Tra Sacro e Profano

Concorso di Idee per la riqualificazione di Piazza Carmelitani a Torre paduli Ruffano / Italy / 2011

0
0 Love 841 Visits Published
Piazza Carmelitani è uno spazio che va oltre il limite definito dagli edifici che la circondano: è un fulcro attorno al quale orbitano la città e il territorio che la circonda, un cuore pulsante dello sviluppo di una comunità. In questo spazio hanno gravitato e tuttora gravitano la storia, l’economia, il sapere e la passione del nucleo urbano di Torrepaduli. Qui si incontrano, ancora oggi, città e campagna, sacro e profano, cultura aulica e credenze popolari, tradizioni e innovazioni. In questo spazio si intrecciano gli spazi religiosi e quelli civili. In esso convivono lo stare e l’attraversare. E’ spazio del commercio e delle relazioni. E’ luogo di riconoscibilità di una comunità urbana. Fulcro centro cardine della vita quotidiana. In tal senso Piazza Carmelitani è la rappresentazione di una comunità, la sintesi delle sue vicende storiche, il continuo sedimentare del suo sviluppo. Chi entra per la prima volta in questo spazio incontra la tranquilla ma continua attività degli abitanti, sotto lo sguardo attento degli anziani, preziosi custodi della storia del luogo. Il progetto, raccogliendo l’insieme delle funzioni che nel tempo si sono succedute e valorizzandone la loro integrazione, vuole rendere questo spazio sempre mutevole in ragione delle stagioni, delle diverse ore e soprattutto in funzione degli eventi che accadono al suo interno. Si è scelto di conservare i percorsi veicolari e quelli pedonali, gli spazi del parcheggio e della sosta procedendo alla sostanziale riorganizzazione degli spazi pur mantenendone le funzioni, come richiesto dall’Amministrazione. La nuova sistemazione non impone scelte ai cittadini, ma indica dei modi d’uso preferenziali; suggerisce gerarchie di spazi, senza fissarle in maniera assoluta e inequivocabile. Si è scelto di promuovere un uso “flessibile” degli spazi, per rendere possibili tutti gli usi voluti dalla cittadinanza e dall’Amministrazione per questo invaso. La piazza è così “Una” e “Mutevole”, secondo l’uso che se né fa. Si è scelto di “raccontare” la storia di questo spazio, piuttosto che di fissare delle delimitazioni fisiche. La piazza, è la piazza del sagrato delle chiese che vi si affacciano, ma è anche il luogo di arrivo delle strade che dalla campagna giungono nel paese. E ancora: questa piazza è in qualche modo la misura della storia del paese, perché ne raccoglie le stratificazioni storiche, che sono testimoniate dalle tessiture delle diverse pavimentazioni proposte. La piazza non termina lungo il perimetro segnato a terra dagli edifici che la circondano, ma si dilata oltre questo limite, attraverso stradine e corti che la mettono in relazione con il tessuto urbano e la campagna circostante. È difficile dire se sia la piazza che si propaga attraverso questi spazi secondari, o se sia proprio il territorio che attraverso di essi penetra nell’invaso. Quello che è certo è che essa è il punto più significativo di quel territorio. La piazza diviene rappresentazione, racconto e sintesi di tutto ciò che accade intorno. In questo senso la piazza è la metafora del territorio che la accoglie. A- ANALISI DEGLI SPAZI La piazza è lo spazio pubblico per eccellenza, il luogo più rappresentativo di una comunità urbana e della sua cultura. In esso si sviluppano gli eventi della vita quotidiana e quelli straordinari dei giorni di festa del paese. La piazza è il luogo di incontro di persone, cose, avvenimenti, idee. E’ luogo di interscambio di opinioni e merci. Gli elementi salienti dell’analisi effettuata che si pongono come linee di partenza per l’ideazione del progetto di sistemazione, sono stati: Lo spazio piazza come luogo di incontro di culture. L’ espansione e la nobilitazione dello spazio religioso delle due chiese: il sagrato. La comprensione degli spazi civili, strade e corti. L’interazione tra il sentire religioso e la coscienza civile La sintesi della cultura e delle culture del luogo: quella religiosa, quella economica, quella popolare. B- L’IDEA Progettualmente la sovrapposizione tra passato e presente si ottiene rivalutando tutte le preesistenze, dalle strade ai vicoli, alle corti, alle chiese e ai palazzi che su questo spazio si affacciano e che in esso vivono. L’idea portante del progetto è di far confluire nello spazio della piazza, inteso come sagrato esteso tra le due chiese che si