Residenze Mantovane

Esame Universitario: Laboratorio di Costruzioni Mantova / Italy / 2007

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Gli alloggi e la flessibilità Il piano-tipo prevede una tipologia “4+4”, ossia due alloggi da quattro persone. Sono poi previste diverse possibilità: oltre alle tipologie alternative (“3+2+3” e “5+3”) si può creare un’altra tipologia di piano “3+1+1+3” (due trilocali più ampi e due monolocali). Le alternative compositive sono realizzabili tramite semplici modifiche alle partizioni interne degli alloggi. Tale flessibilità va incontro alle esigenze della committenza, che non conosce ancora gli utenti finali. La ricerca della flessibilità non si è però limitata a questa richiesta: si è pensato di dare la possibilità, anche agli utenti finali, di avvalersi di una certa flessibilità del proprio appartamento, tramite due camere singole che possono, grazie a due pareti scorrevoli, diventare un’ampia camera doppia con zona studio; oppure una camera singola che, grazie alla sua posizione, può avere un ingresso indipendente e formare una sorta di monolocale (con il proprio bagno). La suddivisione degli spazi interni agli alloggi La zona notte di tutti gli appartamenti è posta nella parte nord dell’edificio, cosicché le camere non siano disturbate dai rumori provenienti dalla strada (che si trova ad sud rispetto all’edificio). Così come nella zona notte alcune tipologie di appartamento permettono l’aggregazione o separazione di stanze, si sono previsti due tipi di zona giorno: uno più canonico, con cucina e zona pranzo separate dal soggiorno ed uno aperto, con una divisione assolutamente non netta, ottenuta tramite un elemento ricurvo, che può essere soltanto un elemento di arredo oppure un muro, che però non arriva fino al soffitto e quindi permette una visione ed una fruizione unitaria della zona giorno. Nella tipologia “3+2+3”, in cui il bilocale non ha nessun affaccio sul lato est, la soluzione adottata è stata quella dell’angolo cottura. Nella tipologia “3+1+1+3” il monolocale è attrezzato con un divano-letto situato nella cucina abitabile. In tutti i casi la zona notte prevede delle stanze costituite da due “fasce”: una contenente la camera vera e propria, attrezzata, laddove possibile, anche con scrivanie, librerie e poltrone; l’altra, stretta e concentrata verso la parete di separazione della zona notte dalla zona giorno, ospita gli armadi. Per alcune stanze sono state previste, già da progetto, delle pareti scorrevoli che separano queste due fasce, cosicché viene rispettato il rapporto minimo fra larghezza e lunghezza della stanza. I bagni, laddove necessario (oppure ritenuto utile), hanno un antibagno con spazio sufficiente per ospitare una lavatrice o un lavandino; i corridoi, molto larghi, sono arredabili con guardaroba o librerie; zona notte e zona giorno sono separate (tranne nel caso del monolocale). La zona giorno degli appartamenti con un affaccio verso sud è molto illuminata, grazie alle grandi porte-finestre che permettono di accedere al grande balcone in aggetto, ma contenuto all’interno dell’ingombro di massima dell’edificio. Particolari soluzioni di progetto Il tema della flessibilità è stato applicato anche alle fonti di luce: le porte-finestre del lato sud, a cui si è appena accennato, sono oscurabili grazie a pannelli mobili la cui colorazione richiama la tonalità dell’intonaco di facciata. Il prospetto nord è caratterizzato da numerosi elementi sporgenti: balconi oppure nicchie delle camere da letto, poco aggettanti e vetrate; queste ultime riprendono il motivo dei pannelli mobili del prospetto sud, i quali permettono di oscurare completamente o soltanto in parte la “nicchia” e quindi la camera da letto, poiché la metà superiore del pannello scorre in verticale, sovrapponendosi alla parte inferiore, fissa. Queste “nicchie” consentono, grazie alle finestre apribili, anche l’aerazione della stanza. Possono essere considerate spazi per la lettura e lo studio, oppure per il relax, ma anche dei punti “panoramici”, con vista parco. Il complesso degli elementi aggettanti, chiusi o aperti (nel caso dei balconi), assieme al gioco creato dalle colorazioni di pannelli, intonaco di facciata e parapetti, rende il prospetto ovest vario e non