Rifunzionalizzazione Area ex Standa

Settimo Torinese / Italy / 2010

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Il contesto normativo Gli indirizzi dello strumento urbanistico sono quelli di trasformare l’area garantendo sistemi di connessione interni al tessuto costruito, restituendo così parte di quelle superfici alla città. Il contesto costruito L’isolato è attualmente in parte occupato da un edificio pluriplano a destinazione commerciale, composto di un piano interrato e da un piano terra (occupato fino a qualche anno fa dalla Standa), e da due piani soprastanti destinati a parcheggi. La parte verso via giannone è invece occupata da alcuni bassi fabbricati, diversamente articolati, oggi utilizzati da un’impresa edile. L’impianto esistente risulta definito ai bordi dalla cortina edilizia del centro commerciale, poco permeabile e quasi totalmente edificato. I dati quantitativi Superficie del lotto …………………………………………………………………..……………………… 4.250 mq Superficie lorda esistente ……………….…...………………………………………..……………….….…5.100 mq Volumetria esistente …………………………………………………………………..………………….…27.000 mc Rapporto di copertura esistente……………….……………………………………..………………….… 3.200 mq Spazio pubblico esistente ..………..……………….…..……………………………..…………………… - mq Superficie lorda in progetto……………….…...………………………………………..…………….….…10.000 mq Volumetria in progetto …………..…………………………………………………..…………..……….… 30.000 mc Rapporto di copertura in progetto……………….…..……………………………..………..……………… 2.650 mq Spazio pubblico in progetto …………………….……………………………………..………………….… 4.075 mq Il progetto urbano Articolare un ragionamento sul tema dei programmi di risanamento e di riqualificazione urbana, sopratutto di vasti complessi in dismissione, è oggi di cruciale importanza per diverse ordini di ragioni. Sostituire i resti, talvolta ingombranti del vecchio sistema logistico-industriale che circonda la città consolidata, con nuovi insediamenti urbani, significa preferire una strada che non aggiunge altro utilizzo del suolo e del territorio ma piuttosto una sua trasformazione positiva in termine di qualità. L’incremento delle opere infrastrutturali e servizi di livello cittadino, può avvenire quindi trasformando spazi chiusi e degradati, sottratti fino ad oggi alla cittadinanza, in ambiti qualificati, aperti e disponibili. Nella riqualificazione della città esistente non è possibile non tenere conto del fatto che si interviene su un tessuto esistente e consolidato. È quindi opportuno, utilizzare un approccio che, basandosi sulla conoscenza del contesto di intervento, consenta di intervenire su un tessuto dotato di una forte caratterizzazione che ha però perso nel tempo la propria identità di ambiente urbano. L’attenzione va rivolta in particolar modo all’esistente, agli edifici, agli spazi aperti, ai percorsi, ai tracciati viari e alle piazze, agli elementi simbolici, ipotizzando interventi che mirino ad implementare la qualità dei luoghi investiti dalle trasformazioni. Il rinnovo urbano proposto parte da obiettivi d’impianto così definiti: - Porosità, seppur connotata da una eterogeneità diffusa, la porosità suggerita dalla trama del tessuto urbano, viene ad essere riconosciuta come elemento di qualità; - Filigrana, la lettura delle trame di impianto, viene effettuata facendo diventare il contesto - già protagonista nel tracciare linee in filigrana - possibile palinsesto di un progetto che diviene processo di inclusione; - Flussi, intendere il progetto principalmente come un’opportunità di ricucitura, permettendogli di svolgere un ruolo di connessione tra i diversi brani di territorio; - Connessione, cercare quelle forme di collaborazione all’uso dello spazio che possano far emergere un lavoro sinergico tra i diversi luoghi caratterizzanti la scena urbana; - Il vuoto al centro, considerare la centralità dello spazio urbano, lavorare soprattutto sugli spazi non costruiti, introducendo nuova qualità nei tessuti edilizi. - Interazione, per quanto attiene i luoghi urbani, la difficoltà è definire a priori le regole efficaci per la loro costruzione, perché la loro qualità dipende da fattori non sempre prevedibili; il suo gradiente di qualità potrà aumentare quando le “attività necessarie” saranno in grado di interagire con “attività volontarie” generate dalla capacità espressa da quel particolare luogo di essere attraente, ospitale e di favorire comportamenti non previsti; - Occupazione a terra, si sono volute evidenziare aree che, occupando le porzioni suggerite dagli allineamenti, potessero indicare delle isole polarizzanti all’interno di uno spazio a dominanza pubblica. Il progetto architettonico La definizione delle masse architettoniche segue le linee guida urbane precedentemente individuate. Requisito necessario all’ottenimento dell’ auspicato rinnovo dell’area, sia da parte degli operatori che dell’amministrazione pubblica, è lo spazio urbano. Lo spazio pubblico in progetto è declinato come un luogo a diverse velocità e livelli; un luogo che è unitario ma anche riconoscibile come sommatoria di ambienti a gradiente d’uso differente. Il disegno più che rappresentare, in questo caso, vuole suggerire e stimolare, con la sua conformazione finale, possibilità d’uso. Lo spazio connettivo si compone di una piazza bassa a livello della viabilità pubblica e un parco sopraelevato posto sopra la piastra commerciale. L’accesso a tale parco è garantito da due collegamenti verticali attestati su via garibaldi e via giannone, in maniera tale da permettere l’attraversamento in quota dell’isolato, collegando così la nuova piazza campidoglio con il centro città. Il programma funzionale prevede la realizzazione di tre torri residenziali di 15, 13 e 11 piani, una piastra misto commerciale/terziario e due livelli di interrato. PROMOTORI Società Lo Smeraldo S.r.L. GRUPPO DI PROGETTAZIONE Progetto architettonico: adstudio [www.adstudio.to.it] Arch. Angelo DELLI GATTI (CAPOGRUPPO) Arch. Maurizio GONTIER con: Arch. Massimo CAMASSO (Torino) Progetto strutturale: Singeco S.r.L. (Torino) Progetto energetico: Onleco S.r.L. (Torino) Progetto impiantistico: Proeco S.s. (Torino)
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    Il contesto normativo Gli indirizzi dello strumento urbanistico sono quelli di trasformare l’area garantendo sistemi di connessione interni al tessuto costruito, restituendo così parte di quelle superfici alla città. Il contesto costruito L’isolato è attualmente in parte occupato da un edificio pluriplano a destinazione commerciale, composto di un piano interrato e da un piano terra (occupato fino a qualche anno fa dalla Standa), e da due piani soprastanti destinati a parcheggi. La parte...

    Project details
    • Year 2010
    • Client Smeraldo S.r.L.
    • Status Current works
    • Type Tower blocks/Skyscrapers / Urban Renewal
    • Websitehttp://www.adstudio.to.it
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