Rigenerazione delle periferie : Centro Culturale | Christian Cassanelli

Ipotesi di Attuazione delle direttive del PIRP (Programmi Integrati di Recupero delle Periferie) di Bari Japigia per la realizzazione di un centro culturale di interesse metropolitano con annesso parcheggio interrato Bari / Italy / 2012

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L’intervento del Pirp di Bari (Programmi Integrati di Recupero delle Periferie) sull’area di Japigia ammonta a quasi 84 milioni di euro complessivi, tra pubblico e privato, per la realizzazione di un gran numero di opere tra le quali un centro civico culturale con spazio verde annesso. La scelta della tipologia edilizia è scaturita dall’ idea di recupero non soltanto fisico ma anche sociale dello stesso quartiere. Dunque data la posizione fisica e la situazione sociale si è pensato di dotare l’area di una componente molto importante dal punto di vista ambientale, dal momento che il centro culturale è considerato il fulcro di un ampio processo di rigenerazione urbana, in grado di offrire spazi per il tempo libero sia ai giovani che agli anziani. Il centro culturale si sviluppa su tre livelli fuori terra ed un livello interrato adibito a parcheggio per gli utenti della struttura. Il complesso edilizio consta di due volumi principali, articolati su due superfici e separate da una strada carrabile e pedonale. Tali volumi si congiungono al terzo livello ponendosi a copertura della strada sottostante. All’ interno trovano spazio molteplici funzioni dall'elevato potere di integrazione reciproca : in particolare, a piano terra, per quanto riguarda il volume più piccolo esposto a nord, si collocano i luoghi di relazione ovvero l’info point, l’internet point e la caffetteria; per quanto riguarda il volume esposto a sud, trovano collocazione la galleria espositiva e l’emeroteca. Tali ambienti sono direttamente accessibili dall’esterno. Quattro blocchi servizi si dispongono agli angoli dell’intera struttura e consentono di raggiungere i livelli superiori. Al primo piano, sul fronte nord, trovano collocazione il ristorante con annessa area relax, mentre sul fronte sud e su quello ovest si dislocano i laboratori di disegno e pittura. Al secondo piano sui fronti laterali si addensano, gli uffici del personale amministrativo (lato ovest) e i laboratori cad (lato est), sul fonte nord si trova la sala conferenza e congressi, mentre su quello sud, si collocano le salette per le associazioni culturali. L’intera struttura è accessibile agli utenti con ridotta o impedita capacità motoria e sensoriale. Tutti gli spazi sono stati progettati seguendo la normativa che prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche per gli edifici pubblici. Anche il parcheggio sotterraneo che accoglie 120 posti auto ne prevede un minimo previsto da normativa, riservato ai disabili, collocati vicino ai percorsi pedonali e alle vie di esodo. La rampa di accesso al parcheggio e di uscita dallo stesso ha una pendenza del 9% mentre le corsie di manovra, ad uno e a due sensi di marcia, sono superiori ai 4,50 metri. Per garantire la ventilazione naturale, è stato previsto un’ intercapedine che si sviluppa lungo tutto il perimetro del parcheggio. Mentre, per quanto riguarda l’ accesso allo stesso dall’ interno del centro culturale, si è dotato il vano scala di filtri a prova di fumo e di porte Rei 120 come previsto dalla normativa antincendio. Particolare importanza è stata conferita all’articolazione della maglia strutturale, cui si è attribuita una connotazione fortemente modulare che permette di ripartire gli spazi interni. Seguendo questo criterio, il telaio tridimensionale in acciaio segue un passo costante e reiterato sia per l’ una che per l’altra direzione della struttura. L’intelaiatura di sostegno è composta da travi e pilastri è in acciaio, un materiale altamente riciclabile. Il complesso edilizio è volutamente orientato in prevalenza secondo la direttrice nord-sud, orientamento ottimale per quanto concerne gli apporti gratuiti di energia solare, oltre che per quanto relativo allo sfruttamento dei gradienti di pressione generati tra il fronte irraggiato maggiormente, ovvero quello sud, e quello non soggetto alla radiazione solare diretta, ovvero quello nord, atti a favorire i processi di ventilazione naturale. L’orientamento secondo la direttrice nord- sud risulta, inoltre, quello maggiormente favorevole alla captazione di energia solare da parte di componenti tecnologici. Per quanto riguarda i fronti laterali esposti a est ed ovest, si è affrontato il tema di una più efficace integrazione del sistema fotovoltaico con l’architettonico. Per tale ragione