Ginnastica dei ciechi - La corsa al cerchio | chiara de' Rossi

Il Giardino di Sant’Alessio è un luogo di alto valore storico-paesaggistico. Gli Architetti Chiara de’ Rossi e Marina Cimato hanno invitato l‘artista Marzia Migliora a confrontarsi con i valori originati dal rapporto complesso, e qui, straordinariamente esemplare, tra natura, storia, architettura e paesaggio attraverso “inedite” invasioni del territorio. Ginnastica dei ciechi - La corsa al Cerchio: opera tripartita, prende avvio dalla storia millenaria del luogo, sede di tentativi di presa di liberà dalla Secessio Plebis alla Secessione dell'Aventino. Il Giardino storico di Sant’Alessio fino agli ultimi anni dell’ 800 rappresentava lo spazio per il gioco e la ricreazione dei ragazzi non vedenti ospiti dell'Istituto per ciechi di Sant’Alessio. L’interesse è volto a ricreare una specificità altra del luogo, che l'artista avverte quale "teatro di tentativi di presa di libertà e di evasione dalle imposizioni". Libero come un uomo: La rete metallica (rete elettrosaldata e lettere in ferro mt 30,00 x h.3,00) rappresenta un limite architettonico e visivo. La frase "Posso solo evadere con le palpebre serrate", citazione di Samuel Beckett, consente l’attraversamento del limite, l’apertura alla vista sulla città. Il deficit fisico, il non vedere, rappresenta una potenzialità per poter fare esperienza attraverso altro sentire rispetto alla vista. Rooling Hoops: Undici cerchi luminosi (h mt 1,00) in alluminio illuminati a led, trae spunto da una fotografia storica dell'archivio dell'istituto dei ciechi, lo spettatore è chiamato a ricostruire e a recuperare attraverso l’immaginazione una significazione Iudica originaria che rappresenta una naturale forma d'evasione. Tra le 15 e le 17,10,: E’ il suono di una campanella, consueto avviso di ricreazione e svago della durata di nove secondi, reiterato ogni giorno per due volte. con il contributo di Fondazione Roma - Arte - Musei www.giardinosantalessio.org foto di Camilla Borghese www.camillaborghese.it