VIALE GRASSI | gabriella De Querquis

TAVOLA 1 Lecce / Italy / 2010

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Il primo passo mosso nell’affrontare il tema in oggetto è stato quello di situare i macrointerventi sull’area e le loro correlazioni. Nel tentativo di avere un approccio tettonico i pieni hanno trovato la loro naturale collocazione nell’unico spazio non completamente esposto ovvero il fronte sud della cava nella porzione ovest della stessa; i vuoti si sono naturalmente configurati come “parco della musica” in suddetta parte e “parco delle cave” nella zona est. Questa distribuzione permette di apprezzare dall’edificio il miglior fronte della parete di roccia anche nell’ottica di una riqualificazione degli ambiti ferroviari così come venendo dal centro della città si entra subito in contatto con il complesso nella sua interezza; per soddisfare il desiderio di far dialogare l’intera operazione è stata prevista la perforazione del diaframma di roccia che divide le due zone ed il posizionamento di un terzo fabbricato nella zona meno attrezzata per darne analoga consistenza ed abbracciare la masseria ed il ninfeo. Gli accessi principali si sono naturalmente configurati sui fronti sud degli edifici ed in ogni parco tematico; sono successivamente stati pensati accessi minori sparsi per migliorarne la fruizione. Avendo immaginato tre edifici distinti, oltre alla quota strada come elemento di unione, ne è stato previsto uno autonomo ad una quota inferiore. Avendo fuso fra di loro gli spazi, gli accessi principali sono in grado di diventare già spazi di sosta ed essere allestiti come fossero delle cavee e la grande longitudinalità della continua fascia centrale ben si presta a divenire un unico percorso attrezzato con zone di giardino ai suoi margini; la parte centrale di questo elemento rappresenta la piazza in quota cava degli edifici ed in comunicazione con l’accesso principale. Il maggiore degli elementi costruiti ospita su più livelli l’auditorium maggiore e tutte le sue pertinenze, la caffetteria ristorante, i locali commerciali, servizi igienici e spazi di servizio quali magazzini, locali tecnici, camerini, spogliatoi ed amministrazione; l’edificio adiacente, oltre all’auditorium minore con i suoi ambiti accoglie tutte le sale prova e gli stessi servizi del primo ad esclusione dell’amministrazione. Oltre il lembo di pietra si trova il terzo edificio con il suo parcheggio multipiano, lo spazio espositivo, la biblioteca con relativi servizi. Il parco musicale, oltre alla grande cavea, dispone sull’asse attrezzato di una serie di piccoli fabbricati in grado di ospitare le più svariate funzioni, dal piccolo palco al locale notturno a seconda dei diversi allestimenti. Il parco delle cave invece, è stato pensato per rispondere ad esigenze ludico-ricreative di carattere sportivo ospitando anche installazioni artistiche di varia natura ed una piccola cavea. Il percorso attrezzato, partendo dal primo parco si sviluppa fino a quello delle cave dando continuità formale e funzionale all’intero intervento. Formalmente i fabbricati sono caratterizzati dal sembrare appartenenti alla cava stessa, nella grana dei materiali, nel loro colore, nelle forme sfaccettate e nelle loro profonde spaccature; la tensione raggiunta viene ulteriormente evidenziata dall’aggetto dei prospetti nord e dai tagli delle aperture. Le forme esterne si leggono naturalmente all’interno degli edifici attraverso i disassamenti disarticolati della distribuzione la cui conformazione permette di apprezzare la geometria del corpo che la contiene. La piazza di accesso, attraverso il suo sistema di scale, degrada fino all’asse attrezzato avvolgendo gli edifici ed insinuandosi fra le loro gole lasciandoli scoperti nella parte inferiore; solo uno di essi rappresenta una vera emergenza dalla quota stradale lasciando agli altri la diretta provenienza dalla terra. Le rampe-cavee seguono in materiali e forme le linee generali degli edifici. L’asse attrezzato si presenta come una lunga fascia longitudinale, fortemente ritmata con piccoli ma sensibili slittamenti trasversali che dissolvono il percorso nel parco delle cave; le parti a giardino lo lambiscono dandogli forte contrasto. Per la pavimentazione è stata prevista una breccia locale di granulometria variabile per dare appena una stonalizzazione globale. La parte a sud dell’asse è trattata a verde mentre quella a nord è indubbiamente più secca e naturale; proprio l’aspetto desertico di questo