PIANO INTERVENTI - PUT - CENTRO STORICO | GIORGIO BEDIN

ASSETTO URBANO E MOBILITA' COMUNALE DI MONTEBELLUNA Montebelluna / Italy / 2012

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MONTEBELLUNA CONTRIBUTO COMPLESSIVO ALLA REDAZIONE DEL PIANO DEGLI INTERVENTI E DEL PIANO URBANO DEL TRAFFICO CONSIDERAZIONI GENERALI PREMESSA Ritengo che non sia sufficiente mettere a disposizione gli elaborati del PAT . E’ necessario un incontro pubblico per spiegare quali sono i contenuti del PAT, che relazione ha il PAT con il PRG vigente e quali sono poi i contenuti possibili del Piano degli interventi. Senza questo quadro di riferimento, i contributi che giungono dagli interessati, possono essere inutili o non arrivare proprio. GENERALITA' E INDICAZIONI Va reso più stretto il rapporto tra l’edificato, l’edificabile e le infrastrutture e servizi esistenti, e facilmente ed economicamente ampliabili. Il modello di espansione nei grandi spazi come in passato non ce lo possiamo più permettere. Sottoservizi e viabilità esistenti sono elementi di riferimento per riconversioni o ampliamenti urbani possibili. Scuole, materne, primarie, secondarie, superiori, uffici pubblici, l’Ospedale, hanno aree di influenza diverse e di conseguenza, queste ultime vanno dimensionate, organizzate e razionalizzate considerando i servizi raggiungibili. Base di tutta la razionalizzazione e l’accessibilità è la viabilità. Non solo un uso “diverso” della viabilità esistente, ma anche una strutturazione razionale globale della medesima sono necessari per razionalizzare la mobilità e rendere vivibili le residenze e fruibili i servizi. Priorità, quindi, ad un assetto complessivo della rete viaria e della mobilità comunale, con quei adattamenti, ampliamenti e interventi che ne disegnino una maglia di riferimento su cui impostare eventuali interventi edificatori. Una maglia che da macro scenda anche a livello medio e micro, onde ottimizzare e razionalizzare anche la vivibilità e la mobilità di quartiere o borgata. A questo riguardo faccio riferimento agli atti della Conferenza di “Ecologia e Progresso” del 29.11.2011, che riporta importanti approfondimenti a riguardo e che allego. Ing. Giorgio Bedin 1 di 36 QUARTIERI Dovrebbero essere studiati interventi per ogni Quartiere mediante un piano di proposte elaborato dagli stessi Comitati di Quartiere. Gli interventi dovrebbero avere carattere di autonomia e contemporaneamente risentire dell’appartenenza all’intero ambito Comunale. Per quanto non approfondito negli atti della conferenza citata, per il CENTRO, è importante evidenziare l’area ricompresa tra Corso Mazzini, Via Sansovino‐Galilei, Viale Bertolini e Via Risorgimento. Essa è caratterizzata, oltre che dalla presenza del Parco Manin, da ampie aree pedonali e da limitate penetrazioni stradali importanti, ad eccezione di Via Roma. Questa area, se ci si svincola dalla “supremazia” di Corso Mazzini può diventare il vero Centro della Montebelluna del futuro. Essa è attrezzabile con interventi edilizi e urbanistici che ne possono valorizzare la fruibilità e la vivibilità. Può ospitare un percorso ciclopedonale Est‐Ovest di collegamento tra la Stazione Ferroviaria ed il Comparto Cinque, e Nord‐Sud con funzione di collegamento del precedente anche con il Centro Studi tramite un sottopasso di sicurezza di Via Sansovino, la chiusura di Via Garibaldi al traffico di passaggio e la chiusura di Via Caverzan presso la Biblioteca. L'accesso al parcheggio della piazza della Frutta ed a Via Dalmazia viene facilitato da una rotatoria a raso (minirotatoria) posta ad Ovest del mercato del pesce). Oltre a facilitare l'accesso a Via Dalmazia da Sud e l'ingresso ed uscita dal parcheggio, la rotatoria può contribuire a calmierare la velocità per chi scenda da Via Montello! La vicinanza del capiente parcheggio Sansovino consente di liberare l’area in questione dalle auto in una prospettiva di diventare una grande, diversificata e qualificata area urbana cui poter accedere anche con la famiglia per “trascorrere alcune