Liceo Scientifico Farnesina | Daniele Tirotta

Ampliamento Rome / Italy / 2010

0
0 Love 2,209 Visits Published
LUOGO Morfologia del territorio Particolare rilievo assume il luogo, dove s’inserisce la scuola: un territorio in cui la morfologia si delinea nell’alternanza di pianori e rilievi, più o meno ripidi, in cui il sistema verde domina, almeno visivamente, sul costruito. E con questi elementi che il progetto originario si misura. Il lotto originario della scuola è di forma pressoché rettangolare e si adagia su un declivio a ridosso di via Cassia verso via dei Giuochi Istmici. Su questo declivio si attesta l’edificio scolastico originario. Preesistenze architettoniche L’impianto del Liceo si presenta con un’architettura ben calcolata, apparentemente simmetrica e con un asse fondamentale che caratterizza e intercetta l’intero complesso scolastico, ben visibile in planimetria. Quest’asse diviene elemento distributivo sia per una fruizione in orizzontale che in verticale. La scala/asse di distribuzione si attesta in posizione centrale e funge da elemento di distribuzione orizzontale/verticale, essa dispone di un doppio sistema di collegamento interno/esterno che permette i collegamenti del complesso sia al coperto (spazi didattici) e sia all’esterno (sistema delle terrazze). Tale asse mette in comunicazione la zona pianeggiante a ovest con la parte collinare a est. Nell’area pianeggiante si collocano l’ingresso con i servizi della segreteria e la palestra, nella parte in declivio trovano collocazione le aule didattiche disposte a diverse quote. Quest’ultime conformandosi al terreno in pendenza identificano una tipologia a gradoni fortemente caratterizzante, dando luogo a una quinta architettonica coesa ed espressiva, aderendo in pieno al genius loci. Elementi essenziali del complesso esistente sono: la costruzione a gradone, le scalinate e le terrazze; tutti elementi che connotano, identificano e qualificano lo spazio. Il lotto originario in pendenza, negli anni è stato integrato da un’altra area che si attesta nella parte bassa di via dei Giuochi Istmici. Questo nuova area di forma pressoché quadrangolare si accosta al lotto con un dislivello di circa 160 centimetri. Si viene a formare cosi un lotto complessivo a forma di L con due assi di riferimento: uno si attesta sul corpo principale della scuola e collega via Cassia con via dei Giochi Istmici, l’altro in direzione pressoché ortogonale al primo e si attesta parallelamente a via dei Giuochi Istmici. RIFERIMENTI Richiami morfo-tipologicici La forte connotazione dell’edificio esistente ha portato necessariamente a un confronto serrato con esso durante tutto l’iter progettuale. Il nuovo edificio si misura con l’esistente traendo gli elementi essenziali, senza porsi in competizione o contraddizione, ma in sintonia e coerenza. Gli elementi essenziali quali la forma geometrica del rettangolo e il suo volume corrispondente, che gioca distaccandosi e avvicinandosi in funzione della morfologia del territorio, è stata una delle caratteristiche riprese per il nuovo complesso. Altro elemento essenziale è la scala di distribuzione, che è ripresa con lo stesso principio del dentro/fuori fungendo da collegamento verticale per i nuovi spazi didattici caratterizzando fortemente i nuovi edifici. PROGETTO Connessione Il progetto si sviluppa tenendo in considerazione la configurazione del lotto, l’orientamento, le funzioni e la disposizione dei corpi di fabbrica già esistenti con le relative funzioni. L’orografia del terreno è studiata per caratterizzare il progetto e per meglio inserirlo nel contesto. Particolare importanza si è data al sistema di connessione tra il nuovo complesso e quello esistente, valutando soprattutto il salto di quota e l’uso delle strutture annesse. Si è voluto risolvere l’attuale sistema che, di fatto, fa percepire la separazione del complesso scolastico in due lotti separati. Lo spazio centrale diviene quindi zona di connessione ed è visto come elemento che