Telecentro | Marcello Deroma

Obiettivo principale del progetto è il privilegiare la funzione urbana del nuovo centro polifunzionale con un’operazione “fuori scala” che sia rappresentativa dell’impegno dell’Amministrazione a dotare il Comune di servizi all’avanguardia, e che, in opposizione alla frammentazione del tessuto urbano circostante, ne esalti il valore di spazio pubblico, discontinuità architettonica e piazza coperta. Si è conservato il grande volume dell’ex sala cinematografica ma, aprendolo alla vista esterna, si è voluto sottolineare il nuovo ruolo urbano che lo trasforma da spazio cieco, buio, luogo ovattato dispensatore di emozioni collettive, in piazza coperta, solare che si apre all’intorno come luogo di rappresentazione delle iniziative della collettività. La proiezione dell’involucro sul fronte stradale, limitatamente alle pareti laterali e alla copertura, vuole incapsulare un “cavo urbano” che viene amplificato dall’arretramento del fronte vetrato a tutta altezza e dall’abbassamento del livello della quota di imposta del fabbricato, che risulta, in tal modo, emergere dal terreno “sospinto” verso l’alto dal volume conico del corpo scala. L’effetto di cavo urbano è accentuato dalla deformazione prospettica prodotta dai piani inclinati convergenti della piazza e della copertura che aumentando la profondità di campo allontanano il fondo scena. Il cavo della piazza è attraversato in quota da un prisma di vetro che taglia in diagonale le quinte murarie e si proietta all’esterno come corpo luminoso affacciato sul giardino della villa confinante e sulla corte interna all’edificio comunale. In quest’ultima è stato pensato un volume parzialmente interrato la cui copertura rappresenta l’estensione all’esterno della piazza inclinata. La proposta si caratterizza per una dematerializzazione della struttura che vuole rimandare all’immaterialità della infrastrutturazione informatica e alla progressiva destrutturazione di spazio e tempo nelle attività umane.