Riqualificazione Urbanistica e Architettonica Centro storico | Massimo Loi

Riqualificazione Urbanistica e Architettonica Centro storico del comune di Loceri-Realizzazione d una Piazza e di un Oratorio Loceri / Italy / 2009

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PRESUPPOSTO L’approccio progettuale, in un ambito urbano storico, quale il progetto di recupero e riqualificazione urbanistica ed architettonica di Loceri, si raffronta indissolubilmente con i contributi teorici e operativi che la cultura sul recupero ha sviluppato nel panorama Italiano. Dagli anni 70, il recupero, si è delineato attraverso l’ANCSA e la Carta di Gubbio, come interdisciplina rivolta ad analizzare il rapporto uomo-sito come storia del costruire attraverso il riconoscimento del tessuto storico come insieme e a delinearne attraverso la legge 457/78 i diversi ambiti di azione. Le successive norme, e in particolare il PPR, hanno ulteriormente implementato l’importanza del “progetto di analisi del costruito” teso a definire l’acquisizione del livello prestazionale offerto e a riconoscere i valori identificativi dell’esistente. Tale prassi assimilata dal gruppo di lavoro è stata felicemente accolta e ampliamente sviluppata, anche compatibilmente alle norme del PUC vigente e agli obbiettivi e linee guida del bando. La soluzione progettuale, al fine di delineare i vincoli e le prestazioni offerte dal tessuto esistente, trova un corretto raffronto e dialogo attraverso: - La lettura Architettonica, con i puntuali rilievi, che ha reso evidente l’articolazione delle quinte architettoniche attorno allo spazio “piazza” indagando nello specifico “la figurabilità della forma costruita” quale il prospetto fronte chiesa, che rappresenta un rapporto di forza non solo per lo spazio urbano adiacente, ma anche come dominante architettonica verso il paesaggio ambientale al contorno; - La lettura dello spazio connettivo, ossia dei tracciati viari alla scala urbanistica, che ha reso evidente il rapporto tra le contenute proporzioni dei tracciati viari storici e la dilatata spazialità della piazza, evidenziando i principali punti di relazione e cerniera tra i due sistemi. L’iniziale “progetto della conoscenza”, intesa come strutturazione e coordinamento dei diversi apporti informativi del sito, e stato indispensabile a delineare la strategie per il recupero e la riqualificazione, consapevoli che l’intervento non può che prescindere dalla fase conoscitiva, in cui sono stati individuati gli elementi che possono apportare, attraverso la proposta progettuale, un miglioramento della qualità globale dell’intervento. PROPOSTA PROGETTUALE Il gruppo come “metodologia di approccio al tema progettuale” vuole rivendicare una “identità locale ”, riconoscibile nelle forme progettuali, nei materiali e nel dialogo con il costruito e con le opere d’arte. Il significativo contributo artistico inserito nella soluzione progettuale, costituisce elemento di dialogo e raffronto architettonico e urbanistico. Il raggruppamento scultoreo rappresenta il punto prospettico dei tracciati storici di accesso alla piazza. La trama verticale, formata dalle sculture, si raffronta con la verticalità del colonnato della chiesa e con l’articolazione architettonica di pieni e vuoti del nuovo edificio. Il dialogo tra la dominante architettonica chiesa, e la sua verticalità data dal colonnato e dal campanile, ha rappresentato un importante fattore di raffronto e dialogo con l’intervento scultoreo e architettonico. Il tracciato della pavimentazione della piazza s’inserisce in tale raffronto con la volontà di creare una forte sinergia tra i diversi elementi progettuali disposti nei diversi ambiti. Il dislivello esistente tra la quota piazza Don Melis e la Via Lanusei rappresenta un vincolo del costruito, un importante fattore di confronto progettuale che ha permesso di delineare un duplice fattore di collegamento. La gradinata che si propone per tale ambito, da un lato risponde all’esigenza di collegamento trasversale delle due differenti quote, dall’altra, attraverso la sua conformazione si raffronta con via Umberto sviluppando una nuova percorribilità dello spazio attraverso la creazione di un percorso pedonale di collegamento verso l’edificio ecclesiale. Nell’intento di verificare e collimare la proposta progettuale come stessa grammatica costituita da diversi elementi: percorsi, arredo urbano, vegetazione, illuminazione, si è reso necessario realizzare una modellazione tridimensionale, intesa come sistema di analisi articolata attraverso il quale è stato possibile evidenziare la percorribilità e uso dei luoghi, l’accessibilità e le gerarchie di forza tra i diversi elementi. Il progetto s’identifica, non tanto come semplice gesto progettuale, ma come programma integrato il cui obiettivo è stato quello di individuare utili strumenti di interpretazione del costruito cui rapportare e verificare la strategia progettuale. Si è operato “collegando il luogo” sia come analisi visiva della piazza dai diversi tracciati storici al contorno, con cui le opere d’arte e il volume della chiesa si raffrontano, sia implementando il sistema di percorrenza pedonale attraverso il nuovo percorso parallelo alla Via Lanusei. Quest’ultima è caratterizzata da una specifica spazialità: da un lato