Concorso per la sistemazione della corte interna dell’ex Ospedale Civile a Volterra
Volterra / Italy / 2003
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progetto
Francesco Taormina
collaboratore
Alessandro Ciaccio
consulenza strutture
Mario Como
consulenza illuminazione
Francesco Ciulla
geologia
Mario Rosone
La sistemazione della corte dell’ex Ospedale, con l'addizione alla testata dell'edificio bancario che ne delimita lo spazio in sostituzione di un'ala del vecchio fabbricato, offre l'opportunità di rendere significative le relazioni tra gli elementi architettonici in gioco e la scena naturale del paesaggio della Val di Cecina.
Uno scavo appena percettibile segna una piazza quadrata nella corte, per regolare i corpi di fabbrica e i loro ingressi; la rampa di accesso sale dal piano della strada dove da uno specchio d’acqua, immagine di umidità ed erosione del pavimento, emerge l’edificio che completa il nuovo volume della banca e ne trasfigura la scala di servizio in un percorso che trae spunto da talune figurazioni.
La prima di esse richiama uno spazio ipogeo etrusco con una colonna, tuscanica per essere sette volte il diametro, sorregge un soffitto a cassettoni.
La seconda figurazione riguarda la loggia a doppia altezza del livello superiore: un podio luminoso che indirizza lo sguardo sul paesaggio, mentre una calotta sospesa lo copre in corrispondenza della fonte posta in alto. Il passaggio superiore permette di accostarsi alla fonte per guardare, nella vasca di raccolta, oggetti riprodotti come espressione della lavorazione etrusca dei metalli: i bronzetti filiformi delle “ombre della sera” che, schiacciati per rifrazione, dichiarano il paradosso della loro falsificazione.
I pochi materiali da costruzione sono ricchi per forma e accostamenti: le pavimentazioni sono nella grigia pietra alberese, secondo un disegno variamente angolato; in acciottolato è il quadrato della corte interna; ricorsi e gradini sono in travertino o marmo di Trani. In calcestruzzo a vista è il nuovo edificio, con getti lisci e di un colore rosato da reperto fittile, anche per dialogare con l'adiacente edificio in mattoni. Scale, passerelle e calotta di copertura, sono in acciaio cor-ten, la cui ossidazione è un riferimento ai reperti strappati alla terra d’Etruria, mentre in rame ossidato è il rivestimento della fonte, simile al tufo ricoperto di muschio.
Francesco Taormina
collaboratore
Alessandro Ciaccio
consulenza strutture
Mario Como
consulenza illuminazione
Francesco Ciulla
geologia
Mario Rosone
La sistemazione della corte dell’ex Ospedale, con l'addizione alla testata dell'edificio bancario che ne delimita lo spazio in sostituzione di un'ala del vecchio fabbricato, offre l'opportunità di rendere significative le relazioni tra gli elementi architettonici in gioco e la scena naturale del paesaggio della Val di Cecina.
Uno scavo appena percettibile segna una piazza quadrata nella corte, per regolare i corpi di fabbrica e i loro ingressi; la rampa di accesso sale dal piano della strada dove da uno specchio d’acqua, immagine di umidità ed erosione del pavimento, emerge l’edificio che completa il nuovo volume della banca e ne trasfigura la scala di servizio in un percorso che trae spunto da talune figurazioni.
La prima di esse richiama uno spazio ipogeo etrusco con una colonna, tuscanica per essere sette volte il diametro, sorregge un soffitto a cassettoni.
La seconda figurazione riguarda la loggia a doppia altezza del livello superiore: un podio luminoso che indirizza lo sguardo sul paesaggio, mentre una calotta sospesa lo copre in corrispondenza della fonte posta in alto. Il passaggio superiore permette di accostarsi alla fonte per guardare, nella vasca di raccolta, oggetti riprodotti come espressione della lavorazione etrusca dei metalli: i bronzetti filiformi delle “ombre della sera” che, schiacciati per rifrazione, dichiarano il paradosso della loro falsificazione.
I pochi materiali da costruzione sono ricchi per forma e accostamenti: le pavimentazioni sono nella grigia pietra alberese, secondo un disegno variamente angolato; in acciottolato è il quadrato della corte interna; ricorsi e gradini sono in travertino o marmo di Trani. In calcestruzzo a vista è il nuovo edificio, con getti lisci e di un colore rosato da reperto fittile, anche per dialogare con l'adiacente edificio in mattoni. Scale, passerelle e calotta di copertura, sono in acciaio cor-ten, la cui ossidazione è un riferimento ai reperti strappati alla terra d’Etruria, mentre in rame ossidato è il rivestimento della fonte, simile al tufo ricoperto di muschio.
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progetto Francesco Taormina collaboratore Alessandro Ciaccio consulenza strutture Mario Como consulenza illuminazione Francesco Ciulla geologia Mario Rosone La sistemazione della corte dell’ex Ospedale, con l'addizione alla testata dell'edificio bancario che ne delimita lo spazio in sostituzione di un'ala del vecchio fabbricato, offre l'opportunità di rendere significative le relazioni tra gli elementi architettonici in gioco e la scena naturale del paesaggio della Val di...
- Year 2003
- Client Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A.
- Status Competition works
- Type Urban area recovery, squares and streets
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