ore in Centro”. La calmierazione, comunque, auspicabile del traffico su Corso Mazzini, che rimarrà di importanza strategica per la mobilità, potrà avvenire mediante le seguenti azioni coordinate: ‐ incremento di piste ciclabili razionali, ‐ servizio di mezzi di trasporto pubblico sull’asse Via Piave‐Corso Mazzini‐Via XXX Aprile, ‐ sistemazione della pavimentazione per collegamento delle due parti Nord e Sud di Corso Mazzini e creazione di intersezioni a rotatoria nel tratto centrale di Corso Mazzini, ‐ completamento, con le rotatorie mancanti presso il nuovo Ospedale, della minicirconvallazione Sud, ‐ sottopasso della Ferrovia nella direttrice di Via Galilei‐Zecchinel, ‐ primo tratto della Circonvallazione Sud dalla Regionale Feltrina a Via Trevignano lungo il tracciato dell’alta tensione, ‐ Circonvallazione Nord del Centro che colleghi Boccacavalla a Posmon. BIADENE Il Quartiere si sviluppa lungo una strada, Via Feltrina Centro, per cui è ipotizzabile la creazione non di una sola piazza, ma di una serie di piazzette poste lungo la Via e collegate da percorso pedonale e doppia pista ciclabile. La lettura del Centro dovrebbe iniziare dall’incrocio con Via della Consolata, dove piazzare una rotatoria, e l’incrocio da Comin dove collocare una seconda rotatoria. A Nord, Pederiva viene ricompresa tra quest’ultima rotatoria ed una nuova, necessaria per il collegamento delle S.P. 2 per Crocetta, con la Feltrina, mediante una bretella posta un centinaio di metri più a Sud di Morgan (vedi gli atti della conferenze citata di Ecologia e Progresso). Necessario studiare il ramo di uscita verso Biadene dalla rotatoria delle Crozzole al fine di agevolare l’accesso e l’uscita da Via San Marco, Via Rialto, Via Serenissima, vicolo dei Dogi e completamento delle pista ciclabile di collegamento con Via San Vigilio. Ing. Giorgio Bedin 2 di 36 La conferma della scuola elementare a Pederiva mediante ristrutturazione della medesima cozza con l’infelice posizione della medesima in merito all’accessibilità, alla presenza di aree per parcheggi, alla disponibilità di area esterna per i giochi e alla sicurezza nell’accessibilità. Meglio sarebbe, che con la messa a norma di quella di Biadene venisse ampliata la medesima per accogliere tutti i bambini di Biadene, Pederiva e Caonada. Caonada va collegata a Biadene mediante una doppia pista ciclabile (una corsia in andata ed una in ritorno dalla parte opposta della strada) da ricavare lungo Via Aglaia. SAN GAETANO La piazza può essere ricavata presso il Centro Civico dove esiste un ampio spazio. Una sistemazione calmierante il traffico può essere eseguita, mediante ricucitura tra Est ed Ovest, sulla strada nei pressi della Chiesa, a partire dall’incrocio con via Lazzaretto a Nord, fino a via dei Mante a Sud, senza ulteriori opere. Nel tratto citato la Pista ciclabile va sdoppiata in due corsie indipendenti. Da valutazioni prettamente economiche, se la scuola elementare deve essere ricostruita, la nuova va collocata in area idonea, dotata di un corretto orientamento e di spazi e di standard adeguati, per esempio con accesso da Vicolo San Valentino. MERCATO VECCHIO E’necessario sistemare i tratti terminali di via Foresto e di Via Mercato vecchio mediante lastricatura completa dei medesimi, con eliminazione dei marciapiedi e creazione di ZTL. Il collegamento di Via Rive a Via Foresto e con la “circonvallazione Nord” di Corso Mazzini, consente una facile accessibilità al Quartiere e la creazione di un centro storico di qualità a Mercato Vecchio. QUARTIERE BERTOLINI Presento e allego uno studio effettuato e approvato dal Comitato Civico, che contiene una sistemazione della viabilità per la creazione di un’area centrale ciclopedonale del quartiere, con funzione di piazza, ora mancante e regolazione del traffico. E’ necessario uno studio complessivo della mobilità nei pressi del Centro Studi Superiori al fine di razionalizzare la fruizione dei vari plessi scolastici senza deprimere le caratteristiche residenziali del quartiere. Prevedendo la