Restauro del Castello e del Borgo Medioevale di Monreale terzo intervento | Roberto Bordicchia

APPALTO DI PROGETTAZIONE PRIMO CLASSIFICATO Sardara / Italy / 2012

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L’intervento è in continuità con i precedenti con i quali si è intervenuti proncipalmente nel mastio dove sono stati messi a nudo i resti di un nuraghe e di una capanna nuragica. Gli scavi nel borgo che hanno interessato alcune abitazioni e magazzini, hanno confermato che il complesso fortificato giudicale di Monreale aveva molteplici funzioni: fu infatti sede residenziale, base militare e strategica utilizzata come punto di concentramento delle truppe, luogo di raccolta di derrate alimentari al sicuro dagli attacchi nemici, in particolar modo cereali raccolti nelle circostanti pianure, e infine carcere. Oggi il complesso conserva ancora i resti della sua cinta muraria entro la quale è compreso il borgo; il circuito delinea un pentagono irregolare intervallato da sette torri, quattro a pianta circolare o semicircolare e tre a pianta quadrangolare. Nel suo vertice meridionale è situato il cassero o mastio. Per quanto riguarda la tecnica costruttiva, nel circuito murario, cosi come nel cassero, è utilizzato l'opus incertum, realizzato prevalentemente in scisto locale associato raramente a qualche blocco granitico o trachitico; il legante è costituito da malta di calce biancastra. Le strutture abitative della fortificazione sono nettamente divise in due nuclei: il mastio, situato sulla sommità della collina più alta, e il borgo che si estende sulle pendici della stessa collina. Se per quanto riguarda il mastio, per conoscerne le strutture, l'organizzazione degli spazi, la funzione dei diversi ambienti e le attività che vi si svolgevano, possiamo avvalerci sia di fonti documentarie, sia degli scavi finora condotti, non altrimenti possiamo dire per l'insediamento circostante, racchiuso o meno entro il circuito murario. Stante il carattere sociale degli insediamenti intorno a residenze signorili, quali quelle dei giudici d'Arborea, è logico supporre in esse il convergere di numerose e diversificate attività artigianali e produttive, sia al servizio diretto delle funzioni espletate dal mastio sia per le produzioni della vita quotidiana dell'insediamento stesso sia per attività forse legata alla presenza di miniere con tutta probabilità presenti nelle immediate vicinanze. Lo “stato di necessità” al quale finora sono stati principalmente improntati gli obiettivi dell’indagine archeologica non ha tuttavia eluso dunque la formulazione di interrogativi e ipotesi per i programmi di indagine prossimi venturi, né per la ricerca sul campo, al fine di acquisire dati di fondamentale importanza: - sul rapporto fra il castello e il borgo fortificato, sia dal punto di vista strutturale, che funzionale e cronologico, che economico (in relazione al ruolo o ai ruoli svolti dal complesso nell’ambito del Giudicato arborense prima e del Regno di Sardegna poi); - sulla trama della viabilità interna e sulla distribuzione delle residenze e delle strutture funzionali quali impianti molitori, discariche, ambienti di stoccaggio e conservazione di alimenti e materiali, ricoveri per animali, officine artigianali legate alla funzione difensiva e di controllo del territorio svolta dal complesso fortificato, in considerazione anche e soprattutto della quasi totale assenza di dati sugli insediamenti della Sardegna medievale e, in particolare, di quelli castrensi; - sul sistema di approvvigionamento idrico del Borgo (e del Castello), verosimilmente costituito da impianti di raccolta e conservazione delle acque meteoriche dotati di alcuni punti di attingimento, posto che le cisterne già individuate sembrano sottodimensionate alle esigenze di una popolazione residente anche minima in caso di assedio e/o di stagioni siccitose; - sul ruolo della chiesa, peraltro già individuata in prossimità della porta nord-orientale di accesso al borgo, e sulla sua relazione con il complesso fortificato ;
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    L’intervento è in continuità con i precedenti con i quali si è intervenuti proncipalmente nel mastio dove sono stati messi a nudo i resti di un nuraghe e di una capanna nuragica. Gli scavi nel borgo che hanno interessato alcune abitazioni e magazzini, hanno confermato che il complesso fortificato giudicale di Monreale aveva molteplici funzioni: fu infatti sede residenziale, base militare e strategica utilizzata come punto di concentramento delle truppe, luogo di raccolta di derrate alimentari...

    Project details
    • Year 2012
    • Work started in 2011
    • Work finished in 2012
    • Client Comune di Sardara
    • Contractor IMPRESA: RESTAURO DEL CASTELLO E DEL BORGO MEDIOEVALE DI MONREALE Soc. consortile a r.l. via Mascagni 1 Musei
    • Status Completed works
    • Type Monuments
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