ENERGY BOX | PIERLUIGI BONOMO

ricostruire è rigenerare L’Aquila / Italy / 2013

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La figura mitologica della Fenice è nota per il fatto di risorgere dalle proprie ceneri e raffigura il simbolo della rinascita e della rigenerazione. Energy Box nasce da questo mito: un piccolo germoglio alla ricerca di un riscatto da un profondo dolore. L’edificio è localizzato in una frazione dell’Aquila, all’interno di un’area che introduce verso la valle dell’Aterno. Sorto sul sedime del preesistente casolare in muratura di pietrame, irrimediabilmente lesionato dal sisma del 06.04.2009 e poi demolito, il nuovo edificio si propone come realizzazione significativa non solo dal punto di vista ecologico e tecnologico, ma anche come manifesto di una poetica insediativa e architettonica incentrata sulle potenzialità del progetto contemporaneo nella ricostruzione delle periferie. I muri in pietra preservati a terra mediano il passaggio corporeo e semantico fra la “pesante” e indelebile memoria e l’aspirazione a un futuro migliore, che si materializza nella leggerezza del “nuovo” edificio, distinguibile dai connotati linguistici, materici e tecnologici odierni, dalle forme semplici e dal basso impatto ambientale. L’organismo edilizio, di fronte al difficile contesto di intervento, cerca di emergere attraverso una sintesi fra architettura, sicurezza, tecnologia e luogo, ponendo fra i principali obiettivi quelli della sicurezza sismica e dell’elevatissima efficienza energetica. L’integrazione fra scelte morfo-tipologiche, materiche, tecnologico-costruttive e strategie bioclimatiche passive (involucro edilizio progettato secondo gli standard di casa passiva in area mediterranea) e attive (impianto di VMC con sonda geotermica, pompa di calore per ACS con solare termico, impianto fotovoltaico integrato in facciata e in copertura…), permette di concepire un’architettura in grado di rispondere “senza danni” al sisma e di ridurre il fabbisogno energetico di oltre 15 volte rispetto ai limiti di legge per un nuovo edificio. Seguendo il modello europeo del Nearly-Zero Energy Building, l’edificio è il primo nella Regione certificato Casaclima Gold con un fabbisogno per il riscaldamento di 6,6 kWh/m2anno alimentato da fonti energetiche rinnovabili. L’impiego di materiali a basso impatto e l’uso di tecniche costruttive prevalentemente “a secco”, consentono di ridurre il carico ambientale nell’intero ciclo di vita. In termini economici si è dimostrato che è possibile raggiungere un’elevata qualità sismica ed energetico/ambientale con costi altamente competitivi. Vincitore del concorso "Il sole dopo la Tempesta" e del Primo Premio nazionale d'architettura contemporanea "Ludovico degli Uberti" 2011. Progetto finalista Premio Fondazione Renzo Piano 2013. Menzione al Premio Italiano Sostenibilità 2013-AESS Modena. Energy Box è stato anche selezionato come best-case per l'integrazione architettonica del fotovoltaico all’evento internazionale PV, Forms and Landscape a Parigi nel 2013.
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    La figura mitologica della Fenice è nota per il fatto di risorgere dalle proprie ceneri e raffigura il simbolo della rinascita e della rigenerazione. Energy Box nasce da questo mito: un piccolo germoglio alla ricerca di un riscatto da un profondo dolore. L’edificio è localizzato in una frazione dell’Aquila, all’interno di un’area che introduce verso la valle dell’Aterno. Sorto sul sedime del preesistente casolare in muratura di pietrame, irrimediabilmente lesionato dal sisma del 06.04.2009 e...

    Project details
    • Year 2013
    • Work started in 2011
    • Work finished in 2013
    • Main structure Wood
    • Client Privato
    • Contractor Ciemme, Itallegno, Ennebi, Blitz
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence
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