ATTO RICOGNITIVO SANLURI | Simone Coni

In relazione al raffronto tra il “centro matrice” individuato nella cartografia del P.P.R. ed il centro storico già delimitato nel piano urbanistico comunalo vigente, Sanluri ricade nel caso in cui l’ambito del centro matrice è più ampio rispetto alla Zona “A” comprendente anche altre zone urbanistiche. In tali zone, fino alla verifica della delimitazione del centro storico, da effettuarsi secondo la procedura riportata nel N.T.A., le operazioni consentite all’interno della perimetrazione del “centro matrice” sono limitate a quelle previste alle lettere a) e b), comma 1, dell’art.52.
In conformità a quanto previsto dalla L.R. n.8 del 25 novembre 2004 e dalle vigenti norme attuative del P.P.R., l’Amministrazione comunale di Sanluri ha affrontato l’analisi del tessuto urbano ricadente all’interno del Centro Matrice, ma esterno al centro storico, attraverso la suddivisione di tale zona in isolati. Ciascun isolato, studiato singolarmente, è stato sottoposto ad una ricognizione fotografica utile al fine di individuare, dove fossero presenti, unità abitative riconducibili all’edilizia tradizionale.
Lo studio del singolo isolato ha evidenziato la presenza di modelli esemplari che potessero rientrare nei parametri dell’architettura tradizionale. Da qui l’analisi tipologica dal punto di vista dei caratteri costruttivi del singolo oggetto.
Tale studio puntuale degli isolati è servito a produrre, relativamente alla fascia non ricadente nella Zona A del PUC, una serie di prescrizioni tecniche che servissero a fare chiarezza e a regolamentare gli interventi che i tecnici dell’Amministrazione e i professionisti locali dovranno attuare durante questo periodo di transizione che dovrebbe all’adeguamento del PUC alle prescrizioni del P.P.R.
Oltre al complesso normativo relativo ai tipi di intervento attuabili all’interno della suddetta fascia, si è dato rilievo all’aspetto d’insieme del tessuto edilizio del Centro Matrice attraverso lo studio di linee guida e criteri per la definizione delle scelte cromatiche non al fine di perseguire la storicizzazione degli isolati, ma reinterpretando l’opera e mai imitando, fingendo o contraffacendo un antico ormai non identificabile.