Recupero di una ex casa contadina

UNA CASA CONTADINA DELLA SICILIA INTERNA “La casa ha bisogno di un intervento prima che sia troppo tardi. Quello che vorremmo è un lavoro di consolidamento delle strutture che presentano problemi, una sistemazione generale e l’aggiunta di un servizio igienico”. Circa due anni addietro, queste furono pressappoco le parole che diedero inizio al progetto. L’edificio in questione è una ex-casa contadina, realizzata in muratura di conci di calcarenite circa un secolo addietro ed oggi circondata da un bosco di mandorli ed ulivi nel cuore della Sicilia interna. La piccola casa si presentava come composta da due corpi. Uno, un quadrato su due livelli, costituiva la “casa” vera e propria. L’altro, ad un solo livello e addossato alla casa, fungeva un tempo da stalla. Le condizioni statiche del primo edificio apparivano tutto sommato buone; la vecchia stalla invece presentava evidenti fessurazioni passanti, distacchi di conci murari, evidente fuori piombo di una parete. Nel corso degli anni i due manufatti avevano subito diversi rimaneggiamenti che ne hanno modificato profondamente l’aspetto rispetto a quello originario. Ad esempio, la sostituzione del tetto piano con una doppia falda, e il rivestimento del paramento murario con un intonaco cementizio, unitamente alla creazione di vani chiusi con serramenti metallici. La piccola architettura, nonostante le modifiche a volte inappropriate, emanava un fascino molto forte e appariva perfettamente a proprio agio nel suo contesto, cinta da tanto verde e con una notevole veduta dei monti Sicani e di un lago. L’ombra di un pergolato incornicia da anni la vista di chi siede sulla “ghittena”, rustico ma confortevole sedile in pietra. IMMAGINARE E REALIZZARE UN RECUPERO La decisione di demolire la ex-stalla suggerita dall’appaltatore, suscita in me due sensazioni molto diverse. Istintivamente, penso di non seguire il consiglio, dovendo rivedere il progetto e fare una variante. Dopo qualche secondo, quando ancora sto ascoltando le parole che giustificherebbero la demolizione, comincio ad immaginare cosa potrebbe succedere al progetto senza quella modesta “superfetazione”. Decidiamo di demolire. Dopo qualche giorno il progetto è cambiato. Cambierà ancora durante i lavori, fino ad assumere le sembianze definitive. Oggi un edificio bianco, incastonato nel terreno, sorge a difesa della casa antica, ora recuperata. Il nuovo manufatto, dotato di copertura metallica a doppia falda, ospita le funzioni richieste: zona cottura/pranzo, deposito, servizio. Un grande serramento ne conclude il lato corto verso valle, divenendo “camera con vista” sul paesaggio sicano.