costruzione di un sottopasso ciclopedonale di Via Sansovino, ed il miglioramento del collegamento con il Centro di Montebelluna. La collocazione di una rotatoria all’incrocio tra via Trevignano e Via Gramsci, oltre a fornire maggiore sicurezza, limiterebbe la velocità dei veicoli lungo Via Trevignano, anche in previsione delle costruzione del primo tratto Est della Circonvallazione. Ing. Giorgio Bedin 3 di 36 MONTEBELLUNA - Quartiere Bertolini Il nuovo Quartiere Bertolini, da centro residenziale a quartiere modello. Il nuovo quartiere Bertolini, dotato anche di un Comitato Civico di recente nomina (fine 2008), si estende per 72 ettari a Sud e a ridosso del Centro di Montebelluna e ospita circa 2500 abitanti. Nell’area si trovano anche la Caserma dei Carabinieri, tre istituti scolastici superiori (Ragionieri, Geometri e ITIS), le Scuole Elementare e Materna, il Palazzetto dello Sport ed un campo da calcio di quartiere. Le attività produttive e commerciali sono di piccola entità e non molto numerose. Il quartiere è interessato da quattro strade importanti:Via Sansovino posta a Nord, che sta sempre più assumendo il ruolo di piccola circonvallazione del Centro, le trafficate Via San Gaetano e Via Bergamo-Trevignano che collegano i centri abitati di San Gaetano e Trevignano a Montebelluna Centro, e via Gramsci, strada molto usata per il collegamento tra Via San Gaetano e Via '>http://Trevignano.Tutto'> il quartiere è, inoltre, interamente attraversato dal Canale Brentella e, nel suo territorio, include anche alcune aree agricole. Caratteristica peculiare del quartiere è di essere dotato, anche per la presenza degli istituti scolastici, di ampie aree a verde e parcheggi. Il quartiere non ha un “Centro” definito, ed in particolare, quella che si può definire come area centrale è interessata dalla presenza di un incrocio di strade non ben riuscito. Inoltre, l’area centrale è attraversabile mediante alcune strade di penetrazione che vedono aumentare sempre più ed ingiustificatamente il traffico di attraversamento. Per contro, gli interventi edilizi più recenti, soprattutto le tipologie a schiera, sono serviti da strade a fondo cieco, e quindi tranquille e poco trafficate. La presenza delle scuole e del palazzetto dello sport, inoltre, comporta un notevole aumento di traffico veicolare e ciclopedonale, concentrato in alcuni momenti della giornata. Questi inconvenienti saranno certamente incrementati dalla prossima costruzione, in continuità agli Istituti esistenti, del nuovo Liceo Scientifico/Classico. La parte preponderante del Quartiere è collegata al Centro Città mediante una pista ciclopedonale. Questa,nonostante la conformazione poco razionale, è sempre più utilizzata da pedoni e biciclette, per accedere al mercato settimanale ed a tutte le manifestazioni interne ed esterne al Quartiere, data anche la citata cospicua dotazione di parcheggi nelle vicinanze. La proposta seguente si prefigge di attenuare i crescenti effetti negativi del traffico di attraversamento, di migliorare il collegamento ciclopedonale con il Centro Città e le scuole, e di creare un’area deputata a diventare la Piazza Centrale, nei pressi della quale collocare anche un futuro Centro di Quartiere. Si tratta di sostituire l’incrocio centrale con una vasta Piazza a carattere ciclopedonale, che si estenda anche verso Via Malipiero e Via Vivaldi e si colleghi a Sud con Via Gramsci ed a Nord con Piazza Negrelli, mediante una più razionale funzionale e capiente pista ciclopedonale. La Piazza sarebbe attraversabile, a bassa velocità, anche dalle auto, seguendo un percorso circolare. Sulla Piazza ed i percorsi ciclopedonali confluirebbero tutti i collegamenti, ancora ciclopedonali, provenienti dalle unità residenziali del Quartiere.La maggior parte delle unità residenziali, tutte le scuole, il Palazzetto dello Sport ed il Centro Città, sarebbero collegate pedonalmente e in sicurezza. Per ottenere questo sarà necessario anche creare il sottopassaggio di Via Sansovino ad Est della Caserma dei