Cittadella dell'edilizia a Como - Menzione

Como / Italy / 2011

0
0 Love 1,990 Visits Published
Il terreno oggetto di intervento è localizzato in Como e più esattamente in località Camerlata ed è composto da due distinti lotti, uno con superficie di mq 6000 delimitato a sud-ovest da via del Lavoro, a sud-est da via Belvedere e a nord-est da via Monte Santo e da un lotto di circa mq 1500 separato dal primo da via del Lavoro. Il lotto individuato per la realizzazione della nuova “cittadella dell'edilizia” si è presentato nella sua problematicità di terreno in pendenza. Sfruttando quindi questo naturale declivio che è di circa 4 metri da sud-est verso nord-ovest, si è deciso di differenziare le tre principali funzioni richieste (area dedicata alle lezioni teoriche, uffici enti paritetici e aree per attività di cantiere) su tre livelli distinti e collegati tra loro attraverso rampe e corpi scala che insieme formano un organismo compiuto dando all'edificio una connotazione urbana. La naturale pendenza del terreno è stata quindi assunta nel progetto fino a caratterizzarne la morfologia e l'organizzazione funzionale, tese a garantire il massimo grado di integrazione tra le parti. Le scelte tipologiche e insediative della proposta di progetto recepiscono in quanto ampiamente condivisibili le seguenti istanze: 1) perseguimento di un’alta qualità progettuale, caratterizzata da un valore fortemente simbolico e rappresentativo del nuovo edificio; 2) alto livello di innovazione tecnologica con particolare attenzione all'aspetto della sostenibilità e autosufficienza in campo energetico; 3) massima flessibilità degli spazi interni; 4) fattibilità e coerenza economica dell'intervento; 5) attenzione alle connessioni funzionali tra il nuovo edificio e le adiacenti zone di sosta. La scelta di collocare tutti i volumi del costruito in un unico lotto risponde anche a precise esigenze funzionali: contenere gli spazi di distribuzione (e dunque i costi) e ottimizzare le connessioni tra i blocchi dell'istituto e gli uffici del piano primo, i quali usufruiscono di un ingresso indipendente direttamente da via Belvedere. Il sistema della mobilità si articola attorno alla realizzazione di un nuovo parcheggio a raso nel lotto disponibile di 1500 mq. Questa scelta localizzativa offre i seguenti vantaggi: 1) assenza di interferenze con l’edificio propriamente scolastico-uffici (sicurezza degli accessi, assenza di rumore e inquinamento nella diretta prossimità); 2) possibilità di una fruizione estesa all’intorno, anche grazie all’accesso da via Belvedere (con riduzione del volume di traffico) ; 3) potenziale ampliamento del parcheggio verso l'area a verde limitrofa al momento libera; 4)mantenimento della attuale viabilità generale con la sola introduzione dell'accesso al parcheggio stesso sacrificando due posti auto attualmente esistenti; 5) massima integrazione con i parcheggi a raso esistenti. Le scelte compositive L'attenzione al luogo, la sobrietà delle forme e l'essenzialità delle linee compositive rappresentano non solo un voluto richiamo al razionalismo lariano ma anche un modo per controllare e ridurre i costi di costruzione. L’edificio è chiaro, l’impianto logico ed essenziale con funzioni ben distinte. Pensiamo infatti che l’architettura didattica debba essere comprensibile e semplice nella distribuzione degli spazi interni e la chiarezza dell’organizzazione planimetrica debba tradursi con ugual ordine in sezione e nei prospetti. Avremo quindi fronti chiusi, più ermetici lungo le tre vie che circondano il lotto, e una alternanza ritmata di pareti piene e pareti vetrate nei prospetti che affacciano sulla corte interna. Anche la scelta di adottare pochi materiali contribuisce a dare chiarezza e pulizia compositiva rendendo riconoscibili i diversi volumi e le relative funzioni. Rivestimento di pietra squadrata grigia per il basamento posto su via Belvedere, intonaco per gli uffici al piano primo e le aule al piano terra, rivestimento con lamiera ondulata grigia per il “capannone” e pavimento esterno in battuto di cemento a finitura “scopata”. Gli ingressi per il centro di formazione edile e per gli uffici sono stati separati l'uno dall'altro ma posizionati entrambi sulla via principale, via Belvedere. L’istituto professionale La prima delle tre parti che compongono l’intero istituto è