RIQUALIFICAZIONE PIAZZA ARTURO PASOTTI | EKOPLAN Architetture

La piazza è lo spazio privilegiato dell’incontro,dello scambio,dove cultura e storia si fondono. Nella Roma antica la piazza era il perno della vita pubblica. Un Luogo multifunzionale in cui si sovrapponevano attività amministrative e giudiziarie,commerciali,politiche e mondane. Nel Medio Evo, l’inurbamento trasforma le piazze in Luoghi monofunzionali al servizio di edifici importanti. La piazza sagrato è funzionale all’esaltazione del sacro,la piazza civica per gli incontri civili, la piazza del mercato per le attività economiche. Le loro piazze non erano costruite con un progetto di pianificazione ma erano il risultato di “sistemazioni e aggiunte” conseguenti alle modifiche del tessuto edilizio. Con il Rinascimento il “progetto della piazza riacquista una importanza indifferibile. Lo studio delle proporzioni l’uso della prospettiva e le regole matematiche sono alla base delle loro piazze che ritagliano all’interno delle città il Luogo adatto a mettere in risalto i vertici della società. Gli “architetti barocchi” contrappongono all’equilibrio, alla misura,alla razionalità, alla logica del Rinascimento, il movimento, la fantasia, accentuando l’effetto scenografico. Le piazze diventano le cerniere tra i grandi itinerari stradali. La cultura “moderna” nega il rapporto edificio-piazza a favore esclusivo dei trasporti e della logica commerciale. Usa le tecnologie per soddisfare le soggettività dei desideri e sostituire con il virtuale la realtà del manufatto. La piazza diventa uno spazio flessibile. Abbandona il senso del Luogo in cui è possibile trovare una dimensione per la condivisione della quotidianità,della socializzazione della partecipazione alla vita cittadina. Delega in gran parte la funzione di piazza ai centri commerciali. Noi riteniamo possibile ricreare uno spazio vitale, ricreare un Luogo dove la comunità si incontra e si rapporta con scambi di opinioni,di desideri,di intenzioni,dove i veicoli possono transitare e non occupare. Il progetto si pone l’obiettivo di creare un Luogo la dove attualmente vi è un non Luogo. SCELTE PROGETTUALI La necessità di risposta a peculiarità non eludibili, ha dettato alcune scelte progettuali. Consentire un, sia pur limitato, transito veicolare a favore dei residenti nella piazza ed il raccordo dei dislivelli . Tali soglie progettuali hanno vincolato le geometrie della piazza. Delegando al perimetro la duplice funzione di “viabilità” e di raccordo dei dislivelli mentre la porzione centrale, liberata dal transito, assume la funzione di piazza “multifunzionale”. Proponendo per tutta la piazza una pavimentazione in porfido si è ritenuto di caratterizzare la porzione “multifunzione” con l’inserimento, nella pavimentazione, di un tracciato a labirinto (rilettura dei labirinti storici Mantovani) Si è inteso riproporre il labirinto come “contenitore” e nello stesso tempo come luogo “non occupato”attribuendogli la valenza di interprete della società intesa come sommatoria di tante individualità che concorrono ad un'unica soluzione.