FRUTTETO Urbano

Concorso IDEE - Riqualificazione P.zza Garibaldi Robecco sul Naviglio / Italy / 2011

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Primo atto progettuale è stato quello di ridurre al minimo lo spazio riservato ai flussi veicolari attraverso l’eliminazione della rotatoria centrale. Così facendo, gli spazi ora disponibili ritornano a disposizione della collettività generando una vera e propria piazza ed un sistema di percorsi ciclo-pedonali che si snodano lungo tutto il perimetro e completamente distinti dalla sede stradale. I fruitori di piazza Garibaldi hanno esigenze plurime ed il più delle volte contrastanti le une dalle altre; vi sono infatti i pedoni, il traffico veicolare ed infine il flusso ciclabile; volontà progettuale è quella di disgiungere fisicamente queste entità senza però negare l’unicità percettiva e visuale dell’intervento ricreata mediante l’uguaglianza dei materiali e delle quote. Questa scelta stilistica, permette di avere una più ampia percezione dello spazio e consente di unificare con un unico gesto queste diverse pluralità. La metodologia progettuale sulla quale è basata la nostra proposta di concorso vuole essere traduzione geometrica ed architettonica di questi valori, capaci di rendere uno spazio riconoscibile e fruibile e fa della razionalizzazione del sistema dei flussi la propria spina dorsale. Il tracciamento dei flussi ha permesso infatti di individuare la naturale collocazione della piazza in prossimità della Chiesa. La volontà è quella di trasformare l’intera area in un grande spazio per il tempo libero che sappia includere gli episodi di qualità urbana ora separati, vale a dire il sagrato, il giardino pubblico e la gradonata che porta alla Chiesa. Attraverso la costruzione di un grande spazio per i pedoni e per la sosta il progetto vuole dichiarare l’inversione di tendenza di uno sviluppo infrastrutturale che ha affrontato le esigenze del traffico sorte negli anni senza attenzione per i valori identitari dei luoghi. Un ulteriore punto affrontato dal progetto di concorso ha riguardato la ridefinizione della sezione stradale dedicata allo scorrimento veicolare; si è optato per una sezione sufficiente pari a ml 6.00, in perfetta conformità alle norme tecniche di settore ai fini della migliore efficacia della moderazione della velocità veicolare. Con lo scopo di ridurre ancor più la velocità di transito si è ricorso alla sopraelevazione dell’intera area e all’introduzione del restringimento ottico, tramite differenziazione materica delle banchine transitabili laterali più un’ulteriore fascia centrale. Tali restringimenti ottici saranno eseguiti utilizzando il medesimo materiale utilizzato per la pavimentazione della piazza (autobloccante carrabile in cemento vibro compresso color delle terre ) in contrapposizione alle fasce di scorrimento in asfalto. Con questo basilare metodo si riesce in un sol colpo ad ingentilire l’asfalto in virtù del suo ridimensionamento visivo (corsie ottiche di transito ridotte visivamente a ml 2.20 cad), garantendo massima qualità urbana, economicità di intervento, bassi costi di manutenzione, silenziosità di transito e, per finire, il mantenimento della memoria storica per via del recupero della tipologia a “trottatoio”. Con questa tecnica si recupera in un unico gesto una certa quantità di spazio laterale da destinare a marciapiedi a raso, di misura non inferiore a ml 2.00, a tutto vantaggio della sicurezza dei pedoni, delle utenze deboli e degli ingressi pedonali e carrai presenti in piazza. A tal proposito il progetto propone, ai fini del superamento delle barriere architettoniche, un unico tappeto pavimentato con livellette continue e lievi piani inclinati studiati ad hoc, con l’obiettivo di garantire al contempo l’abbattimento della barriere architettoniche e il massimo rigore architettonico, eliminando gradini e riducendo al minimo il ricorso a rampe (soltanto in prossimità delle rampe di accesso della piattaforma sopraelevata). Nella lettura delle strade che attualmente servono la circolazione del paese emergono alcuni segni ora poco evidenti ma di grande rilievo quali il viale alberato lungo la via Casterno che conduce alla piazza Garibaldi ed il percorso verde (viale alla Chiesa) che dal retro della piazza collega via Monastero con la Chiesa. Attraverso la riproposizione dei filari ai bordi del nuovo incrocio i due viali esistenti ritrovano sinergia e riportano alla memoria scenari propri della pianura lombarda. Si è deciso poi di connettere i filari esistenti con la ricca presenza arborea presente nel giardino antistante la Chiesa riproponendo le alberature anche nella piazza vera e propria però sotto forma di alberi da frutto. Scelta progettuale è stato l’idea di creare una piazza densamente popolata di alberi, che creano un “frutteto urbano” con lo scopo di alimentare realmente (i frutti potranno essere raccolti da tutti) e metaforicamente l’idea della Piazza Garibaldi come un’agorà, uno spazio di condivisione, di incontro, di scambio e di “alimentazione culturale” e sopratutto sostenibile. Disposti per tipologia lungo i quattro rami che si dipartono dalla fontana sostenibile, si potrà osservare il passaggio delle stagioni con il fruttificare alternato degli alberi con il trascorrere dei mesi sostando sulle panche sottostanti. La scelta di disporre una diversa varietà di albero da frutto nei quattro “rami” della fontana, è stato pensata non solo per sottolineare le quattro stagioni, ma disponendo verso sud le piantagioni di ciliegio ed albicocco, oltre a dare un incredibile effetto scenico incorniciando la pista ciclo-pedonale nella stagione primaverile, nella stagione invernale lasciano penetrare i bassi raggi solari che scaldano tutto la “piazza-frutteto”. Infine, per quanto riguarda l’estremità della piazza, ossia lo spazio con maggiore visibilità, si è attinto alla memoria dell’acqua, in coerenza con la fisionomia del paesaggio di pianura, caratterizzato da rogge artificiali e fontanili naturali. La fontana sarà alimentata dall’acqua piovana che raccoglie nella piazza con lo scopo di non sprecare preziosi metri cubi di acqua potabile, infatti, grazie alla rete di canaline previste che si diramano in senso radiale dalla fontana stessa, si riesce a garantire un buon funzionamento alla fontana stessa. Il sistema di raccolta dell’acqua piovana da parte della fontana per mezzo delle sue canaline interrate è pensato come metafora dell’albero che tra alimento dalle radici che si diramano nel terreno. Con questo progetto è espressa la volontà di dare un nuovi spazio alla collettività; un spazio che riesca a dar voce ai caratteri identificativi del luogo conferendo loro una riconoscibilità; uno spazio che si preoccupi del fatto che le nuove tecnologie e i materiali siano usati in modo innovativo a favore della sicurezza del cittadino e del visitatore e nel rispetto dell’ambiente in un costante ed efficace dialogo tra storia e presente.
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    Primo atto progettuale è stato quello di ridurre al minimo lo spazio riservato ai flussi veicolari attraverso l’eliminazione della rotatoria centrale. Così facendo, gli spazi ora disponibili ritornano a disposizione della collettività generando una vera e propria piazza ed un sistema di percorsi ciclo-pedonali che si snodano lungo tutto il perimetro e completamente distinti dalla sede stradale. I fruitori di piazza Garibaldi hanno esigenze plurime ed il più delle volte contrastanti le une dalle...

    Project details
    • Year 2011
    • Client Comune di ROBECCO S(N
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture
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