sistema verde dall’altro la sequenza degli interventi scultorei a conclusione della gradinata. Si è indagato il tema della comunicazione e della visibilità, sia della piazza valutata secondo la percezione dell’arrivo principale dalla Via Roma e dagli assi viari secondari, sia dell’edificio ecclesiale. In quest’ultimo, attraverso l’articolazione di pieni e vuoti, si è cercato di sviluppare la visibilità da e attraverso l’edificio dialogando con il costruito storico al contorno. Gli obiettivi principali che la proposta progettuale vuole perseguire sono: - Sostenibilità dell’intervento intesa come uso dei materiali e tecnologie compatibili naturali e locali; - Strategicità dell’intervento intesa come capacità di dialogo con il luogo storico. LE OPPORTUNITÀ (USO DEGLI SPAZI) La configurazione dell’ambito urbano “piazza” permette di ridefinire tale luogo come spazio di aggregazione e socializzazione , di interscambio tra le diverse attività economiche al contorno e di rappresentanza dell’identità collettiva. Il riconoscimento dell’uso degli spazi permette di delineare le attività che possono essere meglio accolte dal costruito, e di soddisfare le esigenze dell’utenza finale. In tale direzione, nell’analisi prestazionale della piazza, si è delineata la possibilità di attrezzarare, all’occasione, l’ara rialzata posta a metà piazza a palco. Tale localizzazione permette di non interrompere la visuale dalla via Roma del fronte chiesa-piazza e di rendere agevolmente visibile le manifestazioni dalla gradinata , dalla piazza, dalle vie al contorno e dalla stessa via Roma. La piazza, quindi, come luogo principale del centro storico come identificazione dell’identità culturale locale ponendo l’uomo al centro delle logiche di organizzazione dello spazio pubblico (mostre temporanee, allestimenti cinematografici.....), come spazio che crea aggregazione sociale. L’intento è stato quello di indagare le modalità in cui uno spazio costruito può diventare spazio antropico, luogo di relazione tra componenti fisiche e valenze culturali e ambientali. PRINCIPALI MATERIALI UTILIZZATI La scelta è scaturita dalla volontà di utilizzare prevalentemente materiali ecocompatibili e di prediligere una architettura sostenibile anche attraverso materiali locali e naturali e in particolare: - Scalinate e collegamenti verticali in granito locale (bianco); - Pavimentazione piazza: porfido rosso locale per la maglia, granito locale (bianco) per i riempimenti. - sedute: granito locale (bianco); - Camminamenti: tozzetti di granito locale (bianco) e porfido rosso. - Oratorio: Muratura in composizione di mattoni tipici; - Porticato: basi in porfido rosso elementi verticali e orizzontali in travi di castagno - Ringhiere: ferro battuto colore fumo di londra. - Opere d’arte: trachite e basalto - Facciata oratorio: muratura in mattone faccia a vista ESSENZE ARBOREE La volontà è stata quella di recuperare alcune essenze arboree esistenti e quella di aggiungerne delle nuove scegliendo tra quelle originarie del bacino mediterraneo e della Sardegna, e in particolare. - Sulla piazza: Ceratonia Siliqua L. (Carrubo) Celtis Australis (Bagolaro, Spaccassassi) Juniperus Communis (Ginepro) - Oratorio: Recupero Olivastro Punica Granaum Melograno Punicacee (Melograno) Celtis Australis (Bagolaro, Spaccassassi) Nuove Ceratonia Siliqua L. (Carrubo) Juniperus Communis (Ginepro) L’ORATORIO La configurazione spaziale e funzionale dello spazio dedicato all’oratorio deriva dalla volontà di delineare un recupero architettonico ed urbanistico che fosse un unicum con la piazza, l’elemento di collegamento è un camminamento, nella parte terminale pergolato, che relaziona i pieni delle opere d’arte con i vuoti dell’edificio, come sorta di percorso artistico culturale fatto di sedute e di suadenti punti visuali verso il costruito e l’ambiente circostante. Lo spazio retrostante la chiesa è stato mantenuto come “corte” dedicata all’oratorio al fine di garantire riservatezza e importanza al ruolo che esso svolge, mantenendo, comunque, una funzione di tramite e di filtro, nel rapporto col contesto urbano, capace di esprimere valori significativi come quello della «soglia», dell’accoglienza e del rinvio. L’oratorio, realizzato tramite il recupero dell’edificio esistente dimensionato per una utenza di 50 persone nel rispetto dell’indice di fabbricabilità previsto dal PUC e collegato alla casa parrocchiale, dispone di due bagni e di 3 + 3 aule per il catechismo disposte sui due piani e unite da un collegamento verticale, all’occorrenza utilizzabili come due ampi saloni. La flessibilità dello spazio è garantita da pareti mobili a scomparsa. * Progettista Capogruppo: Arch. Massimo Loi * Gruppo di progettazione: Arch. Massimo Loi, Arch. Gabriele Schirru, Ing. Mauro Pistis, Geom. Alberto Loi * Collaboratori: Pinuccio Sciola
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    Project details
    • Year 2009
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2009
    • Main structure Masonry
    • Client Comune di Loceri
    • Contractor Soc. Sa Muvra
    • Cost 800000,00€
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Churches / Restoration of old town centres / Landscape/territorial planning / Urban Renewal / Monuments
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