IL GIARDINO RICREATIVO | Marilina TITA

L'intervento realizzato è relativo alla sistemazione ambientale di un'area precedentemente adibita a discarica di materiali di scavo. Il progetto nasce dalla necessità di convertire in spazio verde un'area abbandonata che prima dell'intervento rappresentava un "detrattore visivo". Localizzato alla confluenza della strada di accesso al paese (Ruvo del Monte), il luogo dell'intervento ha offerto l'opportunità non solo di qualificare l'area, ma ha rappresentato l'occasione di ridefinire in senso nuovo il volto del paese. L'impatto visivo della porta di ingresso è riilevante per i piccoli insediamenti quasi quanto il centro storico: se per definire quest'ultimo vale la stratificazione storica o architettonica, per la porta di ingresso, in assenza di un sistema murario di cinta come nelle città medievali, ci si pone il problema di offrire una sintesi di elelmenti architettonici, naturalistici e sociali, rappresentativi della realtà urbana retrostante. In considerazione della presenza nel luogo dell'intervento di testimonianze archeologiche risalenti al IV sec. a.C., di un contesto naturalistico tra i meglio conservati, e di una realtà sociale che pur tra difficoltà presenta buone prospettive di crescita, si è delineata l'idea progettuale di un giardino ricreativo e di un teatro all'aperto che ne costituisse il fulcro. L'area, attrezzata per utilizzazioni plurime ( finalità ricreative ed artistiche si intrecciano con un uso "stabile" dello spazio per scopi didattici o culturali, mostre ed eventi), ruota intorno alla struttura scenica, ponendola come suo centro ideale, ed ogni aspetto dell'intervento è pensato in collegamento con il teatro come fattore di un percorso che si conclude in maniera naturale verso di esso.