Nuovo polo scolastico Caraglio | GMA Gianluca Murano Architetto

NATURALITA' POLICENTRICA Cuneo / Italy / 2012

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La scuola deve essere un luogo dove l'alunno é il protagonista principale dove forma la sua sensibilità, la socialità e la sua mente. Affinchè la scuola riesca in questo difficile compito, ma di estrema importanza, necessità che i luoghi siano luoghi ospitali accoglienti e piacevoli, che entrino il diretto rapporto con i bambini e che questi riescano ad identificarli come uno spazio sicuro, uno spazio intimo, ma anche di relazioni che permetta ad ogni bambino di poterlo vivere in maniera differente. Questo presuppone che la scuola non debba essere intesa come una serie di aule impilate uno sopra l'altra o allineate, ma al contrario come uno spazio più complesso, più articolato che riesca a creare relazioni visive spaziali anche mutevoli rendendo la stessa vita al suo interno un attività educativa. Quanto più lo spazio riuscirà a creare queste emozioni che stimoleranno la mente dei bambini tanto più il fine ultimo sarà raggiunto, quello di formare le prossime generazioni, partendo dal concetto che " la vita e’ uno stato mentale". Alla luce delle precedenti considerazioni fatte il passo successivo e’ stato quello di identificare i poli di attrazione dove questa vita si sarebbe svolta, i centri da cui il progetto sarebbe partito in maniera radiale, e lì mettervi il protagonista principale dell'intero progetto, lo studente. Sono stati identificati cosi questi quattro centri intorno ai quali gli studenti avrebbero vissuto. L'identificazione in pianta dei vari poli a seguito due direzioni di pensiero uno di rapporto compositivo con la forma irregolare del lotto, l'altro che ha tenuto conto dei flussi delle utenze. Per quanto riguarda la prima direzione di pensiero, la collocazione in punti strategici dei nostri cerchi ha permesso di poter smorzare gli angoli più difficoltosì dati dalla forma irregolare del lotto eliminando cosi angoli duri che andavano contro l'idea di linee dolci che avrebbero accompagnato lo studente nel suo percorso visivo della scuola; la seconda, invece, ha tenuto conto che i flussi degli studenti, della materna, delle elementari e delle medie fossero distinti e che non si sovrapponessero mai se non nella zona di entrata dell'intero polo scolastico. Ognuno di questi poli si trasforma in un giardino, ed intorno a questo si affacciano le aule delle varie scuole, che godono di uno spazio silenzioso e rilassante, in costante rapporto visivo con la natura, con la luce naturale e con il cielo, quasi a voler distruggere la pareti della classe portando l'attività scolastica ad una attività all'aperto. Nei periodi di bella stagione oltre a essere una zona di refrigerio, dato dall'ombreggiatura degli alberi, questi giardini si trasformano negli spazi di svago e di gioco degli studenti dove e’ possibile svolgere attività didattica esterna singola o di gruppo con altre sezioni. Potremmo dire che vi e’ stata una distribuzione democratica degli spazzi verdi per ognuna delle scuole da quella dei più piccoli a quella dei più grandi, i quali possono godere ed usufruire di una naturalità a loro uso esclusivo. Il lotto su cui insiste il progetto ha dei caratteri che hanno dato linee guida per le successive fasi di progettazione; il lotto si trova a svolgere il compito di completare un tassello del tessuto urbanizzato, fino ad oggi vuoto, ma anche quello di relazionarsi con la naturalità che circonda il paese, quindi come elemento limite tra abitato e natura, tra pianificato e naturale, questi due aspetti si fondono all'interno del progetto. Planimetricamente il progetto occupa tutta la superficie del lotto in una sorta di introversione del progetto, come a creare una nuova comunità all'interno di un'altra.
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    Project details
    • Year 2012
    • Client Comune di Caraglio
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
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