IL PROGETTO DEL POMARIO - Il Giardino dei Frutti antichi

PROPOSTA PRELIMINARE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO E DELLE PERTINENZE DI PALAZZO VERTEMATE-FRANCHI Prosto / Italy / 2011

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Dalla Globalità dell’insieme e dalle analisi precedentemente svolte si sviluppa la volontà di procedere preliminarmente per zone omogenee con una proposizione d’intenti riferita ad una delle aree funzionali del comparto storico e più precisamente all’area denominata il Giardino dei Frutti (il Pomario). Per questo comparto si conferma la destinazione d’uso a frutteto per una zona ben delimitata nella parte centrale che richiede un intervento di valorizzazione (nuova impostazione con regole precise – piantagione di essenze da frutto antiche) e una manutenzione straordinaria dell’intera area ivi comprese le pertinenze edificate pre-esistenti. Questo modo di procedere, per zone omogenee, permetterebbe di alleggerire il carico dell’intervento ottenendo la riduzione del gravame economico derivante dalla spesa d’intervento . La proposta di Progetto per questo comparto tiene conto della componente di sudditanza che il pomario mantiene nei riguardi del giardino formale. Quest’ultimo giardino infatti si collega direttamente col giardino dei frutti ma si sviluppa ad un livello superiore in diretto contatto con il fabbricato. Questa caratteristica gli attribuisce la prerogativa di dominanza. Il carattere geometrico, tipico del giardino all’italiana, diventa il preludio del disegno compositivo del pomario. Individuato l’asse prospettico che coincide con il vialetto che porta all’esedra (fontana di Ercole) si organizza un disegno schematico a maglia modulare da entrambi i lati dello stesso. Il Modulo così dimensionato (5 x 5) m. servirà, per la parte centrale del Pomario, al posizionamento della collezione di alberi da frutto antichi, dall’altra a delimitare in modo chiaro ma meno evidente le ulteriori due zone con caratteristiche e funzioni diverse (area servizi e area manifestazioni). La composizione spaziale del Pomario risulta così in sub-ordine all’assetto compositivo del Giardino formale dal quale però ricava l’impostazione geometrica orizzontale necessaria ad organizzare i diversi ambiti di questo specifico comparto. Nell’area Servizi, così denominata per l’esistenza di due corpi di fabbrica, una serra e un piccolo edificio accessorio entrambi addossati al muro di cinta, la riquadratura orizzontale imposta lo sviluppo di una pergola dimensionata su un multiplo del modulo base (4 moduli in totale). Il manufatto organizza l’ombreggiatura di una sosta all’aperto legata al concetto trasformatore che prevede la realizzazione di un bar all’interno della serra, di una cucina all’interno del piccolo rustico e di una copertura vetrata per la sosta protetta. Il recupero di questi volumi preesistenti (consolidamento delle murature, pavimentazioni e realizzazioni impiantistiche adeguate) è improntato sul concetto della massima semplicità e leggerezza (tutte le coperture sono previste in vetro su intelaiatura di ferro) nel pieno rispetto dei luoghi e della storia ma naturalmente con una concezione modernista e utilitaristica che soddisfi le esigenze di una piccola ristorazione durante gli avvenimenti che potrebbero spaziare tra manifestazioni espositive, concertistiche e di ricorrenza varia. Nell’area Manifestazioni (garof) la ripresa degli allineamenti orizzontali modulari riguarda da un lato l’inserimento di un palco (smontabile) e delle relative zone di seduta, dall’altro la diposizione delle unità espositive che si configureranno come sottomoduli (gazebi) del modulo principale. Le piante da frutto verranno scelte secondo una logica che deriverà da un’attenta ricerca storica che tenderà a creare una collezione di “frutti antichi” di particolare curiosità botanica e naturalmente adatti alle condizioni climatiche, pedologiche di questo specifico luogo (sito). Al contempo, per quanto attiene l’aspetto vegetazionale, oltre alla piantagione di nuove alberature da frutto si valuterà anche la possibilità, usufruendo degli spazi in prossimità dei muri di cinta, di organizzare collezioni di piccoli frutti da allevare a spalliera e oltre ai frutti, prendendo spunto dalle rose che accompagnano sui lati il camminamento, anche di una collezione di rose botaniche rampicanti (divaganti) antiche. I primi posizionati sul muro che collega il giardino formale alla serra, le seconde distribuite sul muro posto a fronte del giardino formale, ai lati dell’esedra. L’area del Giardino dei frutti, così suddivisa, si avvantaggerà di una distribuzione organica e razionale all’interno della quale le diverse funzioni troveranno l’ordine e la giusta dimensione per esplicitarsi nel migliore dei modi. La riqualificazione di questo ambito risulterà decisa ma non invasiva, tutto verrà realizzato nel pieno rispetto delle tradizioni storiche del luogo adottando al contempo un atteggiamento di approccio lineare e minimalista, senza eccessi e forzature. Questo intervento, enfatizzando il fascino del sito, servirà a creare i presupposti utili ad incentivarne l’accesso. L’aumento della potenzialità ricettiva che si realizzerà con lo studio e la concretizzazione di nuove proposte espositive e manifestazioni concertistiche, permetterà una utilizzazione migliore e più consapevole (eco-compatibile) di un luogo di grande interesse e attrattiva dalle grandi potenzialità restituendo ad esso la giusta importanza (l’importanza di un tempo).
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    Project details
    • Year 2011
    • Status Unrealised proposals
    • Type Parks, Public Gardens / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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