RE NUDO | graziella bloccari

Recupero di due edifici Trieste / Italy / 2009

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Il progetto è articolato su due edifici di cui uno è stato completamente demolito e ricostruito e l’altro, il più antico, è stato invece ristrutturato con il mantenimento della cubatura, della tipologia, delle murature e delle orditure originarie. Di fatto i due edifici sono stati uniti da un unico vano scala, di forma e materiali contemporanei che si staccano completamente dalle caratteristiche di quello originario, restaurato in tutti i suoi componenti che da accesso a solo quattro appartamenti. Il nuovo vano scala, completo di ascensore, consente l’accesso ad entrambi gli edifici: il percorso di entrata si snoda prima attraverso un giardino al piano terra dove un vecchio ippocastano è stato accudito e mantenuto e poi su un “antiquarium” romano. Durante gli scavi per la fossa dell’ascensore sono stati trovati i resti di una strada romana del IV secolo avanti Cristo e di un muro di contenimento parallelo, dello stesso periodo. Indipendentemente dal vincolo archeologico posto dalla Soprintendenza si è deciso di valorizzare i reperti creando un pavimento trasparente e un piccolo “osservatorio” che scende fino alla quota della strada, consentendo di vederla da vicino e quasi toccarla. Complessivamente si sono realizzati diciotto appartamenti , per un totale di circa 2500 mq congeniati su varie tipologie e dimensioni ma tutti progettati con lo stesso criterio e le stesse caratteristiche. Il piano terra è stato adibito in parte a spazi commerciali, a garage, cantine a servizio delle abitazioni e ad un piccolo loft con vista sull’antica strada romana. Si sono fotografati, rilevati e catalogati tutti i particolari dell’edificio da restaurare. Lo stato di conservazione di tutto l’immobile era pessimo; molti stucchi erano quasi completamente staccati dal supporto e deteriorati ; l’intonaco , più volte sovrapposto nel corso degli anni era dilavato e scrostato. Il cortile era quasi completamente riempito da superfetazioni e macerie. Il tetto sfondato in più punti sui solai sottostanti e i pochi serramenti superstiti erano marciti e divelti. I caratteristici serramenti a bovindo le “jazere” oramai quasi introvabili in città, sono stati smontati e ricostruiti fedelmente. Il cortile è stato liberato dalle costruzioni successive all’edificazione originaria e aperto al cielo e alla luce recuperando la scansione dei fori preesistente e i passaggi su ballatoi. Al centro è stato creato un impluvio con ghiaia sulla quale è stato piantato un albero di ulivo. L’intonaco, rifatto con calce idraulica è stato rifinito con il colore originario compatibile con il nuovo Piano Colore redatto per il centro storico di Trieste. Gli stucchi e i decori in pietra sono stati consolidati con resine acriliche al supporto, lavati, puliti e volutamente non corretti ma lasciati con i segni che lo scorrere del tempo ha via via marcato. Le balaustre e le inferriate sono state anch’esse smontate e restaurate fedelmente.
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    Il progetto è articolato su due edifici di cui uno è stato completamente demolito e ricostruito e l’altro, il più antico, è stato invece ristrutturato con il mantenimento della cubatura, della tipologia, delle murature e delle orditure originarie. Di fatto i due edifici sono stati uniti da un unico vano scala, di forma e materiali contemporanei che si staccano completamente dalle caratteristiche di quello originario, restaurato in tutti i suoi componenti che da accesso a solo quattro...

    Project details
    • Year 2009
    • Contractor Settimo Costruzioni Trieste
    • Status Completed works
    • Type Multi-family residence / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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