Palestra doppia CPC Chiasso CH | danilo cupioli

Chiasso / Switzerland / 2007

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dati dimensionali 2.500 mq sup. area progetto
10.800 volumecostruito
Da una prima analisi funzionale dell’area di progetto si evince che il lotto su cui sorgerà la nuova palestra CPC, si trova concettualmente sul confine tra le due identità funzionali:
-una scolastica che comprende gli edifici cantonali e comunali
-una culturale, rappresentata dal MaxMuseo, dallo Spazo Officina, Cinema Teatro.
Tale aspetto ha rappresentato una chiara esigenza nel poter far convivere queste due identità; progettando uno spazio, dove attività scolastiche e culturali possano coesistere, seppur funzionalmente indipendenti tra di loro.
Particolare attenzione sia ai percorsi che attraversano il lotto di progetto, sia ai limiti fisici che lo caratterizzano.
Tale analisi ha fatto si che si generassero le prime linee guida, ovvero i vettori di progetto che successivamente hanno dato vita a un corretto posizionamento funzionale dell’edificio.
L’analisi dei coni d’ombra presenti all’interno dell’area di progetto, lungo tutto l’arco dell’anno, ha consentito un corretto orientamento dei campi da gioco, nonché al posizionamento bilanciato delle aperture, in modo da eliminare fin da subito fastidiosi fenomeni di abbagliamento per gli atleti e eccessivi surriscaldamenti per l’ambiente interno durante il periodo estivo.
Una evidente emergenza è la scarsa percentuale di permeabilità delle superfici presenti nell’area di progetto; tale considerazione ci ha responsabilizzato nel progettare una superficie orizzontale che mantenga inalterati i già sfavorevoli equilibri di permeabilità.
La copertura dell’edificio è dunque pensata come area permeabile, consentendo il riutilizzo dell’acqua piovana da un lato e dall’altro garantendo una superficie vegetale, per un miglior impatto visivo-ambientale con il suo intorno.


Uno dei primi problemi progettuali da risolvere è il corretto posizionamento di un notevole volume di progetto, all’interno di un contesto già fortemente edificato.
Se di fatti si sviluppano, diagrammaticamente, diverse soluzioni progettuali, tenendo contemporaneamente sotto controllo gli ingombri in pianta e in sezione, si evince che un corretto compromesso è quello di considerare il volume costruito come semi interrato.
La sovrapposizione in pianta delle macrofamiglie funzionali dei depositi e degli spogliatoi, consente oltretutto una riduzione dell’occupazione del suolo, nonché dei conseguenti volumi di scavo.
Tale soluzione permette oltretutto di limitare l’impatto visivo che la nuova struttura sportiva avrà in relazione del suo intorno, con la possibilità fisica di utilizzare in maniera funzionalmente attiva la copertura dell’edificio.

Risparmio energetico

Riducendo di circa due terzi il volume visibile, incassando per cinque metri la struttura e interrando i servizi di deposito, si è avuto anche un vantaggio termico: ossia una differenza di 8-9 gradi rispetto all'edificio fuori terra, soluzione che permette di risparmiare riscaldamento d'inverno e di avere ambienti più freschi d'estate.
Il principio applicato prende concettualmente spunto da come le termiti costruiscono il proprio nido, utilizzando la terra come elemento naturale a bassa trasmissione termica.
Tutte queste considerazioni iniziali ci hanno dato forza nel proporre una soluzione che risulta evidentemente più onerosa nel breve periodo (a confronto di un’analoga soluzione completamente fuori terra), ma indubbiamente più vantaggiosa nel lungo periodo sotto gli aspetti legati al risparmio energetico e ai costi di manutenzione.

Funzioni

Per quanto concerne la distribuzione funzionale all’interno dell’edificio si è cercato dapprima di capire quale potesse essere il più efficiente collegamento tra le varie macrofamiglie proposte dal programma di concorso.
Si è dunque giunti a una distribuzione che consente una chiara divisione di flussi tra le zone di parcheggio, di accesso, del percorso sporco, dei locali filtro-spogliatoi, del percorso pulito e infine dei campi da gioco.
La distribuzione interna deve comunque rappresentare formalmente i rapporti delle macrofamiglie precedentemente citate, evidenziando un percorso sporco, che in occasione di tornei interscolastici può coincidere con lo spazio, al coperto, dedicato a un limitato numero di spettatori.
La zona filtro che divide il percorso sporco dal percorso pulito, è caratterizzata da una spina di spogliatoi, locale professori e servizi disabili.
Viceversa il percorso pulito in uscita dagli spogliatoi conduce a un unico grande corpo scala che porta gli atleti al livello sottostante, dove troviamo oltre che ai campi da gioco, anche tutti quelle funzioni che necessitano un collegamento diretto ai campi da gioco stessi, vale a dire i servizi WC uomini e donne, i depositi e i locali tecnici.

Morphing

L’intero edificio è pensato come una morbida modellazione della superficie di progetto, dove i vettori che la attraversano generano al tempo stesso i punti di inclinazione principale nello sviluppo della superficie; L’accesso alla palestra, impostato a quota -1.50 m rispetto alla sede stradale di Via S. Balestra, è garantito tramite una leggera rampa che permette di accedere allo stresso tempo sia all’atrio, sia al nuovo parcheggio di biciclette coperto.
La copertura è una superficie verde continua che si fonde armoniosamente con l’intorno, al fine di consentirne un agevole accesso; uno spazio per attività ricreative culturali che mantiene inalterato lo spazio di decompressione che attualmente esiste tra gli edifici esistenti.
La presenza della lunga seduta, generata dalla vasca d’acqua posta sul fronte ovest, impone un rapporto visivo diretto con i campi da gioco, che continua lungo tutto il fronte sud.
Il prospetto est, viceversa presenta una trasparenza molto dettagliata, caratterizzata da aperture dal profilo allungato che enfatizzano il dinamismo del prospetto in aderenza al l’asse stradale.

Struttura

La struttura risulta chiaramente leggibile, generalmente è costituita da una scatola contro terra in CA per tutto il volume di scavo, mentre fuori terra si sviluppa su un sistema di pilotis a maglia regolare. lo sfalsamento dei pilastri dal filo perimetrale esterno sul fronte ovest, consente un prospetto libero da elementi strutturali verticali, così come l’orditure delle travi in copertura, fa si che il prospetto sud sia completamente trasparente.
Le strutture primarie orizzontali galleggianti sono costituite in profilati di acciaio, mentre i tamponamenti verticali sono in muratura a blocchi tradizionale.
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    dati dimensionali 2.500 mq sup. area progetto10.800 volumecostruitoDa una prima analisi funzionale dell’area di progetto si evince che il lotto su cui sorgerà la nuova palestra CPC, si trova concettualmente sul confine tra le due identità funzionali: -una scolastica che comprende gli edifici cantonali e comunali -una culturale, rappresentata dal MaxMuseo, dallo Spazo Officina, Cinema Teatro. Tale aspetto ha rappresentato una chiara esigenza nel poter far convivere queste due identità;...

    Project details
    • Year 2007
    • Client repubblica e Cantone Ticino
    • Status Competition works
    • Type Fitness Centres
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