rigido, complicando la forma base del grande parallelepipedo e denunciando all’esterno le possibilità spaziali e la flessibilità interne. I prospetti est ed ovest sono, invece, essenziali: non presentano aperture ai piani né aggetti o rientranze; questo per non smorzare o complicare ulteriormente (senza che sia necessario) l’effetto degli altri due prospetti, l’uno molto vario, l’altro caratterizzato dal forte elemento del vano-scala e nel complesso più ritmico rispetto al primo, ma anche poiché sono gli affacci che, rispetto alle aperture, possono creare maggiori problematiche. Il vano scala e gli spazi comuni Il tema fondamentale che ha guidato il progetto, oltre alla flessibilità, è quello degli spazi comuni e di aggregazione. Questi spazi non sono stati previsti soltanto al piano terra ma, in quanto scelti come tema caratterizzante l’intero progetto, anche sul tetto praticabile, un vero e proprio tetto-giardino che può anche ospitare attività di aggregazione o individuali, e, in quanto elemento di collegamento fra le due zone, all’interno del vano scala ed ascensore. Questo, concepito come una continuazione ed un ampliamento della possibilità dei condomini di avere degli spazi comuni per socializzare e svolgere attività in comune con gli altri inquilini, è stato ampliato rispetto alla tipologia canonica del vano scala: i pianerottoli di interpiano sono diventati spazi che possono essere attrezzati con poltrone, tavolini, piante o piccoli orti (sono state previste delle vasche per il verde, i fiori o gli ortaggi). La loro conformazione permette di ottenere quattro aree di questo tipo e delle doppie altezze (vd. sezioni e prospetti), oltre a due spazi, ospitanti le vasche per il verde, a tutta altezza: due “pozzi di luce”, che collegano visivamente piano terra e tetto praticabile. La copertura prevede abbondante presenza di verde (piante, fiori, ma anche ortaggi, in alternativa alla loro presenza negli spazi comuni di interpiano) e spazi attrezzabili a piacere dai condomini (con sdraio, sedute, tavolini, stenditoi, ecc.). In copertura è presente una pensilina composta da una struttura in pilastri e travi in acciaio controventati, con rete grigliata saldata che sarà poi ricoperta da piante rampicanti per ottenere uno spazio ombreggiato, utilizzabile d’estate dai residenti. Il vano scala-ascensore, sorretto da elementi in acciaio (pilastri e travi) è interamente racchiuso da un involucro vetrato a cui sono state sovrapposti dei pannelli fotovoltaici semitrasparenti (celle fotovoltaiche inserite nel vetro): è un parallelepipedo sporgente rispetto alla facciata sud, scandito da piccole estrusioni che si alternano in verticale, corrispondenti agli spazi comuni di interpiano. Esso parte dal piano terra per fermarsi oltre la copertura: la pensilina che ombreggia il tetto-giardino, infatti, rimane più bassa dell’involucro del vano scala. L’ascensore (ovviamente utilizzabile anche da portatori di handicap) è, come la struttura portante del vano scala e la scala stessa, di acciaio: una gabbia metallica tamponata con vetro. Il piano terra, caratterizzato dal sistema di pilastri della maglia strutturale irregolare ma simmetrica, è sia un passaggio ed un filtro rispetto al parco, sia uno spazio con la possibilità di ospitare diverse funzioni quali il deposito di biciclette, la centrale termica e il locale per i quadri elettrici; ci sono anche dei setti che racchiudono gli impianti (asole tecniche), utilizzabili dai condomini (e non solo) come superfici da dipingere e come sostegno per le sedute in legno. Gli stessi setti, necessari anche sulla copertura per gli sfiatatoi e la fuoriuscita dei fumi, sono stati sfruttati sul tetto-giardino per creare uno spazio comune e sono stati innalzati oltre il necessario, in modo da allontanare il più possibile fumi ed odori dall’area praticabile del tetto. La parte nord del lotto è tutta destinata a prato verde, con dieci alberi a medio fusto (alberi da frutto e tigli) posizionati secondo una maglia irregolare, con la possibilità di posizionare panchine e tavolini di legno, attrezzature di gioco per bambini, al riparo dal sole grazie alla presenza di alberi, ed eventualmente un pergolato in elementi prefabbricati in legno. Lungo tutto il perimetro del lotto