Ampliamento polo scolastico Bagnara di Romagna | ilaria Bizzo

incastroperfetto _ Progetto 6° classificato Bagnara di Romagna / Italy / 2011

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Si è scelto di realizzare l’edificio ad un solo piano portandolo in adiacenza (seppur non collegandolo strutturalmente) con il fabbricato realizzato nel 2002, contenente, a piano terra, la mensa della scuola primaria ed al piano primo le aule per le attività normali. Questa collocazione ha permesso di:mantenere l’unitarietà del parco del plesso;usufruire dell’accesso già in essere, posto nell’angolo della L, che è l’attuale configurazione della scuola;sfruttare l’attuale colonnato come spazio di distribuzione. L’edificio consta di tre fasce:, procedendo da est verso ovest, dal parco verso il fabbricato mensa, si avranno: nella prima le 3 aule e una serie di locali tecnici; nella seconda uno spazio per gli insegnanti, 2 blocchi contenenti i servizi igienici, differenziati per sesso, una piccola corte interna; nella terza lo spazio di distribuzione. Le tre aule si trovano pertanto sul prospetto est ed affacciano direttamente sull’esterno tramite una zona “filtro” aperta ma coperta. Tale facciata è stata sagomata, sia in pianta che in sezione, in modo da permettere la captazione di quanta più luce possibile. Gli aggetti però creano un ombreggiamento che intercetta i raggi più caldi (lo schema riporta l’inclinazione corrispondente al 21 giugno, e agevolano l’ingresso di quelli più radenti, parametrati sul 21 dicembre). Così facendo si protegge la facciata e le finestrature dal surriscaldamento estivo ma si opera un guadagno in inverno. Si prevederanno inoltre opportuni tendaggi motorizzati posti sulla parte esterna a ridosso delle vetrate. Negli sguinci laterali si potranno ricavare spazi di deposito e/o armadiatire a muro utili epr riporre i sussidi didattici. Nel prospetto posto sul lato nord si prevede uno sorta di muro maggiorato, divenendo il luogo ove concentrare gli spazi tecnici necessari per la nuova centrale termica e per il locale quadri elettrici. Entrambi questi vani avranno accesso dall’esterno rendendo le operazioni manutentive indipendenti dalla didattica. Due aule potranno essere dedicate alle attività normali e sono state dimensionate in tal senso come verrà specificato nel riassunto posto a fine paragrafo; una potrà essere destinata ad attività speciali o suddivisa, anche in un secondo momento, in più ambienti da destinare ad altra funzione. Questo potrà avvenire indifferentemente sia per l’aula posta a sud che per quella posta a nord, in quanto in entrambe è stata prevista una ulteriore apertura proprio per garantire i rapporti areanti ed illuminanti anche in caso di frazionamento degli spazi. Lo spazio esterno, posto a ridosso delle aule, potrà essere attrezzato con un tavolato in doghe di wpc (wood plastic composites). Tale pavimentazione, di derivazione nautica, prevede l’utilizzo di una sottostruttura realizzata con lo stesso materiale su cui posare doghe scanalate, con fini antisdrucciolo, fissate con viti passivizzate autofilettanti con testa svasata. Il wpc è un materiale composito derivante dalla mescola di legni esotici africani, principalmente azobè ed okumè, con resine bicomponenti a base polimerica. Le doghe che riproducono come colorazione e grana il legno naturale hanno però caratteristiche di assoluta immarcescibilità, grande stabilità di colore, caratteristiche meccaniche certe e superiori a quelle garantite dalle corrispondenti sezioni in essenza. Il materiale risulta interamente riciclabile e rigenerabile fino a 20 volte, la Ditta produttrice garantisce il materiale per 10 anni ed in caso di eventuale difetto si occupa del ritiro e sostituzione dello stesso. Si prevede di rivestire con tale materiale anche lo spazio tecnico della centrale termica. I blocchi in cui sono allocati i servizi igienici saranno entrambi dotati di antibagno e di 3 spazi wc, di cui uno dimensionato ed attrezzato per i diversamente abili. Uno verrà direttamente areato con finestrature in facciata, l’altro da una piccola corte interna, che permetterà anche l’illuminazione ed areazione delle spazio di connettivo. I blocchi verranno caratterizzati, sia internamente che in facciata, con una colorazione differente dalle restanti parti di fabbricati. Si potranno prevedere, con semplici espedienti grafici, inequivocabili simbologie per indicare la loro funzione (vedi viste interne Tav. 3). Questa fascia viene completata dall’aula professori, anche questa caratterizzata sia dentro che fuori dalla stessa colorazione e