanti, e in uno schermo vetrato, rivolto verso il mare all'orizzonte. Tale struttura monolitica è resa necessaria per contrastare le spinte del vento e permettere un riparo dal sole e dalla pioggia. Ultimo elemento progettato, ma non di minore importanza, è la panchina che è stata pensata per ospitare sia un gruppo di amici, intenti anche in un eventuale partita a carte, che una coppia di amanti con le loro dolci effusioni, sempre nel limite della decenza si intende, garantendo una sorta di angolo appartato. THE LEAFS: il progetto consiste nella riproposizione per 4 volte del modulo in c.a. precedentemente descritto al fine di creare contemporaneamente uno spazio di aggregazione per un gruppo di persone che, nell'arco della loro permanenza, possano anche avere momenti di privacy senza doversi per forza allontanare dal gruppo. Eventualmente si è pensato di dotare tale attrezzatura di una serie di sedute monolitiche esposte, rispetto al limite della copertura, e di un punto per focolare controllato dove poter cuocere a griglia. - GILGIO TECH: Elemento di seduta e riposo lungo il tragitto, con struttura prevalentemente in acciaio, che permette di collegarsi alla rete internet ed elettrica attraverso un sistema di pannelli FV sulla copertura inclinata, oriantata verso sud che alimenta anche l'illuminazione notturna. - THE FLOWER BAR: Struttura in c.a. comprendente al suo interno anche un Bagno per il pubblico/privato, una cucina e una piccola centrale impiantistica. Posizionato all'incirca al centro del percorso diventa un punto importante per la socializzazione, il ristoro e il tempo libero. I tavoli all'esterno sono elementi monolitici in legno o cemento, di poca rilevanza estetica e di difficile trasporto al fine di non invogliarne il ladrocinio. La zona del bancone del bar può essere chiusa attraverso un sistema a serranda che sfrutta il principio dell'acetabolo. - THE LOVE ARENA: punto finale del percorso dove poter creare eventi su grande scala circondati da una quinta scenica naturale spettacolare. L'arena, diventa anche un punto riconoscibile dal mare che, come un Colosso di Rodi, segna l'ingresso al golfo. La vela che lo compone, proprio per le sue dimensioni e quindi per la risultante pesantezza, è stata alleggerita attraverso un enorme foro che, per non ovviarne le funzioni di copertura, è stato tamponato con elementi lamellari in metallo ( si pensava all'acciaio, al corten o all'alluminio) che, discostati tra loro in un certo modo, permettono il passoggio del vento, ma non quello dell'acqua. Tali fessure, al passaggio del vento, se opportunamente pensate in fase esecutiva, potranno, a scelta, generare o meno un suono come il Centro in Nuova Caledonia di Renzo Piano. La copertura viene sorretta nello sbalzo attraverso dei tiranti in acciaio ancorati a due grandi pilastri laterali che fungono anche da elementi per le riprese video e per la diffusione sonora e luminosa sia verso il palco che verso il pubblico a seconda delle esigenze.
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    Project details
    • Year 2004
    • Main structure Reinforced concrete
    • Status Unrealised proposals
    • Type Parks, Public Gardens / Waterfront / Urban Furniture / River and coastal redevelopment
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