è stata scelta un soluzione tecnologica di schermatura della radiazione solare bastata su lamelle frangisole fotovoltaiche orientabili in funzione dei raggi solari ed un sistema di schermatura con lamelle in alluminio fisse. Negli uffici e laboratori, sarà inoltre utilizzato un sistema automatico di regolazione del flusso luminoso che prevede l’installazione di reattori elettronici negli apparecchi di illuminazione. Il funzionamento di tali reattori sarà controllato da fotosensori (rilevatori di presenza e luminescenza) per la regolazione del flusso luminoso richiesto nei diversi locali. La regolazione potrà essere effettuata anche manualmente, oltre che attraverso i fotosensori, con l’utilizzo di varia luce in grado di fornire il livello di illuminazione richiesto per lo svolgimento di attività specifiche. Particolare considerazione si è anche indirizzata nella progettazione dello spazio esterno che prevede la sistemazione di specchi d’acqua che si alternano a spazi verdi e a superfici lastricate, costituenti i percorsi predisposti a permeare nella piazza centrale ribassata rispetto alla quota di calpestio e destinata ad ospitare le eventuali esposizioni temporanee all’aperto. La funzione degli specchi d’ acqua non è solo estetica ma essi consentono anche di mitigare il clima inducendo un miglioramento delle condizioni di benessere all’interno della corte. Così come visto per gli spazi interni, anche per l’esterno si è eseguita una progettazione che trova le proprie fondamenta in un criterio ordinatore fortemente improntato sulla modularità e sulla geometria ritmata e scandita dal passo strutturale. In questo modo si è ottenuta una composizione di verde, acqua e percorsi solo apparentemente casuale, ma che in realtà si rifà ad un ben preciso schema organizzativo. La volumetria del centro culturale crea un anello interrotto nella parte a nord-est dalla strada. Nella scelta delle essenze arboree, si è cercato, come per ogni altra scelta progettuale, di seguire criteri di sostenibilità ambientale. In virtù di tale approccio progettuale, si è optato per la piantumazione di essenze autoctone al fine di garantire una massima longevità dello scenario floreale. Tali essenze arboree sono state scelte per contenere i costi di irrigazione di risorse inevitabili al sostentamento di piante non adatte al nostro clima poco piovoso. In quest’ottica la scelta è ricaduta su pesco e ligustro. Per la soluzione del tetto verde estensivo sono state adottate talee di sedum in quanto non necessitano di irrigazione poiché le foglie di queste piante sono adatte a trattenere l’acqua piovana. english version The intervention of Pirp (Integrated Programs for Recovery of Suburbs) on the area of ​​Japigia amounts to almost 84 million euro in total, between public and private, for the construction of a large number of works including a civic center with a cultural space Green annexed. The choice of building type has resulted from 'idea of ​​recovery is not only physical but also social in the same neighborhood. Therefore, given the physical location and the social situation it was thought to provide the area of ​​a very important component from the environmental point of view, since the cultural center is considered to be the hub of a large urban regeneration process, can offer spaces for leisure and to youth and seniors. The cultural center is built on three levels above ground and a basement used for parking for users of the facility. The building complex consists of two main volumes, split on two surfaces separated by a road and pedestrian traffic. These volumes are combined to cover the placing on the third level of the street below. All 'internal space are several above-average spending of mutual integration functions: in particular, on the ground floor, with regard to the smaller volume exposed to the north, lie the points of the report or the info point, internet point and the cafeteria, as regards the volume exposed to the south, are the exhibition gallery and place the newspaper. These areas are directly accessible from the outside. Services will have four blocks in the corners of the structure and can achieve higher levels. Upstairs, on the north side, are positioning the restaurant with an adjoining relaxation room and on the south and west to displace the workshops in drawing and painting. On the second floor on the lateral sides are gathering, the offices of the administrative staff (west side) and laboratories each (east side), the source is located north of the meeting room and conference, while on the south, are located the rooms for the cultural associations . The entire facility is