Politeama Nazionale Pistoia | Linda Bacci

Pistoia / Italy / 2008

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STORIA L’ex Teatro Politeama, che si trovava nel centro della città di Pistoia, a pochi passi da Piazza del Duomo, e che venne distrutto da un incendio avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 Gennaio 1943, è protagonista di un’intensa anche se pur breve storia, che è riuscita a lasciare il segno nel cuore non solo di quei “pistoiesi” che lo hanno vissuto ma anche di coloro che ne sentono oggi raccontare la memoria. Fu il giorno 22 Luglio 1860 che venne inaugurato sotto il nome di “Arena Matteini”, in onore di colui che lo aveva fatto costruire, Vincenzo Matteini. Alla prima costruzione si presentava in legno, con il soffitto aperto a grandi vetrate, successivamente nell’anno 1875 (ad opera del figlio Leopoldo Matteini) fu ampliato e fu sostituita la struttura in legno con una in muratura, fu dotato, oltre alla platea, di un ordine di 25 palchi, fu aggiunta una grande galleria con i gradini in pietra grezza e dotato di una copertura mobile in ferro e vetro. Il teatro, il cui nome dopo queste trasformazioni era divenuto “Teatro Matteini”, aveva una capienza di circa 1500 posti; vi si recitava di giorno nell’estate e a primavera ; poca, o quasi nulla, l’attività nella stagione autunnale. Piano piano il teatro cominciò a conoscere tempi più floridi, accrescendo la quantità e la qualità degli spettacoli, sempre di carattere popolare. Dai Matteini, il teatro passò, il 14 marzo 1881, alla Società Accademica e in quell’anno iniziò la nuova gestione con il nome di “Politeama Pistoiese”, affidandone la direzione al lucchese Bandettini, esperto in materia teatrale. Dalla gestione accademica vennero apportati al teatro vari ed importanti lavori di restauro: fra questi i più notevoli furono la tettoia in lamiera e muratura e la pavimentazione della platea, che fino ad allora era su terreno sterrato e ghiaioso. Nell’anno 1920 venne acquistato dal commerciante Antonio Lavarini che ne cambiò il nome in quello di“Politeama Lavarini”.Nel 1939 fu distrutto da un incendio doloso I RESTI DEL TEATRO Attualmente resta ben poco di quello che fu il glorioso teatro Politeama. Infatti non appena si giunge di fronte a quello che fu il maestoso ingresso al teatro, in via del Can Bianco 21 e 23, nient’altro che delle splendide cancellate in ferro battuto color canna di fucile fanno presupporre che probabilmente, un tempo, dietro di esse ci fosse non solo un semplice bar, ma qualcosa di più. Al di là di esse si intravede uno spazioso e luminoso bar, dotato di ambienti interni ampi e collegati tra loro da arcate, tipologia distributiva sicuramente non conforme a quella di una struttura residenziale. Un altro indizio, memoria della sua funzione originaria, è la copertura, realizzata a volte alla fiorentina, ora totalmente tinteggiate di bianco che spiccano all’interno dello spazio grazie, non solo alla loro conformazione, ma anche al contrasto cromatico con la tinteggiatura color rosa salmone delle pareti sottostanti. Caratteristica, poi, la base d’appoggio della volta ,caratterizzata da peducci in pietra serena, lavorati e scolpiti in maniera tale da evocare capitelli di colonne classiche, motivi floreali e geometrici; di questi soltanto uno risulta essere un inserimento successivo, probabilmente risalente ai lavori di restauro e adattamento del lotto. IL RILIEVO Ciò che è rimasto del teatro è ben poco, e soprattutto della struttura architettonica del Politeama non ve ne è più alcuna traccia. Ciò che è rimasto sono alcuni resti,come la colonna e le statue, e la parte che un tempo rappresentava l’ingresso al teatro e dove attualmente si trova il Caffè Granducato, che conserva al suo esterno ancora le originali cancellate del teatro e la parte adiacente, dove si trova la tipografia Niccolai. La prima fase di analisi è stata svolta alla ricerca di documentazioni, scritte e fotografiche, e dal rilievo dell'esistente. LA RICOSTRUZIONE INDUTTIVA Attraverso un’attenta analisi della documentazione rinvenuta, delle strutture esistenti e delle testimonianze residue, flebili testimonianze del teatro, è stata portata avanti una attività di ricostruzione della planimetria e delle sezioni. L’operazione è stata tutt’altro che semplice, sia per la scarsità di documenti, sia per la presenza di ambienti modificati o totalmente rinnovati rispetto a quelli originari del teatro. Il primo passo verso la ricostruzione del teatro è stato il dimensionamento dell’area della piazza della Misericordia, attraverso la trilaterazione del suo perimetro, basandosi su di un rilievo dell’area pervenuto dall’arch. P. Bechi. Sovrapponendo poi l’area della piazza con i disegni storici, ricondotti in scala, e collegando la zona dell’atrio del teatro agli ambienti della galleria Niccolai e del Cafè Granducato, è stato tentata la ricreazione del legame tra passato e presente. Un elemento di cui non si ha certezza è la colonna restante, in quanto non si sovrappone a nessuna delle due file di cinque colonne ciascuna, come si ricava dalla descrizione della fine dell’800. L'unico intervento di ricostruzione ex novo che si discosta in modo notevole dall'originale progetto è la copertura. L’originale copertura del teatro, come menzionato nei documenti manoscritti della collezione Cappelli, era realizzata con un’intelaiatura di ferro e vetro, che permetteva l’ingresso della luce dall’alto. L’idea progettuale di base prevede la realizzazione di una doppia “calotta”, una esterna che determina la copertura vera e propria e una interna che permette invece la schermatura dalla luce solare, entrambe connesse e sostenute da una struttura portante in acciaio.“Caro nostro vecchio ed amato teatro Politeama che hai conosciuto momenti d’autentico splendore, che hai rallegrato la nostra giovinezza,che tutti i pistoiesi sperano e si augurano di poter veder risorgere,faccio voti in cuor mio perché non rimanga un sogno…un pio desiderio"
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    STORIA L’ex Teatro Politeama, che si trovava nel centro della città di Pistoia, a pochi passi da Piazza del Duomo, e che venne distrutto da un incendio avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 Gennaio 1943, è protagonista di un’intensa anche se pur breve storia, che è riuscita a lasciare il segno nel cuore non solo di quei “pistoiesi” che lo hanno vissuto ma anche di coloro che ne sentono oggi raccontare la memoria. Fu il giorno 22 Luglio 1860 che venne inaugurato sotto il nome di “Arena...

    Project details
    • Year 2008
    • Status Research/Thesis
    • Type Theatres / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Restoration of façades
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