Riqualificazione architettonica ed ambientale della Villa Comunale di Chieti | DARIO DI LUZIO

1°Lotto Chieti / Italy / 2010

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La struttura urbana della Villa Comunale è composta dal viale che partendo dalla Trinità si snoda senza soluzione di continuità fino a viale Europa con caratteristiche prettamente stradali (pavimentazione, cordoli, andamento planimetrico, sezione trasversale). Nel primo tratto il viale giace sull’asse visivo che collega la Villa Frigery, attraverso il sistema delle fontane, con il campanile della Cattedrale da un lato e lo scenario della Maiella dall’altro. Su tale asse si impernia tutta la composizione architettonica della parte superiore dei Giardini. La fontana, pur rappresentando l’elemento prospettico di questo asse e dell’altro verso viale Europa, di fatto ne rimane strutturalmente tangente ed ignorato dalla sistemazione attuale; anzi ancor più costretto alla zona degli “archetti” dallo stesso disegno della pavimentazione. Lungo il viale troviamo alcune emergenze (palazzo ex enal, belvedere, casina dei tigli, laghetti) che con difficoltà dialogano con il viale stesso; troviamo inoltre aree di alto pregio (parco del seminario, ex ospedale militare) dove i muri di cinta sono l’unico elemento di relazione con la struttura urbana. Obiettivi dell'intervento sono: la valorizzazione di quest’asse le cui peculiarità non sono assolutamente casuali. la realizzazione di un sistema di relazioni con le emergenze architettoniche presenti nel luogo e con la struttura urbana circostante. il recupero dell’identità del luogo attraverso il ripristino e la rilettura degli spazi e degli elementi o ad un loro diverso uso. La proposizione di spunti per la riflessione e la conoscenza del territorio. IL VIALE IV NOVEMBRE Punto centrale dell'intervento è la realizzazione di un elemento architettonico che introduca una discontinuità in corrispondenza del bivio con via Paolucci capace di: rafforzare la percezione dell’asse di Villa Frigery quale elemento fondamentale dell’architettura del luogo mediante il prolungamento della cordolatura parallela ad esso, funzionale anche ad un naturale rallentamento della percorrenza veicolare costituire l’elemento d’ingresso alla Villa Comunale con una diversa geometria delle aiole pur conservando l’alberatura esistente creando una forma ellittica sul cui centro, in asse con il marciapiede, collocare un’opera scultorea costruire il luogo di relazione per un ipotesi di collegamento con il Parco del Seminario E' stato realizzato inoltre l’arretramento delle sedute poste lungo il ciglio stradale portandole a ridosso del muro in modo tale da creare, insieme al disegno della pavimentazione che tiene conto degli effetti prospettici del marciapiede, spazi privilegiati per la sosta e la conversazione. LA PIAZZA DELLE “MATTONELLE ROSSE” Lo spazio delle ex “mattonelle rosse” è reso complanare con la naturale livelletta del Viale, integrandosi ad esso, e raccordato con una gradinata in progressione ai terrazzi di copertura degli edifici dell’ex GIL. L’aiola ovale si estende sulla piazza per mezzo di linee che collimano le alberature circostanti configurando la connessione con l’area circostante. La pavimentazione in pietra grigia è scandita da fasce di cemento lavato disposti al ritmo delle alberature; le alberature, elemento dominante nella scena della Villa comunale, diventano il filo condutture della composizione progettuale. Anche la pavimentazione dei terrazzi, prima costituita da piastrelle ceramiche, è realizzata con cemento ad effetto lavato; tale pavimentazione si integra, ora linearmente, ora distorcendosi, fino al limite opposto della Piazza. Questa soluzione restituisce la fruizione dell’intero spazio per l’attività ludica, di svago, di intrattenimento e di semplice godimento del luogo. I terrazzi non sono più isolate appendici ma si innestano nella composizione rafforzandone il carattere. La gradinata, assolta la sua funzione di raccordo, torna a rappresentare un punto di aggregazione di giovani che per decenni hanno usufruito degli scalini come improvvisate sedute; IL VIALE Di carattere esclusivamente pedonale, assume il ruolo di connessione con l’espansione urbana della prima metà del Novecento di Viale Europa. Il Viale, adiacente al muro di cinta del complesso dell’Ospedale Militare (ex convento di S.Andrea), è incorniciato da filari di tigli alternati alle sedute in cemento. Anche qui il punto focale è rappresentato dalla Fontana che si staglia sullo sfondo della vegetazione della Villa e del colle del Seminario (ex Villa Nolli) La pavimentazione realizzata é caratterizzata da un ordito regolare di lastre di pietra sul quale è impostato un delicato disegno che si sviluppa lungo l’asse del viale stesso a sottolinearne la convergenza