accessible to users with reduced or impaired motor and sensory. All spaces have been designed following the rules requiring the removal of architectural barriers to public buildings. The underground car park which houses 120 parking spaces providing for a minimum provided by law, reserved for the disabled, located close to pedestrian paths and escape routes. The access ramp to the parking lot and exit by itself has a slope of 9% while the aisles, one-and two-directional, are greater than 4.50 meters. To ensure the natural ventilation, has been provided a 'gap which extends along the entire perimeter of the parking lot. While, as regards the 'access to it from' inside the cultural center, it has the stairwell of filters and smoke-proof doors Rei 120 as required by fire regulations. Particular importance was given to the articulation of the structural grid, which is attributed to a strongly modular design that allows distribution of interior spaces. Following this criterion, the three-dimensional steel frame follows a constant pitch and repeated for both the 'one that for the other direction of the structure. The supporting frame is made up of columns and beams is made of steel, a material highly recyclable. The building complex is deliberately oriented mainly according to the north-south orientation ideal with regard to the contributions of free solar energy, as well as for the exploitation of the pressure gradient generated between the front irradiated more, or the south, and that is not subject to direct sunlight, or the north, to support the processes of natural ventilation. The orientation of the second north-south is also the one most favorable to the uptake of solar energy by technology components. As for the side fronts facing east and west, has addressed the issue of a more effective integration of photovoltaic system with the architecture. For this reason, has been chosen a technological solution of the solar radiation shielding enough of photovoltaic sunshade blades adjustable in function of the solar rays and a system of shielding with aluminum slats fixed. In offices and laboratories, will also be used an automatic lighting control that includes the installation of electronic ballasts in lighting fixtures. The operation of these reactors will be controlled by photosensors (presence detectors and luminescence) for adjusting the required luminous flux in different premises. The adjustment can also be done manually, as well as through the photosensors, with the use of various light capable of providing the level of illumination required for the performance of specific activities. Special consideration has also been addressed in the design of outdoor space that provides for the development of lakes alternating with green space and paved surfaces, forming paths designed to permeate into the central square lowered compared to the walking and used to house the Any temporary outdoor exhibitions. The function of the mirrors of 'Water is not only aesthetic but also allow them to mitigate the climate causing an improvement of welfare conditions within the court. As seen on the interior, the exterior has also performed a design that finds its foundations in a policy officer strongly imprinted on modularity and geometry marked by rhythmic and pitch structure. In this way we obtained a composition of green, water and trails only seemingly random, but actually refers to a definite pattern of organization. The volume of the cultural center creates a ring interrupted on the north-east from the road. In the selection of tree species, we tried, like any other design choice, to follow the criteria of environmental sustainability. Under this design approach, we opted for the planting of indigenous species in order to ensure maximum longevity of floral backdrop. These tree species were chosen to contain the costs of irrigation resources inevitable for the maintenance of plants not suited to our climate, little rain. In this perspective, the choice fell on peach trees and privet. To the solution of the extensive green roof of sedum cuttings were taken as it does not require irrigation because the leaves of these plants are suitable to retain rainwater.
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    Project details
    • Year 2012
    • Main structure Steel
    • Status Research/Thesis
    • Type Parks, Public Gardens / multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres / Museums / Concert Halls / Associations/Foundations / Bars/Cafés / Restaurants / Exhibitions /Installations / Urban Renewal / Book shops / Media Libraries
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