Carabinieri, in modo da collegare il sottopassaggio alla pista ciclopedonale centrale, passando a Sud della Caserma stessa. E’ innegabile l’utilità del sottopassaggio di Via Sansovino anche per i numerosi studenti degli Istituti Superiori e per quelli del “futuro” Liceo. Inoltre, il notevole e caotico traffico che si forma di fronte alle Scuole Elementari nelle ore di punta, verrebbe razionalizzato, aprendo e utilizzando il parcheggio del vicino Palazzetto dello Sport (90 posti macchina) normalmente impiegato in orari completamente diversi. Ovviamente, vicino alla nuova Piazza ricavata nella vasta area ora interessata da un caotico incrocio, potrebbe trovare collocazione un futuro Centro Civico del Quartiere. In conclusione, un’operazione di riqualificazione urbana finalizzata alla qualità dell’abitare, alla sicurezza nei collegamenti tra le unità residenziali fra loro, con le vicine Scuole ed il Centro Città, ed alla creazione, quasi dal nulla, di un Quartiere che è ora carente di un disegno urbano di insieme. RAPPORTO CITTA'/CAMPAGNA Come riportato nelle premesse, non è più pensabile concepire insediamenti sparsi in tutto il territorio. Gli enormi costi infrastrutturali, dei sevizi e della mobilità, impongono accorpamenti in borgate o nuclei ben delimitati. Un aspetto importante da punto di vista paesaggistico sono le recinzioni. Esse, in campagna non dovrebbero esistere, lasciando la continuità del piano campagna a lambire il fabbricato. Anche le barriere verdi non dovrebbero avere carattere di barriera visiva, e, se vicine alle strade dovrebbero essere tenute non più alte di un metro. Eventuali recinzioni fisse dovrebbero essere limitate all’area strettamente pertinenziale del solo fabbricato di abitazione e composte da paletti verticali infissi nel terreno alti al massimo un metro, senza zoccolo in cls, in modo da non creare barriera visiva e ostacolo al movimento degli animali. Di converso, la città può essere parzialmente convertita in campagna, almeno dal punto di vista paesaggistico, ancora eliminando o riducendo di molto in altezza le recinzioni e rendendo visibili i giardini privati. In questo modo diventa più agevole e sicura la formazione di piste ciclabili e la leggibilità del movimento veicolare. Dato il grande uso di antiparassitari e insetticidi, è opportuno individuare fasce di aree agricole a ridosso dei nuclei abitati dove trovino posto coltivazioni biologiche o impianti naturali non trattati. Un solo accenno allo stile architettonico che in campagna dovrebbe essere molto sobrio, con volumi semplici e orientamento corretto. E’ necessario definire i criteri di progettazione delle aperture in modo da garantire una sufficiente luminosità naturale dei locali secondo quanto prescritto dal D.M. 5.07.1975 – Norme igienico sanitarie. Questo decreto, per quanto riguarda la luminosità, viene spesso disatteso in maniera pesante, e non vengono garantite le prestazioni di luminosità delle aperture interpretando spesso erroneamente anche le tipologie architettoniche tradizionali (ad esempio porticati posti sulla facciata Sud ad oscurare le già scarse aperture). I criteri costruttivi delle case storiche in campagna, oltre a costituire chiaro riferimento per i nuovi insediamenti nei nuclei abitati sparsi nella medesima, dovrebbero essere ripresi anche per gli interventi che sorgono nel perimetro dei centri abitati. Questo a costituire un continuità paesaggistica tra campagna e città. Gli elevati costi di costruzione, l’esigenza di sempre maggiore qualità intrinseca dei fabbricati (orientamento, luminosità, risparmio energetico, silenziosità, qualità climatiche, sostenibilità ambientale, ecc.) e la scarsa disponibilità di aree edificabili, dovrebbero spingere a realizzare fabbricati semplici, le cui forme ritroviamo nelle costruzioni rurali di un tempo. Ing. Giorgio Bedin 6 di 36 GRANDI AREE INDUSTRIALI DISMESSE La grande area con estese funzioni produttive dismesse e ancora in atto ad Est della Stazione ferroviaria possono essere valorizzate dalla costruzione