verso la fontana monumentale. Un disegno dal gusto vagamente liberty che ben si inserisce nella serena atmosfera della Villa Comunale. Dal disegno elicoidale delle fasce (simbolicamente riferito al DNA) si dipartono, al ritmo regolare delle alberature, quelli che possiamo definire i caratteri ereditari della cultura Teatina: versi di sonetti di letterati locali sei-settecenteschi incisi su lastre di ghisa sono inseriti sulle sottili fasce trasversali a scandire il cammino lungo il viale. La scrupolosa ricerca di testi che fossero rappresentativi dell’appartenenza e dei sentimenti del luogo ha portato a considerare il XV sonetto della Centuria di Federico Valignani (1729) e l’Invoglio Primo del De’ Furti Virtuosi Al Tempo di Giuseppe Toppi (1683) Il Valignani descrive le emozioni del percorrere i giardini di Chieti (con riferimento specifico alle corti conventuali) mentre il sonetto del Toppi è dedicato alla principessa Giovanna Caracciolo di Santo Buono decantandone i pregi: chi di noi non ha nel cuore una principessa a cui dedicare un sonetto... I LAGHETTI Sull'area dei laghetti osserviamo ancora il cemento lavato fine, insieme alla graniglia levigata delle cordolature, ridisegnare le sponde degli stessi su uno dei quali è prevista, per una porzione del perimetro, una sequenza di tre larghi gradoni da dove assistere a piccoli spettacoli artistici sulla sponda opposta su apposita platea circondata dall’acqua ed opportunamente valorizzata da giochi di acqua e illuminazione. Il nuovo ponticello, l’affaccio balaustrato e la statua del Nettuno diventano le quinte di questo “teatro sull’acqua” La sistemazione delle sponde consente la percorrenza delle stesse per una totale fruizione dello specchio d’acqua rendendolo godibile senza le barriere delle recinzioni che ne impedivano la vista. Un aspetto più naturale è prevalente nel secondo laghetto dove il percorso ha dei puntuali affacci dai quali godere della vista di ricercate prospettive sugli specchi d’acqua. L’antica fontana di ghisa, i cui pezzi sono stati ritrovati in diversi angoli della villa stessa, è in parte ricomposta e resa funzionale andando a costituire il fucro della connessione del sistema dei laghetti con il viale. Inoltre è stato realizzato il restauro della statua del Nettuno, in più punti lesionato, ripristinando, tra l’altro, i giochi d'acqua originari. Il nuovo ponte, con la struttura in acciaio tipo corten che ricorda un ramo di felce che si adagia curvato tra le due sponde dello specchio d'acqua, ridisegna, allungandosi, il profilo planimetrico del ponte esistente. Il tavolato pavimentale origina dall'ovale della sistemazione della connessione con il viale, sulla quale è collocata la fontana in ghisa, e raggiunge il pianerottolo dell'attuale ponte di cui verranno conservate le due diramazioni. Le balaustre, in continuità dialettica con quelle presenti sui precedenti ponti, ripropongono, con una nuova lettura, le forme fitomorfe che da sempre hanno caratterizzato tali elementi in questo luogo; esse sono realizzate in lamiera spessa di acciaio tipo corten traforato. L'AREA DELLA FONTANA L’area della fontana è il punto focale del degli assi costituenti la struttura compositiva della Villa Comunale. La soluzione progettuale recupera la centralità dell’elemento fontana attraverso sottili ma importanti interventi sulla configurazione del viale, sul disegno della pavimentazione, sul perimetro dell’aiola, sull’inserimento di nuovi elementi, sulla fontana stessa. La pavimentazione in cemento ad effetto lavato realizzato a fasce concentriche costituisce la continuità del ritmo della composizione dettato dalle alberature dei Viali fino ad abbracciare la stessa fontana e disegna: l’innesto del braccio orientale di via IV Novembre l’innesto della gradinata che conduce alla zona alta della Villa comunale l’innesto con il vialetto verso il campetto l’aiola a ridosso degli “archetti” dotandola di una seduta continua intorno alla fontana stessa La fontana, infine, ritrova le originali proporzioni tra l’elegante sequenza verticale di forme zoomorfe e la sottostante vasca grazie al ridisegno della parte basamentale, dei giochi d’acqua e della illuminazione realizzata con fibre ottiche. Con L'uso di fibre ottiche è realizzata l’illuminazione coreografica della fontana superiore per la quale è stata prevista l’installazione di luci a raso lungo le gradinate che la percorrono sui due lati.
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    Project details
    • Year 2010
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2010
    • Client Comune di Chieti
    • Contractor Impresa Di Cintio s.r.l. PESCARA
    • Cost Euro 1.030.000,00
    • Status Completed works
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture
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