Parcheggio interrato multipiano in piazza San Vito | Giampiero Lamonica

Forio d'Ischia / Italy / 2005

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Vincitore di Concorso Lo slargo San Vito si presenta come uno spazio di confine, tra il centro consolidato e la campagna, tra il mondo costruito e quello naturale. Queste caratteristiche, insieme al “genius loci” sono gli elementi che maggiormente hanno influenzato il presente progetto di riqualificazione. Lo spazio, nella sua complessa sfaccettatura, è principalmente temporale: è un luogo che ha accumulato in sé quantità di vita, eventi, sguardi, baci, emozioni e sentimenti e che ha accolto i corpi delle vittime innocenti della seconda guerra mondiale; un luogo ove si operano trasformazioni essenziali per un continuo divenire, necessarie come i legami che si instaurano tra l’uomo, lo spazio-tempo e le costruzioni mentali collettive. Lo spazio della piazza, irregolare in pianta, viene scomposto da una direzione, dalla forma semplice e antica, in corten. Una scultura, l’aerazione al parcheggio sottostante, l’illuminazione della piccola sala espositiva, la ruggine delle cantine, la memoria delle vittime con le ombre dei suoi tagli costituiscono tanti elementi dell’evento riqualificativo. Dalla piazza ci si proietta con lo sguardo verso la prospiciente torre, dalle scale di uscita del parcheggio verso la Chiesa. Ad ovest, lo spazio ha un incedere lento, un ordine seduto, in pietra lavica, il muro in tufo verde, un olivo e delle canne che ci determinano delle ombre, un microambiente. Ci indicano un confine. Solo una forma sinuosa, che cerca di uscire dal terreno, ci ricorda che al di sotto di esso esiste un parcheggio. La memoria ci riporta alle “ventarole” dei nostri cellai. L’orientamento della “manica a vento” in corten, della ventarola e dell’uscita secondaria del parcheggio, così come le ventarole dei cellai, determinano il movimento dell’aria all’interno del parcheggio, unitamente alla forma elicoidale propria del parcheggio. L’uscita secondaria è coperta ed è evidenziata da una copertura semplice, leggera. La pavimentazione prevede l’uso regolare di pietra trachitica, di differente pezzatura, integrando elementi nuovi con quelli vecchi. Solo il solco della pluviale, in contrasto con l’andamento della pavimentazione, ci indica via Casa di Maio. Ad est del taglio, lo spazio confluisce nel fiume della strada, concatenato ad essa tramite delle sedute, sollevate, in pietra e delle palme. Il cennato corten, delimitando un percorso inclinato ci conduce alle scale di accesso del parcheggio, all’ascensore ed alla via San Vito. Sulla sinistra, prima delle scale, un poggio, degli alberi, un fontanina, dei giochi per bambini, una seduta protetta in inverno dai venti del nord, dove le persone anziane possono riscaldarsi. La pavimentazione è in battuto di tufo. Allo stesso livello l’ingresso per la piccola sala espositiva. Un luogo ipogeo in un luogo di confine che potrebbe contenere mostre su “i limiti”, unica luce quella proveniente dal taglio del corten. Per ottemperare alle esigenze di manifestazioni, ed in particolare quelle legate al culto del Santo, da cui la piazza prende nome, si è pensato ad un palco smontabile composto di elementi in alluminio e posto tra il muro di confine con via San Vito ed il corten. In essi saranno predisposti elementi di accoglienza della struttura del palco. Tale posizione privilegia il colloquio con la chiesa e risulta essere visibile da qualsiasi punto della piazza. Descrizione del parcheggio interrato La tipologia del parcheggio è quella del piano- rampa che si caratterizza come la migliore soluzione tra il numero dei posti auto, i volumi di scavo e le superfici occupate in pianta. Questa scelta ha permesso la realizzazione di 146 posti auto. Essenzialmente il parcheggio è composto da un’unica piano rampa elicoidale che si sviluppa per un’altezza di circa 14 metri, con una pendenza inferiore al 4%. La particolare forma curvilinea del’involucro che delimita il parcheggio, unitamente alla detta struttura elicoidale, permette un ottimo comportamento “a guscio”, con notevoli riduzione degli spessori degli elementi per il contenimento delle spinte del terreno. Il volume del parcheggio lascia superiormente uno spazio di circa 1,5 m di terreno, come prevede la normativa vigente, allo scopo di consentire la normale piantumazione dei terreni soprastanti. In parte, nella zona sottostante la piazza sono stati collocati i locali tecnici di pertinenza del parcheggio, oltre che i sottoservizi. L’ingresso carrabile è posto lungo via S. Vito, a sud della piazza. Gli stalli, posti ortogonalmente alla corsia elicoidale, misurano 2.4 x 5 metri e sono divisi dalle paratie da una rampa pedonale che permette l’uscita in sicurezza. I passaggi pedonali verticali, previsti dalla normativa, e consistenti in due scale ed un ascensore, sono racchiusi in gabbie realizzate con strutture non combustibili REI 120 e muniti di doppia porta tagliafuoco (REI 120) complete di autochiusura. Tali passaggi portano entrambi alla sovrastante piazza di cui uno a ridosso del muro di recinzione del sagrato della Chiesa, mentre l’altro, il principale, a sud della piazza. Quest’ultimo, collegato tramite un percorso in asse con la chiesa, è dotato di ascensore conforme alle norme sulle barriere architettoniche. Per la realizzazione dei diaframmi di contenimento del parcheggio è possibile utilizzare sia le paratie tirantate, sia i pali o micropali, in relazione alle caratteristiche geologiche più puntuali della zona e dello stato delle fondazioni degli edifici circostanti, con particolare attenzione alle possibili conseguenze sugli stucchi della chiesa di S.Vito per effetto delle vibrazioni. La struttura interna, a seguito di considerazioni costi–benefici che tengano conto delle condizioni di svantaggio economico derivanti dal caro trasporto marittimo, prevede un’integrazione tra parti gettate in opera ed elementi prefabbricati. Tale scelta tiene anche conto del fatto che l’intervento ha luogo in un’area non facilmente raggiungibile con autoarticolati di grosse dimensioni. L’orditura interna del parcheggio (pilastri e travi portasolaio) è interamente realizzata con elementi metallici opportunamente coibentati; per le strutture orizzontali la scelta è caduta su i solai collaboranti. Nei detti solai la lamiera grecata presenta una serie di bugnature in corrispondenza delle anime ed altri accorgimenti che garantiscono l’adesione lamiera-calcestruzzo. In questo caso la lamiera grecata svolge la funzione di armatura tesa e collabora con il calcestruzzo alla resistenza strutturale del solaio. Il solaio grazie alla presenza della citata armatura a momento positivo e alla presenza di opportuni rivestimenti raggiunge la classe R.E.I. 180. Questa scelta tiene conto del notevole vantaggio economico di trasporto (1000 mq di lamiera grecata/autocarro, contro 20 mq di prefabbricato alveolari/ autocarro), oltre che del ridotto impiego di mezzi di sollevamento e della massima versatilità del sistema (si riportano come esempi il Doorneind Car Park, Helmond, NL 1995, parcheggio multipiano CREA). Altro notevole vantaggio è nella notevole riduzione dei costi (totale eliminazione di utilizzo di casseformi) e dei tempi costruttivi.
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    Project details
    • Year 2005
    • Main structure Mixed structure
    • Client Comune di Forio
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Parking facilities
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