Rifugio alpino 'Carlo Mollino' | Guido Callegari

Architettura sperimentale in legno, ispirato a 'Casa Capriata' Gressoney Saint Jean / Italy / 2010

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Casa Capriata è il progetto sperimentale di un rifugio ecosostenibile in legno che l’architetto Carlo Mollino mise a punto nel 1954 la X Triennale di Milano. Mai realizzato a causa del mancato accordo tra gli sponsor, l’innovativo progetto sta per diventare realtà. La struttura sorgerà presso il comprensorio di Weissmatten, Gressoney Saint Jean (AO).

Si tratta di una architettura in legno sollevata dal suolo il cui progetto originario fu considerato negli anni ’50 un manifesto della sperimentazione di materiali e di innovative tecniche di costruzione. L’utilizzo di nuovi materiali come resinflex, gommapiuma e plastica, abbinati al legno e al cristallo, sono infatti testimonianza del tentativo da parte del progettista di un ripensamento delle architetture walzer dell’alta valle di Gressoney e di Valtournenche, che egli analizzò a partire dal 1929.

Basata sull'idea di “una costruzione leggera in legno” la Casa Capriata utilizza un’ossatura costituita da tre capriate a catena portante gli orizzontamenti: in tal modo, le pareti laterali sono costituite dalle falde stesse del tetto interamente esteso a tutto il lato inclinato della capriata.

Distribuita su tre piani, l’abitazione ospita al primo piano il soggiorno-pranzo, la cucina, un servizio e un piccolo disimpegno per il deposito degli sci a fianco dell'ingresso; al secondo piano due camere e un bagno aggregato in modo da formare un quadrato; il terzo piano, di minuscole dimensioni, è occupato da due camere e da una serie di armadi.

L’iniziativa, nata nel 2006 come progetto culturale in occasione delle celebrazioni della nascita di Carlo Mollino e inserita dall’Ordine degli architetti di Torino e Fondazione OAT d’intesa con l’Ordine degli architetti della Regione autonoma Valle d’Aosta tra gli eventi Off Congress del XXIII Congresso Mondiale degli Architetti UIA Torino 2008, si è poi trasformata in un vero e proprio progetto di ricerca con la firma, nel 2008, del protocollo d’intesa con i partner istituzionali (Comune di Gressoney Saint Jean, Regione Autonoma Valle d’Aosta, Politecnico di Torino e Comunità Montana Walser) e tecnici.

Il cantiere per il nuovo edificio è stato avviato lo scorso luglio 2010 con il contributo del Comune di Gressoney Saint Jean e della Comunità Montana Walser. Riproporre un progetto consegnato alla storia da uno dei protagonisti della cultura architettonica ha comportato per i ricercatori del Politecnico di Torino l’analisi di diverse varianti della medesima idea progettuale ma anche la necessità di registrare la disponibilità di nuove soluzioni tecniche alle quali la ricerca progettuale dell’architetto torinese è sempre stata fortemente orientata. L’architettura-manifesto progettata per la X Triennale si concretizza quindi in un edificio sperimentale nel quale gli aspetti architettonici, strutturali, tecnologici e impiantistici sono stati ripensati in coerenza con i criteri progettuali indicati da Carlo Mollino.

Il rifugio sorge lungo il Walserweg nel comprensorio sciistico di Gressoney Saint Jean, scenografia ideale rispetto alle intenzioni progettuali dichiarate dall’architetto torinese: Questa è la casa per gli sciatori "estremisti",(...) è la casa portata addirittura sul "luogo di lavoro", sul campo di sci" (“Domus” 1948).

Il rifugio, un’architettura aerea sollevata dal suolo – reinterpretazione molliniana delle architetture walser dell’alta Valle di Gressoney – è un edificio energeticamente efficiente, realizzato secondo gli standard previsti dal protocollo Casa Clima classe A gold (<15 kWh/m² a) che prevede l’introduzione di componenti e sistemi edilizi innovativi in coerenza con l’edificio-manifesto originario.