ambito caratterizza anche l’intero parco delle cave. Il paesaggio di fronte alla città della musica è allestito con i già citati chioschi polifunzionali, dall’aspetto tecnologico e dalle linee rette e perpendicolari; la piccola struttura può restare aperta ed ospitare manifestazioni musicali o essere tamponata e diventare un locale vero e proprio. Le torri di connessione verticale seguono la natura hi tech dei palchi guadagnando però parti in pietra e schermi diventando così, per dotazione e forma, un forte segno nell’intervento. Oltre il diaframma di roccia, la natura produttiva del sito viene citata dalla presenza di elementi di archeologia industriale imitati anche dagli allestimenti sportivi in forma e consistenza di rovina. Sebbene le installazioni artistiche siano molteplici e variabili ne sono state previste in questa sede alcune di natura estremamente drammatica in grado di rappresentare realisticamente il concetto intrinseco di cava ed il suo stato di abbandono. Sulla sostenibilità Posta la consapevolezza della soggettività delle questioni formali e morfologiche, acquisiscono importanza fondamentale i fattori programmatici delle diverse fasi, scale ed ambiti; tali aspetti hanno naturale sbocco nel fattore della sostenibilità dell’intervento, sostenibilità economica, sociale ed ambientale. I primi due vengono sviluppati e lavorano in sovrapposizione sincronizzata mentre il terzo segue processi diversi. Sostenibilità economica e sociale (combinazione interscalare ed intertipologica situata) Il concetto alla base della macro e mesoscala dell’intervento è l’incrocio di sistemi verticali ed orizzontali; il sistema orizzontale divide in maniera tipologica la consistenza degli spazi e le loro funzioni mentre quello verticale vi interseca le fasce di uso; il movimento nel tempo di tale meccanismo assume una forma sinusoidale. Le combinazioni di tutti gli elementi sono pressoché illimitate scaturendo nella grande flessibilità del complesso. Sostenibilità economica (sistema orizzontale) La dimensione dell’operazione rappresenta indubbiamente un grande onere ma un uso strategico ed integrato può, almeno in parte, ammortizzarlo. Strategico per la flessibilità che permette di ospitare una grande varietà di dimensioni e tipologie di eventi ed integrato per la possibilità di coinvolgere diversi soggetti. A titolo esemplicativo lo spazio maggiore può accogliere grandi eventi musicali contemporanei tutto l’anno alternandoli a musica classica o lirica ed a rappresentazioni teatrali. Nelle stagioni di maggior affluenza turistica possono essere sfruttati i generi di maggiore attrazione così come i soggetti pubblici possono essere integrati da quelli privati (convegni ed eventi in genere); negli spazi medi e piccoli possono essere organizzate iniziative per amatori così come possono essere utilizzate come sale di prova, registrazione o didattica musicale. Restano indubbiamente valide tutte le attività commerciali e di ristorazione. Esternamente il semplice parco può trasformarsi fino ad ospitare immensi eventi estivi (tipo notte della taranta) ma le singole strutture possono passare dalla funzione di gazebo per piccole o spontanee iniziative alla funzione di locale all’aperto o addirittura prestarsi a fini fieristici privati. Il parco delle cave assieme all’area espositiva del parco della musica potrebbero essere un valido strumento per i curatori di mostre d’arte e galleristi locali. Sostenibilità sociale (sistema verticale) Gli interventi dovrebbero sempre raggiungere gli utenti con prossimità, quotidianità e partecipazione. Il parco della musica non si caratterizza come un monumento o come un servizio unicamente a scala urbana; fermo restando i grandi eventi appena citati che per prossimità darebbero comunque vita ad una serie di indubbi vantaggi a livello locale, è proprio la scala inferiore a modificare la qualità della vita sociale della popolazione residente. L’abitante potrà letteralmente appropriarsi del complesso, viverlo, modificarlo; potrà aggregarsi per suonare nei gazebo, sostare nelle cavee, praticare attività sportive all’aperto, partecipare alle attività artistiche così come alla didattica musicale. Sostenibilità ambientale Volendo dividere per ambiti i concetti di sostenibilità ambientale possiamo semplificarli della necessità di costruire con sostenibilità pregressa, in atto e ventura; a sua volta l’ambito attuale è composta da quello acquisito e quello risparmiato. Sostenibilità pregressa Nello scegliere