fronteggiano, gli spazi “minori” delle corti e delle strade secondarie, realizzando un connubio di funzioni civili e religiose tali da rendere quello che a oggi si presenta come un invaso, uno spazio diverso di volta in volta. Fruibile per le diverse funzioni del quotidiano e dell’eccezionale. Durante l’analisi del luogo, ci è parso chiaro come lo spazio piazza interessasse altre parti del tessuto edilizio, anche se questi non si affacciano direttamente sull’invaso oggi rappresentante la piazza. Pertanto, si è deciso di ampliare l’area di progetto comprendendo i vuoti urbani attigui alla piazza, configurantisi come piccole corti nelle quali potrebbero nascere delle attività commerciali di nicchia in un piano di riqualificazione economica generale di Piazza Carmelitani. Il collegamento tra le due chiese nasce altrettanto spontaneamente dalla posizione che esse hanno, ponendosi alle estremità di questo asse ideale una di fronte all’altra. Si è partiti dall’ideazione di un Asse Principale di collegamento tra le due chiese che nella situazione attuale risultano scollegate e poco valorizzate a causa della viabilità stessa del paese. Su quest’asse trovano collocazione le varie attività che in questa piazza hanno luogo: il parcheggio, la sosta, la passeggiata. Una pavimentazione continua caratterizza tutto l’asse. Al centro della stessa, gli elementi di illuminazione a LED, si distribuiscono a costituire un fascio luminoso a terra collegante i due edifici. Elementi verdi costituiti da alberi di modesta statura, servono a modulare lo spazio nel quale si può posteggiare e lo spazio dove si può sedere e sostare, caratterizzato da semplici elementi di arredo. Essi creano ombra ai luoghi di sosta e nello stesso tempo scandiscono le facciate degli edifici che sulla piazza si affacciano. Sulla parte destra della piazza, all’imbocco di Via Torricella, le stesse alberature suggeriscono una linea di continuum di una possibile futura espansione del progetto sino al Museo della Civiltà Contadina, in una visione più ampia della riqualificazione del centro cittadino. L’arredo è costituito da singole sedute in ferro e legno, che ricordano nel loro design la sedia di un giardino privato portata fuori all’aperto nei momenti di convivialità pomeridiani che spesso hanno luogo nei paesi del nostro territorio. Per rafforzare questa idea, gli elementi di arredo sembrano posizionati in maniera casuale, dando vita a piccoli gruppi, piccoli assembramenti di oggetti e di persone. La creazione di Assi Secondari del progetto evidenzia strade e vicoli laterali che si affacciano sullo spazio della piazza. Si differenziano grazie all’uso di una diversa pavimentazione e interessano: Vico Carmelitani I° come strada di interscambio tra paese e campagna. Vico Carmelitani II°, Vico Carmelitani III°, Vico Carmelitani IV° che introducono a spazi privati. Una terza pavimentazione caratterizza lo spazio d’uso prevalentemente carrabile e si estende accennandosi anche negli ingressi delle strade verso il paese e il suo centro storico. Attraverso lo schema degli assi secondari si realizza un allargamento percettivo della piazza. Attraverso questi assi, l’espansione della piazza rende possibile la rivalutazione degli spazi che su di essa si affacciano e di attività che in essa confluiscono. Un piccolo solco nella pavimentazione collega gli unici due vuoti urbani attigui alla piazza. Un albero di Ulivo al centro della prospettiva della nuova piazza, verso via Castellani, si pone come fulcro della visione d’insieme e come elemento di ricordo del luogo in cui un tempo avveniva lo scambio delle olive. In tal modo il progetto ha inteso recuperare proprio quegli spazi adibiti al Sacro e al Profano che nel tempo hanno caratterizzato l’uso di questo spazio urbano.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Piazza Carmelitani è uno spazio che va oltre il limite definito dagli edifici che la circondano: è un fulcro attorno al quale orbitano la città e il territorio che la circonda, un cuore pulsante dello sviluppo di una comunità. In questo spazio hanno gravitato e tuttora gravitano la storia, l’economia, il sapere e la passione del nucleo urbano di Torrepaduli. Qui si incontrano, ancora oggi, città e campagna, sacro e profano, cultura aulica e credenze popolari, tradizioni e innovazioni. In questo...

    Project details
    • Year 2011
    • Client Comune di Ruffano
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
    Archilovers On Instagram