Casa Capriata, sarà raggiungibile a piedi, con gli sci o con la seggiovia. Questa architettura, immersa nella quiete del paesaggio alpino potrà essere ammirata secondo la visione ideale di Carlo Mollino che a proposito della sua produzione progettuale affermava: “tengo per fermo che la migliore spiegazione della propria opera sia la silenziosa estensione dell’opera medesima”.

L’azione di Fund Raising curata dal Politecnico di Torino ha portato alla selezione di qualificati partner che nella qualità di sponsor tecnici hanno fornito il proprio contributo al progetto e permesso di implementare le risorse a disposizione per l’iniziativa.

I lavori di edilizia generale per la realizzazione dell’edificio sono stati eseguiti dall’impresa Gecoval, per le opere lignee da Denaldi di Casale Monferrato (AL), uno dei partner tecnici del Politecnico di Torino, con il contributo Armalam® per la fornitura di travi di legno armate e di Rothoblaas per i sistemi di giunzione metallica.

Saint-Gobain Isover Italia, fornitore di materiali isolanti in lana di vetro, ha inserito l’architettura nel progetto europeo Multi-Comfort house accanto ad altre due esperienze di Passive House realizzate in Svezia e Austria.
Per il rifugio Mollino sono stati utilizzati i serramenti esterni ad alta efficienza Internorm già impiegati nella realizzazione del rifugio Schiestlhaus, in Stiria (A) a 2154 metri di quota, prima casa passiva europea d’alta montagna; le ante esterne saranno realizzate in laminato autoportante per rivestimenti esterni MEG di Abet laminati in diversi colori come da progetto originario.

Il rivestimento esterno dell’involucro edilizio, come il decking e il parapetto del terrazzo solarium sono stati realizzati con legno termotrattato Lunawood® al fine di aumentarne la durabilità e la stabilità nel tempo, aspetto quest’ultimo di
fondamentale importanza in un contesto come quello di Weissmatten.
Le importanti falde della “casa a triangolo” (220 mq circa) – e i due canali aggettanti (con uno sviluppo complessivo di 11 metri) che caratterizzano le diverse varianti di progetto ideate da Carlo Mollino, sono state rivestite con un manto in zinco titanio con decapaggio chiaro di RHEINZINK® Italia.

Nel caso del Rifugio Carlo Mollino la tecnica a doppia aggraffatura è stata combinata con i moduli solari integrati UNISOLAR ®, forniti da Unimetal, per la produzione di energia solare anche in condizioni di luce diffusa mediante
tecnologia a strati sottili.

Un ulteriore elemento di sperimentazione è costituito dagli aspetti mpiantistici: un impianto di ventilazione meccanica HomeVent® di Hoval e i sistemi riscaldanti a basso consumo energetico in fibra di carbonio
di Thermal Technology.

Casa Capriata si caratterizza come progetto fortemente informato dall’utilizzo di tecnologie sperimentali, funzionali al perseguimento della sostenibilità ambientale, anche in relazione alla scelta dell’impianto per il trattamento delle acque reflue realizzato da Carra Depurazioni con la partecipazione di Laterlite.

L’impianto in progetto costituisce parte integrante del progetto di sistemazione degli spazi aperti, nell’ambito della attenzione progettuale al rapporto tra costruito e contesto.

Particolare attenzione infine è stata assegnata agli interni di Casa Capriata parte essenziale della visione molliniana. La scelta della pavimentazione in gomma indicata nel 1954 è stata rispettata con il prodotto Zero.4 di ruber flooring Artigo, disegnata da Ettore Sottsass nel 2007 e insignita nel 2008 del Good Design Award dal Museo di Architettura e Design di Chicago.

Le porte interne, prodotte appositamente per l’occasione da Bertolotto porte, diventeranno le cornici ideali di alcune delle immagini più significative della cultura alpina dell’architetto torinese.

