bridge of Cadenon - ponte del Cadenon | DBmLab Architects

Il progetto trae forte ispirazione dal contesto in cui è inserito, sia dal punto di vista morfologico che strutturale. L’intenzione è quella di avere il minor impatto possibile sul paesaggio e sul tessuto urbano consolidato, integrandosi con esso attraverso l’utilizzo di forme appartenenti al contesto lacustre. L’idea è quella di evocare l’immagine di una barca appoggiata sull’acqua all’interno della quale si può godere del panorama circostante. La morfologia complessiva è quella di un ponte leggero che ricorda però, attraverso le forme del rivestimento e della struttura, le forme di un’imbarcazione vera e propria. Anche il perno che consente il movimento del ponte è integrato nel contesto in quanto richiama alla mente, per forme e colori, le paline di ormeggio dei natanti, presenti in abbondanza nei pressi del molo. L’immagine che si vuole trasmettere è dunque quella di una piccola barca ormeggiata che, in funzione delle necessità, si possa muovere sull’acqua per consentire il passaggio agli altri mezzi che devono accedere al porto. Anche i materiali utilizzati aiutano nell’evocazione di tale immagine: pannelli legno per lo scavo, cavi di acciaio per il parapetto, passerella in legno, finitura a strisce rosse e bianche per il perno di rotazione. La versatilità rappresenta uno dei principi fondativi del progetto: le due configurazioni principali che il ponte offre nella posizione aperta e chiusa, unitamente a quelle intermedie, fanno del progetto un esempio di flessibilità funzionale. Nella posizione chiusa il ponte permette la funzione primaria di attraversamento da una riva all’altra in una situazione di perfetta stabilità data dal doppio appoggio; nella configurazione aperta esso diventa una passeggiata lungo il molo del lungolago e consente al tempo stesso l’accesso al porto. Il ponte infatti è stato studiato in modo tale da garantire sia il passaggio pedonale al di sopra di esso sia quello delle piccole imbarcazioni da diporto al di sotto dello stesso, senza necessariamente dover azionare il movimento di rotazione che ne consente l’apertura. Dal punto di vista percettivo il progetto dà origine a nuovi sguardi sul paesaggio. Lo scafo in legno che avvolge la struttura preclude parzialmente la vista nel momento in cui si ha accesso al ponte per poi riscoprire il lago in corrispondenza del punto centrale che diventa un vero e proprio luogo panoramico. Viene dunque spontaneo sostare per osservare il suggestivo paesaggio: è per questo motivo che qui la passerella si allarga per consentire nello stesso momento sia il passaggio che la sosta delle persone. Le evocazioni a cui il progetto rimanda non sono state ricercate solo da punto di vista formale ma anche da quello sensoriale. La scelta di avere un parapetto metallico costituito da cavi di acciaio non deriva semplicemente dalla volontà di richiamare l’idea della struttura di una barca a vela ma anche di ricreare una particolare ambientazione sonora. Il vento infatti, passando attraverso gli spazi aperti del parapetto, farà vibrare leggermente i fili di acciaio che così ricreeranno il caratteristico tintinnio che si sente solitamente nei porti durante le serate estive. Il sistema così descritto rappresenta un unico insieme coeso di elementi progettuali che traggono le loro origini da una riflessione sulle caratteristiche del luogo e delle sue peculiarità. L’idea è quella di creare un luogo rappresentativo del contesto cittadino che valorizzi lo sguardo sul lago in tutte le ore della giornata e renda fruibili tutte le parti della città. L’attenzione per il passato e uno sguardo verso il futuro sono racchiuse all’interno del progetto: l’intenzione non è quella di mimetizzarsi con il contesto ma di affiancarsi ad esso, arricchendolo di nuovi significati, integrando il nuovo e l’antico senza creare conflitto.