il "puffavolo" | sebastiano palumbo

Stiamo, quindi, parlando di un oggetto di arredo che ha una doppia valenza, quella funzionale ed insieme estetica. L’idea è nata, chiaramente, dall’esigenza di predisporre il roof garden ad ospitare sia circostanze di vita quotidiana e di relax con dei salotti di conversazione, che delle situazioni conviviali con dei tavoli capaci di accogliere un numero cospicuo di ospiti. E’ da qui che si è pensato di progettare un elemento circolare modulare che avesse le funzioni di un grande “puf” (circa 2.00 m di diametro) e che allo stesso tempo, con un sistema semplice di scorrimento del piano di appoggio delle sedute, si ottenesse un “tavolo” su cui circa n°10 ospiti partecipano al convivio. L’idea vincente è proprio quella che con il medesimo elemento di arredo si soddisfano le due più importanti esigenze del roof garden, eliminando uno scomodo avvicendarsi di due distinti oggetti con il conseguente difficile immagazinamento sia dell’uno che dell’altro.
Questa soluzione permetterebbe una combinazione promiscua degli arredi ed un assemblaggio dei vari moduli a seconda delle situazioni che necessitano, impiegando una minima forza lavoro ed ottimizzando al massimo i tempi di allestimento. Questo elemento di arredo è stato soprannominato “il puffavolo”, evidente combinazione tra il “puf” ed il “tavolo”!