viale matteotti | Paolo Carli Moretti

ristrutturazione, settembre 2011 Forlì / Italy / 2011

1
1 Love 1,298 Visits Published
L’edificio, costruito intorno agli anni ’30, si trova a Forlì lungo il viale Giacomo Matteotti, a poca distanza da piazzale della Vittoria. L’originaria commistione di diverse destinazioni d’uso residenziale ed artigianale - non insolita in questa zona che ai tempi era la periferia della città - spiega in parte la contraddizione tra la modernità dell’originaria struttura portante interna, intelaiata in cemento armato, ed il tradizionale apparato decorativo esterno di stampo tardo neo-classico, che rende il palazzo conforme a gran parte dell’edificato dell’epoca. Si tratta di un incarico ricevuto nel 2007 riguardante la progettazione e direzione lavori per la ristrutturazione edilizia dell’intero edificio. Successivamente, quando la principale unità residenziale di tipo esclusivo prevista al suo interno venne venduta, il nuovo proprietario chiese di essere assistito anche dal punto di vista del design d’interni e dell’arredo. Il progetto si è rivelato un’occasione professionale importante e rara, anche se di non grandi dimensioni, per la possibilità di seguire l’intervento dalla grande alla piccola scala. Occasione che lo studio ha affrontato con grande senso di responsabilità, nei confronti della committenza in primo luogo ma anche in riferimento all’architettura esistente e più in generale, alla città, trattandosi di un edificio situato lungo uno dei principali tratti della circonvallazione. All’esterno l’approccio progettuale è consistito nel recupero di tutto l’apparato decorativo esistente e nella ricerca di un inserimento equilibrato delle nuove esigenze alle intrinseche caratteristiche architettoniche preesistenti. All’interno, invece, con grande libertà progettuale, si è proceduto a rileggere completamente gli spazi, per adeguarli alle necessità di lavoro e residenziali e, per quanto possibile, cercando di prevedere i futuri bisogni di adeguamento tecnologico e funzionale, abbattendo barriere architettoniche, inserendo tecnologie e componenti adeguati al contenimento dei consumi energetici e dei requisiti acustici e cercando di utilizzare, per quanto possibile, tecniche e materiali locali e naturali. Il piano terra dell’edificio è stato adeguato alla destinazione direzionale. Nel piano primo e nel sottotetto è stata invece mantenuta la destinazione residenziale, con la progettazione di una residenza di tipo esclusivo. Questa è strutturata su due livelli con la zona giorno nel sottotetto, recuperato a fini abitativi ed accessibile direttamente dal piano terra tramite il nuovo ascensore. Si tratta di un ampio spazio aperto e continuo, strutturato attorno al vano ascensore in cemento armato a vista, posizionato in zona baricentrica separando living e zona pranzo e dominato dalla veduta aperta sull’ampio terrazzo in falda che si affaccia sulla retrostante via Sauro e sul giardino pubblico, attraverso una vetrata continua scorrevole larga più di 8 metri. Lo spazio è caratterizzato dalla nuova copertura realizzata con struttura mista in acciaio e legno lamellare; la copertura in metallo è stata prevalentemente assemblata in opera realizzando e adeguando i vari elementi con tagli e saldature in cantiere, operazioni che hanno richiesto grande impegno e cura dei dettagli da parte di tutti gli artigiani e progettisti coinvolti. L’immagine d’insieme è così affidata alla potenza visiva di questi soli tre materiali, il cemento a vista, e il bianco e il nero per acciaio, legno e pavimento in spatolato cementizio. La zona notte è stata ricavata invece nel sottostante piano primo, fin dalle origini destinato a residenza, con ambienti caratterizzati peraltro dalle finestre con forma e dimensioni di tipo tradizionale. In questo livello gli spazi, con le pareti e le porte interne di colore antracite, sono uniti dalla continuità nell’uso a pavimento di un legno chiaro, a grandi doghe di diversa larghezza, caratterizzate da una superficie scabrosa ottenuta per effetto di un trattamento di sabbiatura. Ogni spazio e ambiente è caratterizzato da soluzioni diverse, rigorosamente su misura, insolite e particolari. Soluzioni che sono state messe a punto durante tutto l’iter dei lavori, in un continuo ed aperto dialogo con il committente e con gli artigiani coinvolti. Per valorizzare il cemento armato a vista portante del vano ascensore, per esempio, sono stati inseriti dei faretti led a pavimento crepuscolari: alle ore 17 di ogni giorno si accendono automaticamente accentuando con zone di luce ed ombra la scabrosità delle superficie del materiale. Lungo il retro delle travi perimetrali in acciaio nero della copertura sono stati invece inseriti dei continui strep led in modo da illuminare le pareti bianche perimetrali e da creare un effetto di lievitazione della copertura rispetto alle pareti. Nella copertura sono state progettate diverse soluzioni di aggancio tra tutti gli elementi in acciaio e quelle in legno per creare un effetto di continuità tra i due materiali, senza bulloni o chiodi a vista. La scala interna che collega zona notte e zona giorno, rivestita in pietra, nelle alzate e nelle pedate continue è realizzata con un marmo, lo striato olimpico, caratterizzato da righe bianche e grigie particolarmente accentuate a contrasto, che evidenziano la geometria dell’andamento della scala. I materiali utilizzati nella camera da letto padronale - il cemento del vano ascensore, la tinteggiatura antracite della testata del letto ed il legno chiaro sabbiato a pavimento - sono valorizzati dalla retro illuminazione di una piantana in acciaio satinato, e dalla pala di ventilazione a soffitto, al centro stanza. Nel bagno privato della camera padronale è stato realizzato un box doccia totalmente su misura, separato dall’ambiente con un semplice cristallo fisso a tutta altezza, da un piatto doccia realizzato in cemento e rivestito in spatolato cementizio e da due lastre di pietra naturale di grande formato, Emerald quarzite, caratterizzata da un fondo di colore verde con grandi venature di color ruggine che contraddistinguono questo materiale particolarmente raro. La cucina ha invece mobili in legno naturale, le ante sono realizzate con doghe parallele, verniciate e strati di colore diverso, chiaro e scuro sui toni del grigio e argento, successivamente trattati in modo da renderne visibili gli strati a contrasto. Una zona lavoro a “L” lungo le pareti perimetrali, con top in granito nero lucido ed una penisola in acciaio satinato, con cappa centrale motorizzata a scomparsa.
1 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    L’edificio, costruito intorno agli anni ’30, si trova a Forlì lungo il viale Giacomo Matteotti, a poca distanza da piazzale della Vittoria. L’originaria commistione di diverse destinazioni d’uso residenziale ed artigianale - non insolita in questa zona che ai tempi era la periferia della città - spiega in parte la contraddizione tra la modernità dell’originaria struttura portante interna, intelaiata in cemento armato, ed il tradizionale apparato decorativo esterno di stampo tardo neo-classico,...

    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2011
    • Main structure Mixed structure
    • Status Completed works
    • Type Structural Consolidation
    Archilovers On Instagram
    Lovers 1 users