Riqualificazione di piazza Aldo Moro e aree circos | AURELIA PACELLI

Concorso di idee_Terzo classificato in collaborazione con Ing. Massimo Centrone Arch. Costantino Surgo e MPT3 Architetti polignano a mare / Italy / 2011

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Il concept per il progetto prende vita da una suggestione, dalla visione di una superficie continua che da Piazza Aldo Moro si estende verso Piazza Garibaldi attraversandola, percorrendo il grande asse di via P. Sarnelli, fino a raggiungere l’ingresso all’Arco del Palazzo Marchesale, punto di passaggio tra il nucleo antico e il centro urbano. Il ridisegno della piazza e delle sue aree limitrofe parte dalla volontà di rivedere la viabilità esistente prevedendo l’eliminazione della circolazione nel suo intorno, al fine di valorizzare il tessuto urbano esistente. Pertanto la riqualificazione si configura come una sommatoria di scenari che si alternano a definire spazi molteplici per i diversi usi della cittadinanza. La continuità urbana è sottolineata dall’uso di un materiale unico, come la pietra chiara locale con cui si realizza la pavimentazione, articolata dalle quote altimetriche e dalle tensioni sensoriali del luogo, in corrispondenza della storica palma, dove l’eco del mare e la tipicità degli antichi quartieri ad est, generano delle deformazioni percettive. IL PROGETTO Il tema della superficie naturale mossa da tensioni sensoriali e percettive è rintracciabile nell’opera dell’artista Pino Pascali “32 mq di mare circa”, che diventa per noi similitudine concettuale nell’approccio progettuale. Infatti il passo delle alberature presenti nella piazza ha determinato il modulo base 4,50 x 7,20 per la riorganizzazione dell’intera superficie, concepita non come rigida sovrastruttura, ma come elemento di regolarità progettuale. Anche la pavimentazione si rifà all’opera di Pascali con estrema astrazione, considerando il modulo come la sommatoria di diversi trattamenti materici vedi il tono, la bocciardatura del materiale lapideo, variamente sagomato. Obiettivo principale dell’intervento è stato quello di conferire a Piazza Moro, perno della vita sociale e culturale della città, un’immagine uniforme e pulita mediante il trattamento omogeneo della pavimentazione, con basole di pietra calcarea locale, disposte secondo cordonature che riprendono il movimento longitudinale del passeggio. L’inserimento di elementi di arredo unificanti, quali panchine, sedute, corpi illuminanti verticali e dissuasori, creano un effetto di armoniosa ampiezza e di organicità complessiva. Ottenere la piazza da una strada, renderla accessibile ai veicoli in orari regolamentati e per la sola funzione di servizio alle attività presenti, riconsegna al luogo uno spazio pubblico precedentemente inesistente. L’eliminazione dell’originaria viabilità circostante la piazza, privilegia l’esclusivo transito pedonale riconsegnando agli edifici e soprattutto alle varie attività commerciali, un nuovo luogo unico e ben riconoscibile all’interno del tessuto cittadino. Per questo sono state livellate le quote stradali, eliminando il gradino dei marciapiedi e dilatando lo spazio. Sono ora gli edifici circostanti a contenere la piazza, definita dalla tensione principale in corrispondenza della palma storica, e segnata dalla fontana, un tempo presente, concepita oggi come vasca d’acqua che prende spunto dagli echi dei fermenti artistici di Pino Pascali, precisamente dai “32 mq di mare circa”. E’ composta da vasche di lamiera di ferro, in cui l'acqua muta colore svariando dal cobalto al verde smeraldo. Nelle “acque opache e dormienti o poste a riflesso di un cielo assente”, come scriveva nel 1967 Cesare Brandi, l’artista voleva “colorare il mare e tracciarvi delle immagini”, così tutte le nostre operazioni progettuali ambiscono ad evocare l’antica funzione della piazza, luogo privilegiato dei nostri antenati che qui si scambiavano i prodotti della terra e le parole. La centralità del luogo, la