Riqualificazione della piazza Ferdinando di Savoia

Peschiera del Garda / Italy / 2011

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Il progetto riguarda il centro storico di Peschiera del Garda e si basa su due aspetti intimamente legati tra loro: una rilettura dell’assetto che questa piazzaforte ha avuto nel corso dei secoli e la conservazione/valorizzazione del patrimonio architettonico che è giunto fino a noi. In particolare l’ampia Piazza Ferdinando di Savoia che oggi assolve alla funzione di parcheggio dovrà essere organizzata senza perdere il carattere unitario di piazza cittadina col suo pregevole fondale costituito da importanti architetture. L’acqua è un altro significativo elemento che è fondamentale per la città e per la piazza stessa; pertanto si prevede di introdurre elementi di richiamo e testimonianza della vecchia darsena che ha contribuito ha modellare lo spazio che vediamo oggi. Il contesto della piazza Ferdinando di Savoia Dovendo inquadrare in poche righe il contesto in cui si inserisce il progetto è sufficiente elencare gli edifici che segnano il limite della piazza e appare chiara una successione storica che parte dai primi insediamenti romani dell’area archeologica e arriva ai giorni nostri con il nuovo albergo in corso di costruzione lungo il canale. Le altre importanti emergenze sono la chiesa di San Martino, l’edificato scaligero dove trovano luogo gli esercizi commerciali della piazza e le abitazioni ai piani superiori, la Caserma XXX Maggio, la Caserma la Rocca. A fianco dell’ex scuola in corso di radicale ristrutturazione per essere adibita ad albergo, si apre l’unico fronte che mette in comunicazione la piazza d’armi con l’acqua. Manca, nella descrizione di questo contesto, un richiamo alla darsena che ha contribuito a modellarne lo spazio. Dalla piazza la strada sale sopra ai Voltoni e attraversa il canale. Superati i Voltoni si trova uno scalone in pietra realizzato in epoca austriaca che collega con la sponda opposta alla piazza: il nostro progetto non interviene volutamente sui collegamenti verticali in questo punto per conservare lo stato di fatto dei luoghi, così come suggerisce il bando, demandando al percorso esistente – di poco più lungo – il raggiungimento della passeggiata a nord del canale. Crediamo infatti che una soluzione diversa risulterebbe una forzatura non giustificata. Criteri guida delle scelte progettuali Il segno che organizza il nuovo assetto della Piazza Ferdinando di Savoia è quello della darsena storica. Il nuovo palinsesto della piazza prevede una riorganizzazione in ambiti, con funzioni diverse, ma interconnesse tra loro capaci di spostare il baricentro del nucleo storico verso Piazza d’Armi. Questo nuovo polo attrattore innescherà un volano capace di valorizzare l’intero contesto urbano. Per raggiungere questo obiettivo il progetto vuole essere ben ancorato alla concreta realizzabilità delle soluzioni proposte e, anche se il contesto in cui tali soluzioni vengono presentate è quello di un concorso di idee, il parametro del costo di realizzazione non è mai stato tralasciato. Inoltre l’aver tenuto ben presente, fino dalle fasi iniziali del progetto, le diverse istanze formulate dal bando quali la percorrenza veicolare, i parcheggi delle auto (dei residenti, a servizio della chiesa e albergo, stagionale, ecc.), il sagrato della chiesa di San Martino, il sito archeologico, gli esercizi commerciali, ha consentito di trovare un equilibrio tra le funzioni in grado valorizzare l’insieme. Riannodando i fili della storia si ritrovano i solchi dove l’acqua scorreva per poi gettarsi nel Mincio. Questo spunto è stato all’origine della scelta di un segno che, come detto, organizza la piazza in modo da conservare intatte le sue quinte: i palazzi storici. Ad ovest si crea così una superficie in pietra, in grado di accogliere i tavolini dei bar ed i negozi, che è il proscenio del centro storico. Il disegno della nuova centralità urbana trae ispirazione dall’interpretazione del tessuto urbano. Questo spazio è scandito da specchiature in pietra di Prun che paiono la continuazione dell’edificato scaligero e sono preludio alla fitta rete di strade retrostante. Il limite del vecchio canale della darsena rimane inalterato, valorizzato come invariante storica del luogo. L’acqua torna presente