Restauro della Chiesa di San Pietro a Campione | Dario Banaudi

Campione d'Italia / Italy / 1997

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Sulla base di intuizioni suffragate dai documenti e dagli assaggi, si è provveduto alla rimozione dell'intonaco interno delle pareti e allo scavo dei pavimento.
Sulle pareti è apparso un vasto cielo di affreschi che ricopre quasi interamente le pareti e il soffitto, e che è stato oggetto di un accurato restauro e si presenta come un'opera di notevole valore storico e artistico.
Lo scavo archeologico ha restituito una serie importantissima di reperti tra i quali la fondazione, ancora intatta, dell'abside della Chiesa dei SS. Nazaro e Vittore e tracce di un probabile cimitero paleo-cristiano, che sono stati lasciati in evidenza con un pavimento trasparente di ferro e vetro.
Il restante pavimento, rimosso quello recente in graniglia, è realizzato con un motivo tipico delle chiese medioevali, ossia di quadri alternati in pietra bianca e nera, qui con un profilo perimetrale in rosso di Arzo, la pietra locale di cui era fatto il vecchio altare.

La finestra monofora rivolta ad oriente, chiusa per addossarvi il vecchio altare, è stata riaperta, restituendo al tempio la luce originale insieme alla parte di affreschi che era occultata dallo stesso altare (che è stato rimosso e rimontato nella nuova chiesa parrocchiale) ed evidenziando i due successivi profili interni attestati dalle relative decorazioni.
Le monofore laterali, grazie al rinvenimento della decorazione antica, sono state riportate alla forma e dimensione originale.
Il tamponamento di queste aperture è realizzato con lastre di alabastro fissate alla muratura con profili di ferro.


Per la facciata anteriore l'indagine storica e gli assaggi in corso d'opera hanno rivelato la traccia dell'Arco Santo della precedente chiesa dei SS. Nazaro e Vittore (della quale è stata rinvenuta la fondazione dell'abside, evidenziata nel progetto di restauro) che segna l'innesto dell'ampliamento con il corpo attuale, della precedente chiesa.
Il corpo antico anteriore fu in parte demolito nel corso del XIX secolo, riducendolo ad una sorta di pronao.
Nella prima metà di questo secolo la demolizione definitiva dell'avancorpo lascia sulla facciata una ferita, mascherata con grezzo intonaco di cemento e decorata in parte con un graffito.
La demolizione del tamponamento recente ha permesso di rendere leggibilità storica alle fasi costruttive del monumento eliminando un intervento che, a parte il graffito, peraltro in pessime condizioni di conservazione, presentava un aspetto che solo il tempo, ma non la qualità architettonica e costruttiva, hanno reso stabile e definitivo.
Il tamponamento del varco così aperto è costituito da un elemento leggero, in ferro e vetro, che vuole suggerire un senso di astrattezza, trattandosi di un grande fornice, che porta non era in origine.

La chiesa affacciava fino al recente restauro su uno slargo asfaltato, pura appendice della strada.
Il nuovo marciapiedi, che riprende quello della piazza, a fasce alternate di pietra rossa e bianca, si allarga a comprendere la facciata della chiesa e si completa con uno spazio semicircolare pavimentato con ciottoli e decorato con il sole e il chrismon per restituire al tempio un suo sagrato.


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    Project details
    • Year 1997
    • Work started in 1996
    • Work finished in 1997
    • Client Comune di Campione d'Italia
    • Status Completed works
    • Type Churches
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