rappresentata dal centro di formazione che si sviluppa su un unico livello al piano terra . L’accesso è esclusivo da via Belvedere , nell’estremo vertice nord-est rispetto al lotto di intervento. L’ingresso diventa l’elemento cerniera e distributivo agli spazi interni . Si presenta come un grande ambito ricreativo centrale al cui interno trova spazio una scala a due rampe che collega direttamente con gli uffici ESPE (così come richiesto dall’ente banditore). La pianta dell’edificio è a L, con un braccio disposto parallelamente a via Monte Santo in cui trovano spazio le aule, ed un altro su via Belvedere che contiene le restanti funzioni di supporto alla scuola. Un lungo corridoio illuminato zenitalmente da lucernari conduce alle sei aule didattiche che affacciano direttamente sulla corte interna attraverso delle grandi aperture vetrate orientate a sud. Lo studio delle aperture e il controllo della luce attraverso aggetti, frangisole e sistemi di ombreggiamento, qui come nel resto dell’edificio, sono elementi di riconoscimento delle funzioni e dell’attenzione del progetto verso il tema della passività energetica. Uno spazio di sosta alla fine del corridoio di distribuzione alle aule individua un nucleo di servizio, con scale e servizi igienici. Altre due aule di dimensioni più contenute si affacciano a nord ovest, caratterizzando architettonicamente, attraverso uno sfondato di facciata e una loggia, anche questo prospetto. Le funzioni di supporto alla didattica con la biblioteca ed il grande laboratorio di informatica sono invece collocate all’interno dell’altro corpo in linea, attestato su via Belvedere. Anche in questo caso sulla corte si aprono le vetrate che danno accesso ad un ampio parterre con una gradonata esterna in cemento che conduce allo square in terra battuta. Tale spalto diventa il luogo da cui poter osservare le attività e le lavorazioni che si svolgono nell’areasottostante. La pianta privilegia quindi il rapporto tra gli spazi interni e quelli esterni ad uso collettivo. Per la copertura delle aule proponiamo il tetto a verde, per ragioni tecniche ed ecologiche, ma anche per mitigare l'impatto visivo che si avrebbe dal piano primo nonchè dagli edifici limitrofi. Nello specifico, proponiamo la copertura verde del tipo estensivo ovvero un sistema a bassissima manutenzione, con essenze che sono in grado di sopravvivere in situazioni di estrema siccità e hanno un’alta adattabilità alle condizioni climatiche del luogo, un’elevata capacità di rigenerazione e di autopropagazione. Inoltre in un contesto di attività cantiere come quello di progetto, il verde consente il trattenimento delle polveri che si producono nell’area di lavoro sottostante. Gli uffici Il secondo blocco di funzioni è costituito dagli uffici degli enti bilaterali : ESPE, CASSA EDILE e CPT,localizzati al piano primo dell’edificio. Anche in questo caso l’ingresso è indipendente da via Belvedere, all’estremo sud-ovest del limite di intervento. Dall’ingresso, in prossimità del quale è stata posta la sala del consiglio comune ai tre enti, attraverso una scala compartimentata e un ascensore, si ha accesso diretto al piano primo. Sul primo livello i tre blocchi di uffici sono accessibili in maniera indipendente. Nel braccio più lungo che si dispone in asse con via Belvedere, trovano spazio nel primo tratto gli uffici CPT, mentre proseguendo lungo il corridoio centrale una porta vetrata dà accesso agli uffici ESPE. All’estremo opposto rispetto alla scala di accesso una grande e scenografica loggia passante permette la vista a nord-ovest sulla copertura a verde delle aule e all’interno della corte, mentre a sud-est su via Belvedere. Gli uffici CASSA EDILE sono invece dislocati lungo il braccio corto con doppio affaccio su via del Lavoro a sud-ovest e sulla corte interna. Anche in questo caso si è posta particolare attenzione al controllo della luce solare privilegiando per le parti più esposte al sole tende ombreggianti esterne mentre per gli affacci orientati verso nord tende avvolgibili interne per la regolazione della luminosità all’interno degli uffici, entrambe comandate elettricamente. Le partizioni che dividono i tre blocchi principali di uffici sono state pensate con tamponamenti in forati e finitura ad intonaco al civile, mentre per una maggior flessibilità degli spazi di ogni singolo