Illuminazione Scultura di Elvino Motti - Rotonda Piazza Trieste | Claudia Giacomobello

La regia luminosa di un centro cittadino (e di tutti gli scorci principali che lo compongono) è più di una semplice necessità di illuminazione funzionale: essa dona alla città un volto nuovo ed inedito, rispetto a quello diurno conosciuto. Per questo motivo, sono necessari piani della luce che sappiano tener conto delle peculiarità delle singole situazioni, esaltando i patrimoni artistici, creando atmosfere suggestive, capaci di donare emozioni, oltre a garantire quella sicurezza di cui la luce è sempre portatrice nell’evitare i pericoli annidati nell’oscurità. La luce lavora sulle cose tangibili, sullo spazio, crea una sorta di alchimia fra le sostanze fisiche e le sensazioni umane, rendendo possibile o impossibile l’identificazione, l’appropriazione emotiva di un luogo. Progettare l’illuminazione significa, dunque, lavorare sull’effetto di un’architettura o di un’opera d’arte, sulle intensità e sulle atmosfere che verranno suggerite, sulle sensazioni di riconoscimento che si desidera generare. Sicurezza degli impianti, cura nel design degli apparecchi e differenziazione delle proposte sono gli obiettivi da perseguire, per l’ottenimento di ogni scopo prefissato dal progetto della regia luminosa.