Private House

Oderzo / Italy / 2010

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L’appartamento a Oderzo si presenta come un’irregolare purezza, dalle forme anticonvenzionali. Un ampio attico ristrutturato di una casa residenziale, completamente ridefinito in un opera semplice e qualificante della vita dell’uomo. Quest’opera di architettura polisensoriale muove l’umano visitatore verso una dimensione onirica ma sicura, in cui il sogno diventa un’esperienza emozionale significativa. L’ottimizzazione di ogni spazio e la sobrietà dell’arredamento palesa la visione antropocentrica dell’opera come per lasciare spazio agli esercizi primordiali che il celere e rumoroso mondo eclissa nella mente. L’intento è propagare un’equilibrata consapevolezza della possibilità di creare dentro ogni persona una quiete razionale e unica capace di mettere da parte gli squilibri della dinamica quotidianità. Casa Bergamo è un’opera fuori dal comune dagli spazi ampi e contro ogni stereotipo. Queste caratteristiche sono visibili in ogni momento e in ogni spazio dell’appartamento. Precedente all’entrata vi è una sorta di “anti-casa” collegata direttamente con l’ascensore di servizio, a cui si può accedere tramite una porta blindata: un piccolo spazio essenzialmente arredato pregusta l’ingresso in casa, composto da un ampio specchio, il guardaroba e un grande mobile contenitore laccato bianco lucido. Attraverso una seconda porta blindata si accede al soggiorno dell’appartamento. Alla vista vi si presenta un vasto e copioso ambiente con pavimentazione in parquet di rovere che comprende soggiorno, cucina e sala da pranzo. Una costruzione anticonvenzionale dalla forma ovoidale e irregolare, vi si presenta subito agli occhi dell’umano fruitore sbalordito dall’immensità dell’opera. Questa struttura accomodata in sala presenta un foro rettangolare su cui poggia il tavolo da pranzo sorretto da una gamba in acciaio e funge anche da separè fra il soggiorno e la cucina-sala da pranzo, nivea e semplice. Il decoro è in mosaico bianco con tratti in argento che si aggrovigliano su se stessi. Un carter tv con bordo specchiato e retroilluminato poggia sulla parete di questa struttura davanti cui si trova una semplice divano angolare in tessuto grigio che levita su di una piattaforma di luci colorate. Una volta oltrepassata la porta, sulla parete alle spalle del visitatore è presente un labirinto di specchi retroilluminato con piccoli monitor che danno spazio alle più inesplicabili fantasie visive; immediatamente sottostanti, due mobili contenitori laccati in bianco lucido. Il bianco è il protagonista assoluto di questa sala che investe la volta e ogni parete, le quali sono rivestite in legno MDF laccato e ospitano una moltitudine di mobili contenitori con maniglie in acciaio inox. Sulla destra una sporgenza cela il bagno di servizio semplice ed essenziale con un articolato gioco di specchi che dà profondità al piccolo ambiente. Attiguamente, attraverso una porta a vetro scorrevole, si accede al lungo corridoio illuminato da piccoli faretti che accompagnano la fosca e intima atmosfera; alla destra di questo corridoio troviamo la camera da letto, alla sinistra altre tre porte attraverso cui è possibile accedere ad un’altra camera, ad un bagno decorato in mosaico e vetro e alla palestra. L’intimità invade anche la camera da letto composta da un letto poggiato su una struttura con testata bianca, sopra cui è stato piazzato un lungo specchio retroilluminato che percorre quasi tutta la parete; davanti al letto, una porta-finestra con accanto una grande mobile contenitore dietro cui risiede il bagno privato con doccia-bagno turco multifunzione. Il grande lavabo cilindrico che viene sospeso da una luccicante luce colorata si trova fuori dal bagno davanti un grande specchio con satinature illuminate. L’architettura simbolica ed essenziale caratterizza in modo indiscutibile questo appartamento di Oderzo, in cui purezza e semplicità si spandono nell’ambiente per catturare ogni tipo di emozione, domarla e trasformarla in un’esperienza unica e imprescindibile. La forza sensitiva che emana quest’opera porta il fruitore a scavare nei più angusti spazi del proprio essere, sognando di vivere la propria vita in un modo “altro”. “La casa di Elena e Marco Bergamo è una ‘casa opera’. Quando li incontrai per parlare di come definire gli interni della loro nuova dimora, mi esaltai, guardando i liberi spazi ancora in costruzione e fu tutto chiaro da subito nella mia mente. Ho creato per loro un luogo ospitale, più vuoto che pieno, dove pochi elementi compositivi e funzionali scandiscono lo spazio. Ho disegnato una ‘domus’ dove la luce naturale ed artificiale rappresenta la nodalità principale del progetto, insieme alle fluide geometrie che si susseguono senza soluzione di continuità. Gli estesi spazi e le misurate emergenze segniche rendono questo luogo quasi allegorico, favoriscono moti esperienziali di connessione, di condivisione, di effervescenza emotiva; si tratta di una ieratica spaziale quantità di materia immaginata, con il basico intento di qualificare la vita”. Simone Micheli
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    L’appartamento a Oderzo si presenta come un’irregolare purezza, dalle forme anticonvenzionali. Un ampio attico ristrutturato di una casa residenziale, completamente ridefinito in un opera semplice e qualificante della vita dell’uomo. Quest’opera di architettura polisensoriale muove l’umano visitatore verso una dimensione onirica ma sicura, in cui il sogno diventa un’esperienza emozionale significativa. L’ottimizzazione di ogni spazio e la sobrietà dell’arredamento palesa la visione...

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