riqualificazione area ex piscina comunale III° Premio | mario marano

III° Premio Noci / Italy / 2006

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Come un tappeto verde che si estende su tutta l’area dell’ex piscina, dalla villa comunale a monte fino alla strada a valle, a custodire e potenziare nelle sue sinuosità le funzioni primitive di quest’ambito urbano, così la nostra proposta intende rispondere all’esigenza di riqualificare e rifunzionalizzare un’area fortemente impregnata di tradizione ed al contempo proiettata verso nuove soluzioni funzionali e aggregative.
Il progetto è visto come un manufatto unitario che consenta alla collettività un insieme di funzioni e quindi di eventi diversificati, anche simultanei, che si sviluppino in un’alternanza di episodi architettonici, preesistenti e contemporanei, in costante armonia tra loro.
La sua veste è un ‘sistema naturale’ organizzato a strati, per diversi gradi di densità di costruzione:
• minore densità in superficie dove il suolo è unico protagonista con i suoi scenari fatti di prato, alberi e sedute, di trasparenti aree attrezzate a proteggere da sole e pioggia, di morbidi profili che filtrano in maniera naturale l’esterno cittadino e al tempo stesso creano nuovi punti di vista ‘ragionati’ proprio su di esso;
• maggiore densità nel volume sotterraneo, dove lo spazio si scava fra pietra, legno e vetro in un alternarsi di spazi diversamente caratterizzati, a cominciare dall’atrio luminoso in cui convergono tutti i percorsi interni e su cui si affacciano tutti gli altri ambienti: il bar, la sala delle feste, l’auditorium con il foyer e il blocco dei servizi.
Il nuovo organismo polivalente, adatto ad ospitare eventi di varia natura, traduce e tramanda la memoria dell’originaria vocazione del luogo in un ‘congegno naturale’, uno spazio flessibile capace di nuovi e molteplici momenti di aggregazione come spettacoli teatrali, concerti, feste, ricevimenti, mostre, convegni, spettacoli all’aperto etc.
Segnale di continuità con la tradizione è il recupero dell’originaria scala in pietra e dell’edificio sormontato dal trullo; da essi partono emblematicamente i percorsi privilegiati lungo il parco e verso gli ambienti interni. La scala trova nuova collocazione nell’invaso dell’ampio piazzale esterno e rappresenta ‘la porta del parco’ soprastante; l’edificio in pietra offre l’ingresso principale all’auditorium varcando, lungo via A. Gabrieli, l’apertura nella torre in acciaio e vetro nel quale questo frammento di storia locale viene conservato.
Vari episodi aggregativi trovano luogo nello stesso manufatto, rappresentati da oggetti architettonici diversificati:
• il verde profilo ondeggiante ospita episodi ludici o culturali al tempo stesso, con le sue sedute disposte lungo la pendenza e orientate sia verso lo spazio scenico coperto del padiglione della caffetteria, che verso lo specchio d’acqua posto al centro dell’area verde. Quest’ultimo in particolare è costituito da un sottilissimo strato di acqua con impianto a ricircolo, che all’occorrenza si fa defluire per diventare piattaforma/palcoscenico per rappresentazioni all’aperto.
Oltre a questa zona-sedute, ancora altri punti di aggregazione: la sosta, come punto di osservazione privilegiato sul nucleo urbano, nello spazio all’incontro fra la scala in pietra e l’agevole rampa pedonale; lo spazio giochi protetto dall’ombra degli alberi e in prossimità dello specchio d’acqua; il piccolo anfiteatro che degrada verso l’incrocio stradale, appena schermato dal traffico cittadino da una sequenza discontinua di pannelli in pietra locale. Tutto il resto: un tappeto verde in movimento che dolcemente si va a raccordare con la villa comunale esistente, ampliandone lo spazio.
• il volume nascosto al di sotto del manto erboso dà luogo invece ad altri scenari: varcato un primo ingresso a piano terra si accede in un ampio spazio rivestito di pietra chiara, pavimentato in marmo lucido e coperto da una volta ondulata con controsoffitto continuo in lamelle di bambù dettato da criteri di sostenibilità . Questo ampio spazio arredato solo da divani, si dilata nella sala feste, nel foyer dell’auditorium, nel bar e nei vari spazi espositivi.
Da qui procedendo lungo le rampe si arriva al piano ammezzato che ci conduce all’auditorium o all’edificio in pietra recuperato con l’aggiunto gruppo scale/ascensore della torre.
A precedere e preparare tutto questo vi è l’ampio piazzale esterno del piano terra, punto di snodo di tutti i percorsi all’area: la rampa pedonale di collegamento col garage interrato, la scala in pietra, la rampa pedonale di collegamento al parco soprastante e il vano scale ascensore di salita alla torre e quindi al parco ed alla villa comunale. Particolare attenzione è stata data all’abolizione delle barriere architettoniche tanto da rendere l’intero progetto privo di impedimenti per i diversamente abili.
• La Torre che rappresenta il segnale di evoluzione e di miglioramento che ci guida e ci orienta sia dall’intorno (presenza nel quartiere) che dal parco, è vista come cerniera dell’intervento che superando il salto di quota fra interno ed esterno si innalza ancora oltre, fino a contenere e custodire il preesistente edificio in pietra e poi, per altri tre piani (in accordo alle indicazione di P.R.G.), ad ospitare la caffetteria, le sale ristorante con vista su tutto il verde circostante (nuovo parco e villa comunale), ed un ultimo piano che accoglie i servizi generali, organizzativi e amministrativi.
Fin dallo studio preliminare, dalle “bozze”, abbiamo pensato ad un uso razionale di energia e materiali dove la componente bio-ecologica del progetto non si limitasse ad una mera applicazione di principi e soluzioni tecnologiche; è l’intera architettura che risulta essere permeata da considerazioni “eco” e “logiche” capaci di assicurare un generale benessere:
profilo ondulato del manto verde assicura una naturale cortina di protezione e separazione dal fronte del traffico cittadino;
massima esposizione degli ambienti a sud, dove le facciate continue in alluminio che collaborano alla stabilità dell’edificio collegandosi alla copertura mediante un sistema di barre in acciaio, vengono opportunamente schermate da brise-soleil strutturali in alluminio;
riciclo dei materiali di risulta derivanti dall’intero ciclo di lavorazione del cantiere utilizzati quale sottofondo drenante dei percorsi e delle aree di sosta;
recupero dell’intera massa di terreno proveniente dallo scavo del sistema di fondazione: circa 10.000 mc di terreno vengono impiegati per dar vita al profilo ondulato del manto verde;
recupero delle acque piovane tramite gronde, pluviali e sistemi drenanti posti al di sotto del manto erboso, che convogliate in una vasca di accumulo collocata alle spalle della scala in pietra, alimentano il sistema d’irrigazione nonché la riserva dell’impianto antincendio;
materiali tradizionali verranno usati in fase di realizzazione quali: cls armato per le strutture portanti, laterizi forati (a camera d’aria) nelle tompagnature, pietra locale bianca per i rivestimenti murali e le sedute nel parco, lamelle di bambù per le controsoffittature, tavole di legno pretrattato per il piazzale d’ingresso, per i percorsi pedonali del manto erboso e per la pavimentazione del padiglione di raccordo fra il parco e la villa comunale; sughero naturale in pannelli o granuli quale isolamento termico ed acustico di pareti e pavimenti; intonaci e pitture a base di calce;
impianti eseguiti secondo gli standard e le normative di settore; saranno eventualmente utilizzate fonti di energia alternativa, posizionate nella copertura della torre.

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    Project details
    • Year 2006
    • Client comune di Noci
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares
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