ente si è pensato di realizzare le divisioni tra uffici sia con pareti attrezzate (lungo i corridoi di distribuzione) sia con cartongesso a 5 strati con interposto isolamento (per un miglior isolamento acustico). Il “capannone” e l’area scoperta di cantiere Il capannone è l’edificio che al suo interno ospita un’area open-space dedicata alle attività coperte di cantiere. Ha una altezza interna di circa 6 metri ad eccezione di un’area alta 9 metri dedicata al montaggio del ponteggio che occupa circa 200 mq. Trattandosi in questo caso di un corpo dedicato esclusivamente alle attività pratiche (non a caso l'ente banditore lo definisce spesso con la parola “capannone”) inserendosi in un contesto caratterizzato da edifici industriali, si è pensato ad una parete ventilata con pelle in lamiera ondulata in acciaio zincato colore grigio che ricordi appunto gli edifici a carattere prettamente produttivo. Il disegno in sezione della copertura tiene conto sia della ottimale inclinazione dei raggi del sole per l’eventuale posa dei pannelli solari integrati (35 gradi verso sud), sia la migliore esposizione per la copertura vetrata che garantisce l'ingresso di luce zenitale diffusa e non diretta all'interno. Le parti apribili al piano terreno, costituite da portoni industriali, sono rivolte esclusivamente verso l'interno della corte in corrispondenza dell'area “scoperta di cantiere” di circa 500 mq che ha accesso carrabile baricentrico all’intero complesso direttamente da via del Lavoro tramite una rampa. Un ulteriore elemento caratterizzante è rappresentato dal corpo posizionato nella parte superiore dell’edifico industriale che ospita spazi in parte dedicati al sostegno delle attività pratiche di cantiere ed altri per attività formative a carattere teorico-pratico. E’ questo un ambiente in parte soppalcato, raggiungibile attraverso una scala interna in metallo ed un montacarichi sia dall’interno corte sia da un ingresso indipendente, pedonale e carrabile, da via Monte Santo. La tecnica costruttiva La struttura dell'edificio è stata pensata con telaio in calcestruzzo armato, tamponamenti perimetrali in blocchi di laterizio (poroton) con rivestimento a cappotto intonacato (12 cm), divisori interni in cartongesso (flessibilità degli spazi) e solai in lastre predalles di spessore variabile. Gli impianti elettrici e le canalizzazioni per l’aria verranno collocati nello spazio controsoffittato. Anche nelle finiture interne saranno privilegiati materiali economici e di facile manutenzione; i serramenti saranno in alluminio verniciato grigio e pavimenti interni in linoleum colorato. Il capannone verrà invece realizzato con tecnica costruttiva a secco (prefabbricazione industriale). Indirizzi costruttivi: comfort ambientale e consumi energetici II progetto dovrà soddisfare le condizioni di abitabilità dell'edilizia: ogni spazio o locale dovrà essere tale da offrire a coloro che lo occupano, non solo condizioni di comfort soddisfacenti per tutto il periodo di durata e di uso. Verranno quindi rispettati i requisiti specifici in merito a: acustica (livello sonoro, difesa dai rumori esterni, dalla trasmissione dei suoni, dalle vibrazioni); illuminazione e colore (grado e qualità dell'illuminazione naturale ed artificiale, eccesso e difetto di luce, regolabilità, qualità del colore e suoi rapporti con la luce); condizioni termoigrometriche e purezza dell'aria (livello termico, igrometria, grado di purezza, difesa dal caldo e dal freddo, dall'umidità, dalla condensazione); Verranno altresì introdotti i concetti di facilità d'uso e di manutenzione degli impianti e delle opere.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Il terreno oggetto di intervento è localizzato in Como e più esattamente in località Camerlata ed è composto da due distinti lotti, uno con superficie di mq 6000 delimitato a sud-ovest da via del Lavoro, a sud-est da via Belvedere e a nord-est da via Monte Santo e da un lotto di circa mq 1500 separato dal primo da via del Lavoro. Il lotto individuato per la realizzazione della nuova “cittadella dell'edilizia” si è presentato nella sua problematicità di terreno in pendenza. Sfruttando quindi...

    Project details
    • Year 2011
    • Main structure Mixed structure
    • Client ANCE Como
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
    Archilovers On Instagram