grazie ad una fontana secca ed al canale entro cui scorre fino al fino a raggiungere la nuova gradonata realizzata in fregio all’acqua in prossimità dei voltoni. Si è dato continuità al percorso carrabile che si sviluppa sopra i voltoni attraverso l’uso degli elementi di porfido e dei ricorsi in pietra di Prun presenti nella piazza. Nel rispetto delle richieste del bando di gara e muovendosi dagli aspetti elencati nell’introduzione gli obiettivi del progetto sono: fare di Piazza d’Armi il nuovo baricentro ed innescare uno sviluppo complessivo del centro cittadino; conservare e valorizzare il contesto storico della piazza e degli edifici che vi si affacciano; creazione di uno spazio pedonale predominante come punto di ritrovo, passeggio, dove localizzare bar ristoranti e poter realizzare eventi pubblici; creazione di aree a parcheggio per residenti, a servizio della chiesa e dell’albergo e parcheggio controllato; mantenere ed integrare il percorso carrabile riservato agli eventi diritto, che colleghi la piazza con la viabilità comunale; dotare la chiesa di San Martino di un sagrato proporzionato sulle dimensioni della facciata; sostituire la pavimentazione in asfalto del percorso che passa sopra ai Voltoni con lo stesso porfido utilizzato nella piazza; modificare la connessione tra la piazza ed il percorso carrabile che passa sopra ai Voltoni per consentire di ampliare e valorizzare lo spazio in calcestre che si affaccia sul canale; inserire un evidente richiamo simbolico della preesistente darsena con la creazione di un piccolo canale d’acqua e l’introduzione di una fontana secca e giochi d’acqua da godere in estate; valorizzare l’importante sito archeologico senza modificare le strutture a protezione che lo accolgono introducendo un leggero percorso in quota evidenziato fin dalla pavimentazione della piazza; contenimento dei costi di realizzazione fino al limite massimo di € 1.500.000; effettiva realizzabilità tecnica delle soluzioni proposte e approfondimento del progetto pari ad un Progetto Preliminare ai sensi delle norme vigenti; rispettare la sostenibilità ambientale nelle soluzioni proposte. Descrizione del progetto Lo spazio della nuova piazza è suddiviso in due parti delimitate dal canale che idealmente si sovrappone al muro della vecchia darsena. La piazza diviene così un sistema di luoghi multispaziali che si giustappongono in un unico spazio e permettono visuali e funzioni diversificate. Le due macro funzioni rispondono alle necessità dell’Amministrazione comunale di soddisfare le esigenze dei residenti e delle attività presenti. La sistemazione degli spazi e delle funzioni garantiscono la percorrenza carrabile per l’accesso ai parcheggi riservati ai residenti, alle attività legate all’albergo e a quelle della chiesa. La piazza è percorribile da via XXX Maggio al ponte dei Voltoni. La destinazione predominante è comunque quella pedonale e le attività e le manifestazioni così come i mercatini periodici e tutte le funzioni pubbliche possono essere svolte, in particolari momenti, anche negli spazi destinati alla sosta delle auto. La pavimentazione infatti costituisce un tessuto che lega visivamente l’intera piazza e non ne impedisce la completa fruibilità. L’intera area non prevede dislivelli per i pedoni, ed i diversamente abili, mentre le auto dovranno in alcuni casi salire sul piano destinato ai pedoni. Il progetto prevede di rettificare la zona di contatto tra la discesa dal ponte e la piazza per dare maggior forza al collegamento di quast’ultima con l’acqua che attualmente appare come un ostacolo visuale. Il rapporto con l’acqua è ricreato con la riproposizione di una spina centrale dove scorre l’acqua che reinterpreta la vecchia darsena. Tale asse inizia con un bassorilievo in bronzo incastonato nella pavimentazione dov’è riprodotta la planimetria della piazza d’Armi del 1610. Il canale si conclude, sia visivamente che materialmente, con una discesa, una gradonata, che permette di godere del contatto con l’acqua del Mincio. Questa canaletta, che in alcuni punti si allarga è delimitata sia da un bordo in pietra e da un bordo in acciaio cor-ten; lungo il percorso trovano posto delle sedute in blocchi di pietra di Prun, che permettono di sostare e godere della vicinanza con l’acqua. Il canale è stato anche illuminato con