Parte dell’arredo sarà costituito da mobili disegnati da Mollino provenienti dalla collezione Zanotta.

Progetto architettonico:
Comunità Montana Walser: Arch. Laura MONTANI con la consulenza scientifica del Politecnico di Torino -
DIPRADI: Arch. Guido CALLEGARI (responsabile scientifico), Prof. Liliana BAZZANELLA, Arch. Alessandro
MAZZOTTA, Prof. Elena TAMAGNO con la collaborazione dell’arch. Massimo Ronco
Progetto esecutivo:
Comunità Montana Walser: Arch. Laura MONTANI con la consulenza scientifica del Politecnico di Torino -
DIPRADI: Arch. Guido CALLEGARI (responsabile scientifico) Prof. Liliana BAZZANELLA, Arch. Alessandro
MAZZOTTA, Prof. Elena TAMAGNO Arch. Mario SASSONE (Politecnico di Torino DISTR) con la
collaborazione dell’arch. Massimo Ronco
Ingegnerizzazione e cantierizzazione del progetto sulla base del progetto esecutivo:
Denaldi legnami con la consulenza tecnica dello Studio Sandro ROTA Casale Monferrato (AL) e la
consulenza scientifica del Politecnico di Torino - DIPRADI: Arch. Guido CALLEGARI (responsabile
scientifico) Prof. Liliana BAZZANELLA, Arch. Alessandro MAZZOTTA, Prof. Elena TAMAGNO Arch. Mario
SASSONE (Politecnico di Torino DISTR)
Aspetti energetici ed impiantistici:
consulenza tecnica ARPA Valle d’Aosta: Ing. Lorenzo FRASSY responsabile area operativa energia con la
consulenza scientifica del Politecnico di Torino - DIPRADI
Progetto impianto elettrico:
Studio Ing. TAVELLA e Geom. ROLFO, Asti (AT) con la consulenza di MBimpianti Aosta
Responsabile del ciclo: Comune di Gressoney Saint Jean Arch. Germana MAIDA
Direttore Lavori, Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
Comunità Montana Walser: Geom. Alessandro BRINGHEN
Impresa generale: Gecoval S.C.R.L.. Loc. Champ-long 251, 11027 SAINT VINCENT (AO)
Direttore Tecnico: Curcio Francesco
Direttore di cantiere: Curcio Francesco
Responsabile della sicurezza per l’Impresa: Curcio Francesco
Fundraising: Politecnico di Torino - DIPRADI: Arch. Guido CALLEGARI
Sponsor tecnici: Denaldi s.a.s.,Saint-Gobain Isover Italia S.p.A. , Saint-Gobain Gyproc S.p.A., Internorm
Italia s.r.l., Valser serramenti, RHEINZINK® Italia S.R.L., Unimetal S.p.A. , Gualandris srl, Bertolotto Porte
S.p.A., Velux Italia S.p.A., Hoval Italia S.r.l., Thermal Technology Marika srl, Idrocentro S.p.A., Geberit,
Artigo Rubber Flooring S.p.A., Zanotta S.p.A., Armalam®, Rotho blaas s.r.l., Abet laminati S.p.A., Carra
Depurazioni, Laterlite S.p.A., M.B. Impianti s.n.c., Caprari pumping power S.p.A.
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    Casa Capriata è il progetto sperimentale di un rifugio ecosostenibile in legno che l’architetto Carlo Mollino mise a punto nel 1954 la X Triennale di Milano. Mai realizzato a causa del mancato accordo tra gli sponsor, l’innovativo progetto sta per diventare realtà. La struttura sorgerà presso il comprensorio di Weissmatten, Gressoney Saint Jean (AO).Si tratta di una architettura in legno sollevata dal suolo il cui progetto originario fu considerato negli anni ’50 un manifesto della...

    Project details
    • Year 2010
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2010
    • Client Comune di Gressoney Saint Jean (AO)
    • Status Current works
    • Type Tourist Facilities
    • Websitehttp://www.casacapriata.polito.it
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