finitura. Il nuovo fabbricato, con le relative opere di fondazione impostate a quota – 1,00 m, terminerà prima della zona pavimentata esterna rimanendone opportunamente discosto per non creare interferenze fra le rispettive travi. Il solaio che andrà a coprire lo spazio di disimpegno sarà a sbalzo e giungerà fino alla facciata esistente. I tale punto ed in corrispondenza delle colonne del portico dovrà essere previsto un idoneo giunto sismico. Al fine di sfruttare l’attuale accesso principale (freccia rossa Fig. 1), come già accennato, si è posto il nuovo spazio connettivo in corrispondenza all’attuale colonnato. Risagomando la porta finestra, presente nel corridoio di ingresso allo spazio refettorio, si connetteranno (freccia blu Fig. 1), l’attuale atrio con questo nuovo disimpegno. Il connettivo prevedrà, nelle due testate, idonee uscite di sicurezza utili sia per le nuove aule che per lo spazio mensa. In merito a quest’ultimo vano dovranno essere verificati i rapporti areanti ed illuminanti (non è stato messo a disposizione in sede di gara un disegno cad che permettesse di verificare le aree ma solo un pdf con quote illeggibili) ed eventualmente integrate le aperture sul prospetto ovest al fine di sopperire alle due porte finestre che nella nostra soluzione risulterebbero intercluse. Sia la risagomatura che le eventuali nuove aperture sono tutte lavorazioni che potranno essere realizzate nella pausa estiva non interferendo in alcun modo con l’attività didattica. Il corridoio principale verrà caratterizzato da setti, che potranno essere resi luminosi utilizzando un sistema in plexiglass, che ingloberanno le colonne in metallo, a questi verranno integrati dei sistemi di sedute (vedi viste interne Tav. 3). Tali elementi potranno essere sfruttati anche per la segnaletica interna e per quella di emergenza, oltre che come spazi avvisi. La copertura, la cui stratigrafia verrà specificata nel paragrafo seguente, sarà in parte sub-orizzontale in parte a falde, il sistema verrà comunque occultato da una veletta-parapetto h 110 cm. I prospetti saranno intonacati la colorazione e la grana potrà essere scelta, a seguito di campionature, nella fase esecutiva. Quanto contenuto nelle viste di progetto deve essere pertanto ritenuto puramente indicativo e non prescrittivi. Si prevede però di segnalare sia i blocchi wc che la sala professori. Nelle viste è stata prevista per l’intonaco esterno delle aule la stessa colorazione della attuali parti tinteggiate del plesso, per i blocchi e per i setti interni un colore “coccio pesto”, rendendo meno evidente lo stacco con la vecchia struttura che ha alcuni inserti in muratura faccia a vista. Ipotesi progettuali: Sistema costruttivo e caratteristiche dei materiali Considerate le particolari condizioni del sito oggetto di intervento, con una forte promiscuità derivante da accessi e flussi degli studenti, si è orientati ad indirizzare le scelte della progettazione, che qui vengono prefigurate ma che verranno confermate e precisate nel caso venga affidata la progettazione della successive fasi previste, verso una metodica costruttiva di prefabbricazione “a secco”. Scendendo più nello specifico, una volta realizzate le fondazioni, di cui preciseremo in seguito, la parte di edificio con sviluppo fuori terra viene qui ipotizzata con pareti e solai auto-portanti realizzati con telai in legno completati da pannelli in derivati lignei, OSB o masonite a seconda del produttore, con interposti isolamenti fibrosi, cappotto esterno e controparte interna. Il tutto con metodica di prefabbricazione in stabilimento e successivo montaggio in loco. Tale procedimento industrializzato può essere spinto a punto tale da avere pareti già complete di infissi, impianti elettrici e predisposte per quelli meccanici.
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    Si è scelto di realizzare l’edificio ad un solo piano portandolo in adiacenza (seppur non collegandolo strutturalmente) con il fabbricato realizzato nel 2002, contenente, a piano terra, la mensa della scuola primaria ed al piano primo le aule per le attività normali. Questa collocazione ha permesso di:mantenere l’unitarietà del parco del plesso;usufruire dell’accesso già in essere, posto nell’angolo della L, che è l’attuale configurazione della scuola;sfruttare l’attuale colonnato come spazio...

    Project details
    • Year 2011
    • Main structure Wood
    • Client Comune di Bagnara di Romagna
    • Cost 500000
    • Status Competition works
    • Type Kindergartens / Schools/Institutes
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