sistema a LED e durante le ore serali svolgerà un importante ruolo nella scenografia complessiva. La tecnologia per il suo funzionamento è semplice, l’acqua, con una pompa, viene prelevata dal Mincio per poi ritornarvi. Per sottolineare ulteriormente il forte legame con l’acqua sono state collocate anche delle fontane secche che rappresentano un luogo di richiamo sonoro, di attrazione, di svago e di gioco. I getti possono esser fatti variare in altezza e frequenza, si possono formare “nebbie” ed altri giochi attrattivi. Queste fontane hanno minima manutenzione e permettono, in ogni momento di poter usufruire degli spazi per iniziative di varia natura. Anche per queste fontane è prevista una illuminazione a LED che potrà variare, a piacimento, in potenza e colore. L’area antistante la chiesa di San Martino è stata dotata di un ampio sagrato delimitato da sedute monolitiche in pietra di Prun. Il nuovo sagrato permette così di poter svolgere appieno le funzioni proprie dello spazio antistante la chiesa. Il sagrato viene valorizzato anche dall’area verde davanti alla chiesa che diviene, come nella Genesi, il “giardino dell’Eden” con gli alberi e il fiume, qui rappresentato dal canale d’acqua, dove furono creati gli esseri viventi. I parcheggi sono stati collocati lungo la viabilità prevista per l’accesso alla piazza. Complessivamente sono stati collocati 60 posti auto di cui 28 per residenti, 14 per il pubblico a servizio della chiesa, 15 per l’albergo oltre a 3 posti per scarico bagagli nei pressi dell’entrata dell’albergo stesso. Le aree a parcheggio sono separate da “fioriere” che rendono più gradevole la presenza dell’area di sosta. Queste fioriere in acciaio cor-ten hanno un altezza variabile fino a 70 cm e con il loro corredo arbustivo hanno la funzione di celare le auto in sosta. Oltre alle caratteristiche positive di durabilità e di assenza di manutenzione dell’acciaio cor-ten va aggiunto che il suo colore ben si armonizza con la vegetazione e gli altri materiali della piazza. La nuova sistemazione a verde della piazza prevede la sostituzione delle piante di Pinus pinea presenti davanti all’albergo in costruzione e davanti al carcere militare. Queste specie presentano notevoli problemi di sconnessione della pavimentazione limitrofa. Si è pertanto proceduto quindi alla sostituzione con latifoglie collocate in altri punti della piazza in numero anche maggiore rispetto a quelle abbattute. Le poche superfici a prato, assieme alle alberature, sono collocate, come una cornice, davanti al sagrato della chiesa. L’area a verde presente sul lato opposto della chiesa è stata mantenuta e potrà essere utilizzata anche per sosta e relax. La manutenzione è ridotta ai minimi termini e consiste nello sfalcio delle superfici a prato e nella gestione delle alberature che, per l’interasse con cui sono state proposte, non richiedono potature ma solo la pulizia del secco. La valorizzazione dell’area archeologica Anche se una valorizzazione dell’area archeologica dovrebbe prevedere ben altri interventi ed interessare l’attuale copertura, si è scelto di proporre un intervento minimale consci della limitatezza dei fondi disponibili. Per una migliore fruizione e valorizzazione dell’area archeologica è stata progettato, quindi, un percorso che si diparte dalla piazza, con un segno a terra in acciaio cor-ten e conduce ad una passerella sopraelevata che permette di avvicinarsi ai resti dei primi insediamenti Romani di Peschiera. Lungo il percorso saranno posizionati pannelli informativi didattici integrati nella struttura.
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    Il progetto riguarda il centro storico di Peschiera del Garda e si basa su due aspetti intimamente legati tra loro: una rilettura dell’assetto che questa piazzaforte ha avuto nel corso dei secoli e la conservazione/valorizzazione del patrimonio architettonico che è giunto fino a noi. In particolare l’ampia Piazza Ferdinando di Savoia che oggi assolve alla funzione di parcheggio dovrà essere organizzata senza perdere il carattere unitario di piazza cittadina col suo pregevole fondale costituito...

    Project details
    • Year 2011
    • Client Comune di Peschiera del Garda
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture
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