PROPOSTE IDEATIVE PER LA REALIZZAZIONE DI FABBRICATO ADIACENTE AL MUNICIPIO DI VALSAVARENCHE | Mauro Ettore Paris

Primo Classificato VALSAVARENCHE / Italy / 2009

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L’esigenze della Amministrazione sono di riassumere in uno spazio urbanisticamente limitato , paraltro caratterizzato da volumetrie disomogenee per caratteri architettonici e funzionali , le esigenze della comunità , in particolare le attività della Pro Loco, manifestazioni e spettacoli delle associazioni locali e le attività della Biblioteca. IL CONCEPT PROGETTUALE Il centro polivalente è per noi luogo deputato a contribuire in maniera significativa alla crescita della qualità della vita delle persone che ad essa ed ai suoi servizi vorranno fare riferimento. Il progetto mira pertanto a creare uno spazio moderno di aggregazione, rappresentativo della cultura, che sia legato al territorio in cui nasce e da cui la conoscenza prende corpo e si materializza. Un luogo che possa favorire le relazioni sociali, culturali ed intellettuali tra i suoi fruitori. In questo senso la sala polifunzionale deve contenere un insieme di funzioni che trovano corpo in un unico spazio organico per fluidificare le interazioni e allo stesso tempo caratterizzarsi simbolicamente e funzionalmente come fulcro dello spazio pubblico centrale di Valsavarenche. IL CONCEPT DIVIENE SPAZIO Le funzioni sono state collocate all’interno di volumi dalla forte valenza materica, emergono dal suolo come sospinti dal basso verso l’alto. Sono dei blocchi dediti alla cultura, che creano tra loro,riprendendo concettualmente i terrazzamenti tipici del paesaggio montano, relazioni e interazioni spaziali. La copertura, dal canto suo, non è nient’altro che la conseguenza sul terreno della spinta proveniente dal basso. L’uso del verde è stato considerato strumentale all’architettura ; l’adozione di strategie passive ed impiantistiche atte a migliorarne la prestazione energetica ha finito per caratterizzare fortemente l’immagine dell’edificio, ampliando le capacità espressive dell’architettura mediante l’integrazione di elementi tecnologici innovativi e qualificanti. La scelta del tetto verde a copertura dell’intera superficie edificata è derivata dalla volontà di rispondere alle istanze di sostenibilità, non solo grazie alle elevate prestazioni termofisiche fornite, ma anche per il contributo efficace offerto nella riduzione delle polveri sottili in atmosfera. Quello che si crea è un segno di forte ma garbato impatto visivo, a cui risponde in maniera più decisa il volume verticale di collegamento al Museo della Montagna che, contemporaneamente, intende ricucire il “vuoto urbano” tra i due fabbricati principali e costituire cortina chiusa e perimetro alla “ piazza”. Il progetto intende idealmente abbracciare, dialogare ed interagire con i fabbricati adiacenti, si prevede pertanto di unire attraverso un percorso coperto in legno e pietra il piccolo fabbricato posto a sud del municipio,ora slegato dal tessuto costruito, coinvolgendolo nell’insieme ma assicurandone una propria autonomia funzionale e di fruizione. VIABILITÀ. L’attuale stradina sterrata, affiancata dal canale irrigatore del Molino di Degioz, costituisce di fatto una limitante al collegamento tra i fabbricati . L’ipotesi prospettata di trasferire la viabilità sul lato ovest del fabbricato municipio consente, da un lato, di percorrere perimetralmente l’area oggetto di intervento, e contemporaneamente di generare un volume costruito che possa costituire una cerniera di collegamento tra le varie funzioni pubbliche. COLLEGAMENTI E FLESSIBILITÀ DI UTILIZZO E GESTIONALE. Tra i fattori generatori del progetto assume particolare importanza l’esigenza di raccordare il municipio con il Museo della montagna. Tale imprescindibile impostazione funzionale ha comportato la necessità di rendere quanto più semplici e lineari i percorsi interni e di ottimizzare la distribuzione e la flessibilità degli spazi.Ecco nascere dunque l’idea di costituire una cerniera di collegamento distributiva tra i volumi esistenti e la nuova sala polivalente che, mediante il posizionamento di un nuovo nucleo scala – ascensore, consente di risolvere le questioni relative all’abbattimento delle barriere architettoniche per l’accesso al museo. Tale torre scala consente inoltre la potenziale fruizione del terrazzo- giardino anche al visitatore occasionale ( week end/ manifestazioni). 3. SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Il progetto ha come obiettivo l’ottimizzazione della gestione funzionale ed energetica dell’involucro edilizio, la conseguente riduzione dell’impatto ambientale e la ricerca di un elevato comfort interno e della flessibilità nel tempo. I sistemi adottati per la tutela ambientale si basano sui due principi fondamentali generali: il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili. In merito alla tipologia e alla quantità di residui ed emissioni previste, in termini di inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo, dei rumori, delle vibrazioni , della luce, ecc., l’opera in oggetto non modificherà lo stato del quadro ambientale. Non si prevedono dunque effetti negativi conseguenti agli interventi in progetto, ma al contrario l’area verrà completamente riqualificata a livello ambientale . Sul fronte del risparmio si è fatto ricorso a sistemi passivi per il risparmio energetico mediante ad esempio l’utilizzo di brise-soleil capaci di ridurre l’incidenza solare sulla vetrata stessa. La strategia di contenimento energetico e di sostenibilità ambientale dell’intervento prevede inoltre l’adozione di una serie di dispositivi per il risparmio idrico e il recupero di acqua piovana. L’insieme delle strategie utilizzate possono così essere riassunte: la realizzazione di un edificio passivo ben isolato termicamente e a forte inerzia termica dovuta alla presenza di elementi costruttivi pesanti quali le pareti murarie di tamponatura, i parziali rivestimenti in pietra,i solai in calcestruzzo armato, il giardino pensile nelle coperture orizzontali. Tale tetto verde, realizzato con vegetazione a bassissima manutenzione, garantisce protezione dagli agenti atmosferici, quindi isolamento termico e protezione dei materiali impermeabilizzanti sottostanti miglioramento delle condizioni di comfort termico sia invernale sia estivo, grazie all’adozione di sistemi di tipo radiante che garantiscono una migliore sensazione di benessere a fronte dell’utilizzo di acqua a temperature più modeste, con conseguente miglioramento del bilancio energetico complessivo (ed eventuale possibilità di promuovere un’ulteriore integrazione delle fonti rinnovabili e assimilate come scambio con il terreno, pompe di calore ecc);; L’utilizzo del nuovo vano scala di collegamento come “ torre bioclimatica”, camino di ventilazione naturale in estate (costituisce il motore del movimento interno dell’aria che scaldandosi fuoriesce dal condotto richiamando aria dall’esterno, immessa attraverso condotti interrati di raffrescamento) ed elemento captante la radiazione solare (posizionamento di pannelli fotovoltaici sulla facciata sud); Il sistema energetico si completa con una serie di pannelli per il solare termico, posti sulle falde esposte a sud, per la produzione di acqua calda; da sfruttare oltre che per il fabbisogno dei sistemi igienici sanitari, soprattutto per l’uso, mediante l’utilizzo di pompe di calore, dei sistemi di climatizzazione del complesso e ad integrazione del riscaldamento radiante a pavimento. L’utilizzo della copertura verde consente inoltre particolari vantaggi e specificatamente: Regimazione idrica In conseguenza alla sempre crescente impermeabilizzazione delle superfici, causata dall’edificazione (strade, piazze, parcheggi, edifici), l’acqua piovana non viene più smaltita attraverso un processo naturale di filtrazione e alimentazione delle falde, ma viene rapidamente convogliata nei sistemi artificiali di smaltimento con evidenti ripercussioni sull’equilibrio idrico. Il verde pensile, grazie all’elevata capacità di accumulare,trattenere e restituire in percentuale ridotta l’acqua all’ambiente, fornisce un utile contributo alla regimazione idrica globale. I benefici derivano dallo sgravio del carico idraulico sulla rete di smaltimento e dalla maggiore evapotraspirazione del sistema pensile-vegetazione. Riduzione della diffusione sonora Miglioramento del clima Il verde pensile ricrea ambienti di vita Isolamento termico aggiuntivo 