Ostello della gioventù | Roberto Navarrini

Arquà Polesine / Italy / 2006

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Sul sedime di un antico meandro fluviale del Canal Bianco rettificato nel ‘900 sorge il nuovo edificio adibito ad ostello, finanziato con Fondi Regionali-Europei.
L’area di progetto, allargamento puntuale della fascia di verde che si sviluppa lungo tutta la via d’acqua, ospita strutture per un turismo legato allo sport, alla riabilitazione e all’ambiente scarsamente antropizzato di questo tratto del Canal Bianco.
Il nuovo edificio, ad un piano fuori terra, prende spunto dalla tipologia polesana della “boaria”, edificio basso in linea di ausilio a quello principale, e si rapporta all’ostello esistente come potenziamento delle dotazioni turistiche.
La società “Canoe Polesine”, con una gestione ormai ventennale, persegue l’obiettivo di promuovere gli sport remieri, sia turistici sia agonistici, e di svolgere attività riabilitative per portatori di handicap nel territorio polesano.
L’edificio, posto a chiusura meridionale dell’area, è caratterizzato da un portico che si sviluppa per una lunghezza di sessanta metri e diventa elemento fondamentale della progettazione. L’orientamento del fabbricato è determinato, infatti, in modo che il portico diventi il cannocchiale visivo verso il paesaggio e la Chiesa di Bosaro, facendo diventare l’architettura, la campagna veneta e il fiume elementi della composizione. Inoltre, il portico diventa filtro per il paesaggio che entra idealmente nelle stanze, attraverso le ampie vetrate.
Nell’intento di dare maggior risalto al paesaggio circostante la zona porticata è completamente bianca e le aperture, rientranti, si leggono come sequenza di tagli nello spessore del muro di chiusura, senza che si possano vedere infissi, lampade o altri elementi accessori. Lo sguardo del visitatore che cammina al riparo del portico è pertanto captato verso l’esterno, ritmato solo dalla sequenza plastica dei pilastri.
Il dettaglio metallico di connessione tra pilastro e solaio, antitesi del capitello, nega apparentemente l’appoggio alla copertura che sembra staccarsi, soprattutto di notte quando le luci inserite all’interno dell’elemento stesso si accendono.
Lo spazio pavimentato esterno si espande dal portico verso la zona a prato configurandosi come piazzetta/snodo, luogo di ritrovo e di aggregazione, con funzione di collegamento tra il fabbricato esistente e quello nuovo.
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    Sul sedime di un antico meandro fluviale del Canal Bianco rettificato nel ‘900 sorge il nuovo edificio adibito ad ostello, finanziato con Fondi Regionali-Europei.L’area di progetto, allargamento puntuale della fascia di verde che si sviluppa lungo tutta la via d’acqua, ospita strutture per un turismo legato allo sport, alla riabilitazione e all’ambiente scarsamente antropizzato di questo tratto del Canal Bianco. Il nuovo edificio, ad un piano fuori terra, prende spunto dalla tipologia polesana...

    Project details
    • Year 2006
    • Work started in 2004
    • Work finished in 2006
    • Client Amministrazione comunale
    • Status Completed works
    • Type Country houses/cottages / Tourist Facilities / Private clubs/recreation centres
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