del sottopasso alla Ferrovia nella posizione di Via Galilei‐Zecchinel. La disponibilità di accesso attuale da Via Piave attuale abbinata ad una seconda accessibilità da Sud da una futura Via Cal Piccole valorizzata e ben collegata alla Feltrina Vecchia e a Via Galilei (tramite il sottopasso) aprirebbe le porte ad una razionalizzazione di tutta l’intera area. La destinazione d’uso dei fabbricati in essa ricavabili possono essere le più disparate dopo aver attrezzato il perimetro dell’area con una migliore accessibilità, dal Centro Cittadino (attraverso Via Piave ed il sottopasso di Via Galilei), e dalla Feltrina (con uno svincolo all’intersezione con Via Pontin). MOBILITA', AREA VERDE MALIPIERO, VIA SANSOVINO E CENTRO STUDI MEDI SUPERIORI In clima di revisione della spesa per le Pubbliche Amministrazioni, di individuazione di ogni sforzo per risparmiare energia, di necessità di riduzione dell’inquinamento dell’aria e della creazione di una migliore vivibilità dei centri abitati, si colloca una proposta di razionalizzazione della mobilità nell’area circostante il Centro Studi Medi Superiori di Montebelluna. Le problematiche del traffico veicolare, pedonale e ciclabile sono presenti già ora, e con l’arrivo del nuovo Liceo, che porterà ulteriori 1500 utenti nel Centro Studi, la situazione si aggraverà se non verranno assunte alcune determinazioni. Nelle ore di ingresso e uscita di personale e studenti, dei tre Istituti attuali, si verifica, in quei momenti, il blocco quasi totale del traffico su Via Sansovino. La grande area Sansovino destinata a parcheggio risulta preziosa per una razionalizzazione della mobilità e per fornire il maggior numero di parcheggi richiesto anche a servizio del Palamazzalovo. Una soluzione, che comprende funzionalità e sicurezza, non allunga i percorsi veicolari, riduce la velocità eccessiva, e razionalizza il movimento veicolare lungo Via Sansovino, viene presentata nella planimetria allegata. In essa si può notare la concentrazione del movimento veicolare in due punti che ora sono sede di pericolose interferenze (ATTUALMENTE SU UNA DISTANZA DI 200 M CI SONO 12 CONFLUENZE!). Essi vengono sistemanti con incrocio a rotatoria e consentono l’accesso alle vie e aree laterali di parcheggio. Contemporaneamente, viene creato un sottopassaggio ciclopedonale di Via Sansovino, in grado di collegare in sicurezza il quartiere Bertolini e tutto il Centro Studi al Centro Città. Questa sistemazione, oltre a razionalizzare e semplificare una situazione precaria esistente, consente di ottimizzare l’accessibilità ai parcheggi, alle Scuole, al Palamazzalovo ed al Quartiere Bertolini. Tutto questo, senza dover occupare aree ulteriori, come l’area verde Malipiero, con tutti i costi conseguenti, l’allungamento dei percorsi veicolari e la riduzione della qualità urbana. Il presente contributo viene offerto alla discussione per la ricerca della migliore soluzione del problema della mobilità nell’area circostante il Centro Studi Medi Superiori. A INTEGRAZIONE E COMPLETAMENTO VEDI ANCHE LE RELAZIONI - PRESENTATE IN DUE PARTI - RINTRACCIABILI IN "RISORSE", di questa Home Page. Giorgio Bedin - Montebelluna - 348.2306616 - [email protected]
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    MONTEBELLUNA CONTRIBUTO COMPLESSIVO ALLA REDAZIONE DEL PIANO DEGLI INTERVENTI E DEL PIANO URBANO DEL TRAFFICO CONSIDERAZIONI GENERALI PREMESSA Ritengo che non sia sufficiente mettere a disposizione gli elaborati del PAT . E’ necessario un incontro pubblico per spiegare quali sono i contenuti del PAT, che relazione ha il PAT con il PRG vigente e quali sono poi i contenuti possibili del Piano degli interventi. Senza questo quadro di riferimento, i contributi che giungono dagli interessati,...

    Project details
    • Year 2012
    • Status Research/Thesis
    • Type Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Restoration of old town centres / Feasibility Studies / Urban Renewal / Strategic Urban Plans
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