4. IMPOSTAZIONE ARCHITETTONICA GENERALE La distribuzione degli spazi L’ingresso costituisce la prima azione caratterizzante. Al piano terra, accessibile dalla Piazza, si apre su uno spazio a doppia altezza con la reception/ info point, ed il blocco dei collegamenti verticali, scala ed ascensore. Un ampio percorso,illuminato zenitalmente, che si sviluppa lungo il lato adiacente il fabbricato del municipio consente di raggiungere l’ingresso dello stesso su lato nord ovest, creando di fatto il collegamento tra i due fabbricati principali. Tale impostazione planimetrica potrebbe eventualmente consentire, dalla stessa nuova hall, l’ingresso al centro visitatori del Parco Nazionale del Gran Paradiso ( con modeste modifiche dell’attuale percorso museale) svincolando, nel contempo, l’attuale accesso del centro e dedicando l’uso dello stesso esclusivamente a scuole e municipio. L’attuale ingresso ovest del Municipio, ad oggi defilato e di difficile individuazione , sarebbe destinato ad uso secondario e via di esodo. Si verrebbero dunque a concentrare sulla Piazza tutti gli ingressi principali delle funzioni pubbliche di Valsavarenche. Attraverso i collegamenti verticali si giunge al piano primo. Si prevede di modificare l’ingresso al Museo della Montagna approfittando della passerella di collegamento vetrata prospiciente la piazza. Tale elemento funzionale consente inoltre di riqualificare e raccordare al municipio il fronte nord dello stesso fabbricato mediante una quinta esterna in ferro, legno e vetro. Tale quinta visiva, scenicamente illuminata, costituisce elemento di riconoscibilità e segno territoriale di riferimento per i servizi che la nuova struttura offrirà alla comunità di Valsavarenche. La hall di ingresso,nella quale si possono ritrovare i servizi igienici accessibili ed un piccolo guardaroba, costituisce filtro alla vera sala polivalente posta sul lato sud-ovest. La sala, di forma sostanzialmente regolare, illuminata in copertura da alcuni lucernari e dotata di ampie finestrature sul lato sud costituenti vie di esodo e punti focali sulla Valle, ha una superficie di circa 160 mq. ed una capienza potenziale di 100-120 sedute è inoltre collegata con l’esterno attraverso una ampia zona porticata coperta ed in diretto collegamento con l’area verde attrezzata. Dal corridoio distributivo si raggiunge la bouvette- caffetteria; concepita come uno spazio continuo tra interno ed esterno, che può dilatarsi nei giorni di sole verso l’esterno in una piccola corte pavimentata ed arricchita di un piccolo albero, costituisce una sorta di asse visivo dall’ingresso. Vicino alla caffetteria, e ad essa collegata, si trova una piccola ma funzionale cucina completa di spogliatoio e servizio igienico per il personale ed un magazzino derrate con accessi indipendenti esterni. Sul lato ovest , alle spalle della sala polivalente, si propone uno spazio a deposito funzionale alla sala e collegato esternamente con un portone alla corte esterna. Il giardino esterno: L’uso del tetto-verde ci consente di creare uno spazio usufruibile in particolare dai bambini delle scuole poste a piano primo. I bambini hanno con lo spazio un legame emotivo e affettivo più intenso rispetto agli adulti; possiedono forti doti di sensibilità vivendo gli oggetti e i luoghi con tutto il corpo, attribuendo un senso agli odori, ai suoni, agli stimoli visivi. Il terrazzo-giardino a copertura degli spazi polifunzionali dell’edificio è dedicato ai sensi. Pavimentazioni e panche di legno, inserti di gomma, per apprendere le caratteristiche fisiognomiche dei materiali, eventuali vasche riempite di foglie secche, rametti, sabbia, vasche con piante autoctone che possono diventare occasione didattica. Si realizza un naturale e complanare ampliamento alle aule esistenti , dove poter godere del paesaggio e percepire il mutare delle stagioni, un luogo dove piantare i fiori o costruire un pupazzo di neve. Esternamente a piano terra si prevede di sistemare a giardino la restante parte di area di intervento.
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    Project details
    • Year 2009
    • Status Competition works
    • Type Town Halls / multi-purpose civic centres
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