Spazi espositivi Florim | Luigi Romanelli

Un impianto architettonico “semplice” che vuole servire da contenitore per i vari marchi del gruppo industriale Florim. Si parla di una grossa scatola foderata da una griglia in lamiera stirata in alluminio anodizzato usata per trasformare l’edificio in una non architettura, collegata all’edificio direzionale esistente da un grande ponte. Il tema della “non architettura” si giustifica nell’intento progettuale di non entrare in competizione con l’edificio esistente, ma di esserne solo al servizio. Questa pelle in allumino alloggerà nella sua intercapedine strutturale un impianto di illuminazione per garantire effetti scenografici. Virando la colorazione dell’edificio, grazie alla riflessione dell’alluminio, si otterranno effetti diversi in funzione degli eventi commerciali dell’azienda. All’interno otto grandi aree espositive di circa 500 metri quadri saranno destinate ai singoli marchi del gruppo e unite, quattro per piano, da un lungo corridoio e cinque monolitiche scale. Fulcro di tutto l’impianto è la zona centrale in doppia altezza destinata a grandi eventi e collegata in maniera prioritaria alla palazzina uffici esistente. Anche i materiali utilizzati all’interno saranno umilmente non protagonisti della stessa architettura per poter meglio enfatizzare le varie produzioni ceramiche. Il progetto è rigidamente legato ad un modulo strutturale 30-60-120 che esalterà l’intero tessuto esterno a griglia romboidale di 20 centimetri senza lasciare al caso la modularità del rivestimento stesso. Due grandi patii vetrati porteranno luce, aria e verde agli spazi espositivi.