Casas das Mudas - Arts center | Paulo David Arquitecto

CALHETA, MADEIRA / Portugal / 2004

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Architect | Paulo David

Collaborators | Rodolfo Reis, Filipa Tomaz, Silvia Arriegas, Luis Spranger, Luz Ramalho, Susanne Selders, Dirk Mayer, Inês Rocha, Patrícia Faria

Associated architects for the auditorium-project | Telmo Cruz, Maximina Almeida, Pedro Soares
Collaborators | Hugo Alves, Barbara Silva, Luis Monteiro, Alexandre Batista

Stage Project | Telmo Cruz

Construction Company | Luis Marques, Concreto Plano

Coordination | Prima - ConsulGal

Structural engineering | Miguel Villar, Betar

Electricity | Fernando Sousa Pereira

Climatisation | José Galvão Teles

Waters and Sewage | Marta Azevedo, Betar

Acoustical | Fernando Palma Ruivo, Antonio Meirelles, Certiprojecto

Security | António Matias

Landscape architect | João Nunes, Proap

Signage | Atelier Paulo David

Furniture design | Paulo David and Susanne Selders

Photographer | Fernando Guerra, Sérgio Guerra (Copyright)


L'Art Centre – Casa das Mudas – dell’architetto portoghese Paulo David, è un segno nel panorama di Calheta (Madeira), strategicamente ubicato sulla cima della scogliera a picco sull'Oceano Atlantico. Calheta è un distretto, molto estenso, sulla costa ovest dell'isola di Madeira. È situata al centro del punto più profondo della valle ed è circondata da alte montagne.

L’idea di base del progetto punta sulla risistemazione della montagna e in cui l'edificio si possa comportare semplicemente come segno topografico. Il risultato finale è un grande insieme di volumi scolpiti, formati da una geometria astratta, in cui l'intervento si fonde con la natura.
La relazione tra la vecchia casa, Casa das Mudas, e i suoi dintorni, formati da terrazzamenti, tipica soluzione agricola di Madera, rivela un panorama umanizzato, che si è voluto ricreare nel progetto come “ricordo” del tradizionale panorama rurale di Madeira.

La soluzione a cui si è giunti è il livellamento della montagna, attraverso una grande complessa piattaforma in cima che si contrappone ai diversi livelli topografici. La struttura è sviluppata attraverso un asse longitudinale nord-sud e le sue estensioni seguono i limiti di costruzione topografici. Questo nucleo sepolto e scolpito conduce ad una sorta di “esperienza sotterranea”; gli spazi esterni, sottratti dal nucleo concettuale originale, sono caratterizzati dalla texture e dal colore delle pavimentazioni, che riflettono la particolare luce dell’isola.

L'accesso principale è ricavato attraverso una grande rampa che conduce ad un patio squadrato, fulcro intorno al quale, in cima, sono distribuite tutte le funzioni tra loro indipendenti, ma tutte connesse nei livelli inferiori.
Questa distribuzione funzionale frammentata, che punta ad una migliore indipendente gestione di ogni modulo all'interno del complesso edificio, lascia, però, spazio ad una più flessibile disposizione dei percorsi che attraversano le aree espositive. Queste ultime sono divise in tre sale separate su due livelli con differenti proporzioni altimetriche.

Bookshop - Questo ambiente è a diretto contatto con il patio principale, ma al tempo stesso è indipendente dall’Arts Centre; lo si trova all’inizio e alla fine del percorso espositivo.

Workshop Rooms - Queste sono fisicamente connesse alle sale-mostra, lasciando la possibilità di utilizzarle per attività interattive e pedagogiche future del Centro.

La Biblioteca - La Biblioteca è suddivisa in tre livelli aperti, sviluppati, inoltre, come “terrazzamenti”: le tradizionali stanze di lettura, i compartimenti multimediali, le stanze riservate, i depositi di libri e giornali e la stanza dei periodici sono sparse sulle varie terrazze; l'accesso al tetto costituisce la terrazza finale, “il belvedere” del Centro.

Auditorium - L'Auditorium ha 238 posti a sedere, ed è concepito per multeplici funzioni, come per la danza contemporanea, il teatro, i concerti e le conferenze, con installazioni e attrezzature adatte alla proiezione di film, video, e traduzioni simultanee. I camerini sono ubicati al livello più basso.

Ristorante - Il ristorante è in uno dei vertici del complesso, e come tutte le altre funzioni del Centro, opera autonomamente e ha accesso pubblico gratuito. Ospita 48 posti interni, più altri 48 sulla terrazza con una vista all'oceano ed sul centro di Calheta.

Servizi amministrativi - I servizi amministrativi sono nella vecchia Casa das Mudas sul piano superiore. Un accesso alla scala è stato creato per accedere al parcheggio sotterraneo e al Patio principale.

Materiali- Il Centro è stato costruito in pietra di basalto nera, per avvicinarsi e integrarsi nella natura vulcanica del paesaggio. Essendo un materiale locale e abbondante, il suo colore e la texture conferiscono all’edificio continuità con il paesaggio, valorizzando così il paesaggio e la sua natura.
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    Architect | Paulo DavidCollaborators | Rodolfo Reis, Filipa Tomaz, Silvia Arriegas, Luis Spranger, Luz Ramalho, Susanne Selders, Dirk Mayer, Inês Rocha, Patrícia Faria Associated architects for the auditorium-project | Telmo Cruz, Maximina Almeida, Pedro Soares Collaborators | Hugo Alves, Barbara Silva, Luis Monteiro, Alexandre BatistaStage Project | Telmo CruzConstruction Company | Luis Marques, Concreto PlanoCoordination | Prima - ConsulGalStructural engineering | Miguel Villar,...

    Project details
    • Year 2004
    • Work started in 2003
    • Work finished in 2004
    • Client Sociedade de Desenvolvimento da Ponta do Oeste
    • Status Completed works
    • Type Museums
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