Realizzazione di un opera commemorativa | ROBERTO DE BIASI

«La Battaglia di Maida 1806-2006» Maida / Italy / 2005

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L’interno
L’intervento prevede la rimozione completa della vasca esistente e la costruzione di un piccolo edificio fruibile.
Il visitatore sarà stimolato, percorrendo tre spazi principali, a rivivere gli stati d’animo salienti dei protagonisti dell’evento.
Un primo ambiente stretto costringe i visitatori ad entrare in fila, la scarsa illuminazione e lo spazio ridotto sono enfatizzati dal decrescere del soffitto e dal rivestimento in lucido marmo nero. La sensazione è quella di oppressione crescente e di un senso d’irreversibilità che conducono all’ormai inevitabile battaglia. La paura domina la mente del combattente mentre sul fondo si intravede il campo di battaglia illuminato dall’alto e si percepisce il pericolo dello scontro imminente reso palese dalle affilate lame verticali anch’esse rivestite in lucido marmo nero.
Il visitatore, giunto al termine della prima tappa è quasi costretto ad abbassarsi per ritrovarsi improvvisamente proiettato in un luogo estremamente ostile e minaccioso dove la paura lascia spazio all’unica vera arma che può garantire la sopravvivenza: il coraggio. Il pavimento è in terra battuta, le pareti costringono ad un percorso tortuoso per sottrarsi alla minaccia dei due eserciti che premono l’uno contro l’altro. Il soffitto è costituito da uno squarcio di cielo che è reso distante dalla singolare cornice in cui è costretto.
Il superamento dello spazio destinato alla battaglia conduce al terzo e ultimo ambiente caratterizzato da smarrimento e contemplazione. Il conforto del pericolo scampato e la gioia dell’eventuale vittoria contrastano con la consapevolezza delle perdite conseguite. L’adrenalina della battaglia cala mentre cresce il silenzio e ritorna la pace.
Due lastre di vetro bianco satinato, adossate internamente al perimetro della parte terminale del percorso, diffondono la luce che penetra nel volume attraverso numerose sottili incisioni praticate sulle pareti esterne dell’edificio. Nonostante mitighino e rendano costante la luce proveniente da sud, contribuendo a costituire un’atmosfera serena, le contropareti in vetro lasciano intravedere i tagli inferti alla pelle dell’involucro esterno quasi come fossero ferite.
L’ambiente terminale, scandito da questa ripetizione ossessiva di elementi luminosi, consente finalmente al visitatore, che ha percorso due spazi agressivi e dinamici, di sostare in stato contemplativo, almeno per un attimo, prima di avviarsi lungo il luminoso corridoio che lo condurrà alla fine dell’esperienza.

L’esterno
L’accIaio Cor-ten degrada rapidamente ossidandosi nei primi giorni in cui è esposto alle intemperie ma poi mantiene invariate le sue caratteristiche nel tempo così come la battaglia è un evento che provoca distruzione immediata ma che lascia un ricordo costante e spesso immutabile di sè negli anni a venire.
Esternamente il memoriale si presenta come un compatto volume rivestito completamente in acciao Cor-ten. La forma strombata verso il basso ne esalta la stereometria pura e fà apparire l’oggetto come fosse un cuneo conficcato nel piano inclinato della piazza. La severità della forma, esaltata dagli spigoli acuti, richiama alla natura della guerra ed ai metodi utilizzati per affrontarla.
Il monolite è squarciato sulla copertura nel punto corrispondente al luogo interno che rappresenta la battaglia. La copertura è inclinata verso sud per fare in modo che la luce diurna penetri il più possibile nel cuore del memoriale. Tale inclinazione consente anche ai visitatori della piazza che si trovino a sostare nella parte alta della stessa, di percepire l’esistenza della frattura.
I lati sud ed est riportano le incisioni che lasciano penetrare la luce nell’ultimo dei tre ambienti.
La parete ad ovest, invece, dove è collocato l’ingresso, riporta su tutta la sua estensione un’iscrizione ricavata direttamente sul Cor-ten che restituisce le nozioni storiche relative alla battaglia di Maida.
Il memoriale sarà illuminato internamente dopo il crepuscolo e la luce che trapelerà dalle incisioni nonché dallo squarcio sul tetto contribuiranno a creare un’atmosfera suggestiva anche nelle ore notturne.
La collocazione del manufatto prevede la parziale ridistribuzione del traffico veicolare e pedonale. Alle auto sarà consentito un abbondante doppio senso di marcia sui lati est e nord mentre la zona compresa fra il nuovo monumento e la chiesa sarà fruibile esclusivamente ai pedoni.

Committente: Associazione Culturale La Lanterna, Regione Calabria, Università di Messina, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e Comune di Maida
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    L’internoL’intervento prevede la rimozione completa della vasca esistente e la costruzione di un piccolo edificio fruibile. Il visitatore sarà stimolato, percorrendo tre spazi principali, a rivivere gli stati d’animo salienti dei protagonisti dell’evento. Un primo ambiente stretto costringe i visitatori ad entrare in fila, la scarsa illuminazione e lo spazio ridotto sono enfatizzati dal decrescere del soffitto e dal rivestimento in lucido marmo nero. La sensazione è quella di...

    Project details
    • Year 2005
    • Status Competition works
    • Type Monuments
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