è prevista la presenza di una siepe di faggio che raggiunge un’altezza di 2 m, a garantire il riparo visivo dai passanti e per creare un ambiente più sicuro per i residenti. Nell'eventualità si potrebbe inoltre destinare una parte di tale giardino ad orto. Gli impianti e gli spazi di servizio Il sistema di riscaldamento/raffrescamento è composto da un sistema di pannelli radianti posizionati nel soffitto e sfrutta l’energia geotermica e quella solare. Il locale caldaia, posto nel piano terra ospita il serbatoio e la pompa di calore acqua-acqua (impianto radiante, produzione acqua calda sanitaria e impianto geotermico) da cui partono le tubature che portano l’acqua calda ai vari piani, ai vari appartamenti e ai loro collettori posizionati di solito vicino all’ingresso o in una zona di facile accesso per ispezioni. La pompa di calore sfrutta le differenze di temperatura fornite dalle sonde geotermiche verticali posizionate sotto il giardino comune. Sono previsti, inoltre, in ogni appartamento un termostato elettronico predisposto per il collegamento con il sensore del punto di rugiada e un deumidificatore da soffitto. Per lo smaltimento delle acque si è pensato ad una vasca Imhoff: una vasca interrata in cui i liquidi vengono chiarificati e in un secondo momento immessi nella rete fognaria publica. Per le acque di provenienza meteorica è previsto un sistema di riciclaggio che permette il riutilizzo dell’acqua piovana drenata dalla copertura come acqua per lo scarico dei wc, attuando un risparmio notevole di una risorsa così importante come l’acqua. Non è previsto l’allacciamento alla rete urbana per la fornitura di gas poiché nelle cucine verranno utilizzate delle piastre ad induzione elettrica. L'energia elettrica utilizzata viene acquisita dalla rete e prodotta dai pannelli fotovoltaici che viene anche immessa, in regime di "conto energia". Tutto l’edificio è stato progettato con elementi strutturali che resistono al fuoco e si è previsto un sistema di rilevazione di fumo, a soffitto e di tipo ottico, nella parte comune di scale e vano ascensore. Sono posizionati in tutti i pianerottoli degli estintori portatili, in quantità e dimensioni indicati dalle norme specifiche. La tipologia standard “4+4” presenta un bagno secondario cieco: per questo è stato previsto un impianto di aerazione forzata. Le autorimesse, al piano interrato, a causa dell’irregolarità degli interassi fra i pilastri della struttura portante, sono di tagli diversi: quelle con le dimensioni minime sono semplici box auto, mentre le altre, più ampie, possono essere utilizzate anche come cantina oppure come autorimesse per più veicoli. Al Piano terra sono presenti negli angoli esposti a nord due ambienti simmetrici contenenti, il primo, la centrale termica, mentre l’altro è suddiviso dal locale per i quadri elettrici e un deposito. Vista l’esigenza di avere un locale adibito al deposito dei vari bidoni dei rifiuti (umido/secco) e della raccolta differenziata si prevede di destinare a tale uso il locale di deposito posto al piano terra, accanto al locale dei quadri elettrici. Nel caso in cui il deposito si dimostri insufficiente o poco adeguato alla destinazione d’uso si prevede la costruzione, sempre al piano terra, di una piccola struttura chiusa, realizzata con assi di legno, capace di contenere tutti i contenitori. Chiusure Le murature perimetrali del nostro edificio si caratterizzano per un sistema di isolamento a cappotto su una muratura in laterizio di tamponamento alla struttura in pilastri e travi in cemento armato. Il solaio tra piano terra e primo piano si differenzia dagli altri solai solamente per la presenza dello strato di cappotto esterno che qui continua senza interrompersi fino a congiungersi con le pareti perimetrali verticali dell’edificio. La struttura dei balconi è composta da una soletta in c.a. prefabbricata agganciata alla trave di bordo dell’edificio in maniera puntuale come quella in acciaio delle nicchie al fine di diminuire l'influenza di possibili ponti termici.
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    Project details
    • Year 2007
    • Main structure Reinforced concrete
    • Status Research/Thesis
    • Type Apartments
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