sovrapposizione delle funzioni, lo stretto legame al nucleo storico da cui si ha accesso e la sua unicità nel contesto urbano, denunciano che siamo in presenza del salotto cittadino dove la comunità celebra i suoi riti ed in essi si riconosce. La centralità si è spostata nella fontana, lasciando libero lo spazio centrale al fine di contenere i nuovi scenari urbani possibili e lavorando sulle aree residuali circostanti che divengono pertanto quinte architettoniche. La fontana si rivolge in modo speculare nei due sensi: quello rivolto verso il Palazzo Marchesale e il monumento ai caduti, e quello verso la seconda porta di accesso alla nuova centralità, simbolicamente rappresentata da un totem informativo. La superficie continua, ripensata per accogliere eventi di grande respiro con un’immagine e una funzionalità nuova e più fruibile, connette le esistenti direttrici dei percorsi, pedonali e veicolari, ai luoghi pubblici contigui. La direttrice principale via P. Sarnelli viene restituita al progetto come trade union tra la nuova piazza da noi progettata ed il monumento ai Caduti in Piazza Garibaldi, riposizionato su di un nuovo basamento, inserendosi con un canale luminoso nella pavimentazione. Un taglio di 10cm di profondità, protetto da una lastra di vetro anti sfondamento, in grado di illuminarsi nelle ore serali, e che dividendo i motivi delle maglie della pavimentazione in pietra locale scura, crea uno spazio dilatato della piazza bilanciato da questi due elementi che diventano punti focali allineati: la nuova piazza eventi e il monumento ai Caduti. Le altre direttrici con la stessa logica completano la relazione con gli accessi alla piazza, dando origine ad un gioco di luci che rende riconoscibile il territorio anche nelle ore serali. Lo spazio attiguo agli esercizi commerciali aumenta e si trasforma, grazie anche ai nuovi dehors proposti come cubi trasparenti. Tali tensostrutture sono caratterizzate da una struttura portante in tubolari in ferro dal diametro di 100mm, a sezione cava, con spessore di 5mm. I tubolari ancorati con diverse angolazioni, conferiscono una lettura del percorso del tutto innovativo, proponendo un’architettura leggera e caratterizzante. Le tende saranno realizzate con teli filtranti di color bianco, che fissati alla struttura portante con tiranti in acciaio inox, conferiscono all’oggetto l’immagine di gabbiani trasparenti. I teli sono lavabili e facilmente removibili assicurando una semplice e veloce manutenzione. Una maglia a passo regolare di tiranti d’acciaio saranno tesi tra tubolare-tubolare della tensostruttura e funzionerà da parapetto. Delle staffe supplementari daranno più consistenza alla struttura garantendo un adeguata resistenza al carico di folla. Lo spazio della piazza è progettato e dimensionato sia per ospitare gli eventi nelle occasioni straordinarie, sia come luogo di aggregazione e di sosta contemplativa durante il quotidiano. All’interno dell’invaso, il fruitore dello spazio noterà in primo luogo le possibili connessioni con le emergenze storiche, in particolare con il Palazzo Marchesale, Piazza Garibaldi, la Chiesa di San Giuseppe e l’antico quartiere a ridosso del centro storico (via Roma, via Cerere, via Matteotti, via Atropo).
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    Il concept per il progetto prende vita da una suggestione, dalla visione di una superficie continua che da Piazza Aldo Moro si estende verso Piazza Garibaldi attraversandola, percorrendo il grande asse di via P. Sarnelli, fino a raggiungere l’ingresso all’Arco del Palazzo Marchesale, punto di passaggio tra il nucleo antico e il centro urbano. Il ridisegno della piazza e delle sue aree limitrofe parte dalla volontà di rivedere la viabilità esistente prevedendo l’eliminazione della circolazione...

    Project details
    • Year 2011
    • Client Comune di Polignano a Mare
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Monuments
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