le più adeguate tecniche costruttive per il progetto in analisi l’attenzione si è rivolta a quelli che avessero anche la minor energia intrinseca possibile. In una trattazione tutt’altro che esaustiva possiamo comunque citare l’eco cemento per le strutture portanti; tale materiale sostituisce almeno del 50% i componenti principali di questa tecnica costruttiva con ceneri da inceneritore urbano o altri rifiuti, ottenendo un calcestruzzo di normale impiego da cemento portland e totalmente riciclabile. Per le partizioni interne fisse si è pensato al laterogesso che vede nell’argilla ancora scelta migliore e per quelle mobili ai pannelli di truciolato di legno esenti da formaldeide e collanti tossici; per le finiture interne è previsto l’uso di intonaci minerali con calce aerea come coesivo o intonaci di gesso naturale verniciati a bianco di calce ove possibile, vernici al silicato, colori alla caseina, colori all'uovo, colori a tempera, dispersioni senza solventi chimici, con resine naturali, cere e olii naturali. Fra i rivestimenti interni è presente maggiormente il parquet industriale in rovere europeo ricavato da scarti della lavorazione di provenienza certificata FSC posato con collanti e vernici senza solventi; gli spazi tecnici ed i servizi potrebbero essere rivestiti in ceramica se non in gomma naturale. Per l’isolamento termico ed acustico è imprescindibile il sughero naturale in lastre proveniente querce coltivate. Esternamente gli edifici sono rivestiti in lastre di pietra artificiale ricomposta da materiale naturale ed autoctono di recupero. Sostenibilità in atto Date le numerose risorse rigenerabili, naturali ed esterne è di fondamentale importanza l’accumulo di loro parte. Alla non elevata piovosità della regione è di aiuto il recupero idrico tramite un sistema di captazione delle precipitazioni meteoriche tramite scorrimento superficiale controllato, percolazione nel terreno, drenaggio, incanalamento, filtraggio ed immagazzinamento sotterraneo e distribuzione tramite pompaggio. Il grande soleggiamento favorisce la produzione di energia elettrica grazie all’installazione delle “glass solar cells” nelle superfici vetrate, moduli fotovoltaici vetro-vetro con inserimento di film sottile di silicio amorfo per l’ottenimento di uno schermo trasparente e selettivo nei confronti di calore e raggi UV. Localmente possono essere inseriti moduli fotovoltaici integrati ai frangisole dei chioschi e data l’altezza, sistemi minieolici sugli organismi verticali di risalita. La sostenibilità in atto è possibile anche grazie al risparmio di fonti approvvigionate e non. Durante le ore diurne, gli ambienti provvisti di aperture sono illuminati da luce naturale diretta attraverso vetri basso emissivi con rivestimento selettivo mentre quelli chiusi vengono raggiunti da luce naturale indiretta grazie all’uso di tunnel solari. Nelle ore notturne l’illuminazione sarà affidata a corpi illuminanti a led normali o di potenza a seconda delle necessità. Per la climatizzazione, al fianco dei sistemi tradizionali, sono stati pensati sistemi omeostatici estivi ed invernali. Nei mesi freddi verrebbero usate le serre come collettori solari, l’energia solare immagazzinata dalle masse presenti e distribuita dal sistema di ventilazione mentre in quelli caldi l’utilizzo di camini solari integrati in assenza di vento permetterebbe la creazione di un flusso di aria raffrescata nel sottosuolo dell’edificio dove sono presenti i sistemi di accumulo delle precipitazioni meteoriche. Sostenibilità ventura La scelta consapevole di materiali riciclabili abbinata ad un buon piano di manutenzione e ad una onesta politica di smaltimento garantirebbe agevolmente la sostenibilità ambientale del opera nel tempo.
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    Il primo passo mosso nell’affrontare il tema in oggetto è stato quello di situare i macrointerventi sull’area e le loro correlazioni. Nel tentativo di avere un approccio tettonico i pieni hanno trovato la loro naturale collocazione nell’unico spazio non completamente esposto ovvero il fronte sud della cava nella porzione ovest della stessa; i vuoti si sono naturalmente configurati come “parco della musica” in suddetta parte e “parco delle cave” nella zona est. Questa distribuzione permette di...

    Project details
    • Year 2010
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Parking facilities / Concert Halls / Theme Parks, Zoos
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