Edificio residenziale unifamiliare. | GIANFRANCO GHILARDI

Lecco / Italy / 1997

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Il contesto preesistente: Una piccola isola di pace, discretamente nascosta nel borgo di Acquate, ai margini della città di Lecco. L’area dell’intervento è costituita da due fabbricati che si articolano attorno ad una corte (di 120 mq) alla quale si accede percorrendo un tortuoso vicolo, visibile solo dopo aver attraversato l’androne di un fabbricato adiacente. Entrambi i fabbricati sono di piccole dimensioni. La costruzione principale, ad uso residenziale, si sviluppa prevalentemente in verticale (quattro piani fuori terra, con 55 mq di superficie coperta). La costruzione minore, un rustico accessorio alla residenza, è posta sul lato opposto della corte (un piano interrato e due piani fuori terra, con 75 mq di superficie coperta). Premessa: Quando il committente mi consultò per un parere sull’intervento era confuso e sconfortato. Ormai da un anno, aveva incaricato un collega per la ristrutturazione dei fabbricati ma il progetto era bloccato da alcuni ostacoli. Innanzitutto il progetto non poteva essere esaminato perché subordinato ad una domanda di Condono Edilizio (presentata nel 1986 e, nel 1994, ancora inevasa). Inoltre, nell’area dell’intervento, per ristrutturazioni estese a più edifici, lo strumento urbanistico prevedeva la presentazione di un Piano di Recupero, il cui iter burocratico eccedeva le possibilità del committente. L'edificio principale, abitato dal padre del committente, a causa del suo eccessivo sviluppo in verticale, non era più funzionale alle esigenze di una persona anziana e le sue dimensioni ridotte lo rendevano sufficiente per una sola unità abitativa. L’intervento sul fabbricato minore avrebbe consentito la formazione di un nuovo appartamento in grado di soddisfare i requisiti di accessibilità previsti per una persona anziana e la contiguità tra le due unità abitative avrebbe agevolato l’assistenza del genitore, senza compromettere l’indispensabile autonomia dei due nuclei familiari. L’efficacia delle trattative ha infine convinto l’amministrazione comunale della validità delle motivazioni sociali addotte e l’intervento venne agevolato concedendoci il ricorso ad una più semplice richiesta di Concessione Edilizia. Il progetto: Per evitare l’allontanamento dell'abitante originario, decisi che i lavori sarebbero stati suddivisi in due fasi. Sarebbero iniziati con la ristrutturazione del fabbricato minore (per creare la nuova abitazione). In un secondo tempo, si sarebbe proceduto alla ristrutturazione del fabbricato principale (per creare l’abitazione del committente). L’improvvisa morte del padre del committente, ha modificato le esigenze che avevano portato al progetto originario e, di conseguenza, i lavori sono stati limitati alla prima fase delle opere (quelle riguardanti il fabbricato minore). L’intervento ha comportato la ricostruzione dell’edificio, privo di significativo valore architettonico e di sufficienti garanzie strutturali. La sua esposizione (rivolta a nord) e l’impossibilità di aprire nuove finestre sui prospetti (data la contiguità con i confini di proprietà e gli edifici adiacenti), hanno suggerito l’apertura di ampi lucernari (uno sopra la zona cottura al piano terra e uno per tutto lo sviluppo del margine sud del primo piano), in grado di soddisfare i necessari requisiti d’illuminazione, ventilazione e riscontro d’aria. Per consentire una miglior distribuzione degli apporti aeroilluminanti, le pareti interne sono state limitate al minimo indispensabile (servizi igienici e camera al piano terra) e la divisoria tra bagno e camera al primo piano è stata sormontata da una vetrata, posta in prossimità della capriata di sostegno del nuovo tetto (in legno). Per lo stesso motivo, anche la nuova scala (in ferro e legno) è stata lasciata aperta sugli spazi d’abitazione. Architetto incaricato: Gianfranco Ghilardi
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    Il contesto preesistente: Una piccola isola di pace, discretamente nascosta nel borgo di Acquate, ai margini della città di Lecco. L’area dell’intervento è costituita da due fabbricati che si articolano attorno ad una corte (di 120 mq) alla quale si accede percorrendo un tortuoso vicolo, visibile solo dopo aver attraversato l’androne di un fabbricato adiacente. Entrambi i fabbricati sono di piccole dimensioni. La costruzione principale, ad uso residenziale, si sviluppa prevalentemente in...

    Project details
    • Year 1997
    • Work started in 1995
    • Work finished in 1997
    • Main structure Mixed structure
    • Client famiglia Manzoni
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Single-family residence / Interior Design
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