possa amalgamare i due sistemi, uniformando l’intero complesso. Gli elementi che qui si attestano saranno fruiti dagli utenti dell’intero complesso scolastico, prefigurandosi anche spazialmente come elementi comuni. In questo sistema si configurano: l’asse di distribuzione, la sala proiezione e l’area di gioco. Asse di distribuzione L’asse di distribuzione è un elemento longitudinale di connessione tra il nuovo intervento e l’edificio esistente e in esso si possono svolgere funzioni collettive di diversa natura (mostre, performance, attività ricreative, ecc.). L’asse si attesta a ridosso del confine della villa mitigando il dislivello, ponendosi al di sotto del piano di campagna della villa stessa. Esso si presenta come elemento continuo, risolvendo anche il salto di quota all’interno del lotto. In volumetria l’asse di distribuzione si presenta in continuità con il sistema delle terrazze esistenti. Sala proiezione La sala proiezione parallela all’asse distributivo sfrutta appieno il salto di quota con la platea. Gli ingressi alla sala sono interni ed esterni e posti alle diverse quote. Area di gioco Il campo da gioco con gli annessi spogliatoi rimane in stretta relazione con l’attuale palestra, definendo così un unico insieme di spazi sportivi in posizione centrale e in prossimità dell’accesso principale. Questo permette di fruire facilmente la struttura sportiva dalle due ali della scuola e si presta ad essere utilizzato anche negli orari extrascolastici. Viene ridefinito seguendo le indicazione del CONI per quanto riguarda le dimensioni e l’orientamento. Le gradinate risolvono appieno il dislivello, delimitano le aree per le attività sportive. Padiglioni didattici Volumi Gli edifici di forma semplice si presentano come due parallelepipedi che si attestano sullo spazio di distribuzione/connessione. La composizione dei nuovi padiglioni riprende il modulo base delle aree didattiche del complesso originario, composto dall’allineamento di quattro aule più servizi, così come il volume tipo composto dalla sovrapposizione due livelli. Il volume che risulta è la composizione di due volumi di base sovrapposti e traslati in modo tale da ricordare il sistema originario. La disposizione planimetrica dei padiglioni didattici prende forma da considerazioni di carattere distributivo ma soprattutto in funzione dell’orientamento, così il volume dalle aule del complesso esistente, nel nuovo intervento, si ribalta ortogonalmente per una corretta esposizione. Il blocco didattico si compone di due edifici simili posti a una distanza tale da consentire l’irraggiamento diretto su tutte le aule. Era prioritario far si che tutte le aule fossero esposte a sud cosi da avere il massimo dell’irraggiamento e della luce possibile. Scala Ciò che caratterizzante i nuovi padiglioni didattici è un elemento architettonico che da identità a tutto il Liceo Scientifico Farnesina. Questo elemento trae ispirazione dall’attuale sistema di fruizione del complesso esistente, che risolve in un’unica soluzione, spostamenti in orizzontale che in verticale. Nei nuovi padiglioni l’elemento scala sottolinea la diagonale del rettangolo che disegna il prospetto nord, e col suo volume fluttuante, prettamente chiuso, si mette in relazione con lo sfondo vitreo e leggero della facciata. Crea così un contrasto voluto tra pieno e vuoto, tra pesante e leggero. Questo binomio è presenta non solo tra scala e prospetto ma è insito anche nel volume della scala, infatti tale volume è costituito da un doppio sistema di rampe: interno-esterno, dentro-fuori. Questo sistema permette di avere un insieme di doppi accessi nei piani fuori terra. Si prefigura così un classico accesso ai piani al coperto, e al di sopra di esso il corrispettivo collegamento ai piani all’aperto. Inoltre la scala esterna funge anche come sistema di sicurezza. Funzioni L’edificio si compone di due volumi sovrapposti e sfalsati. Ogni volume è concepito su due livelli, per un totale di quattro piani. Al piano terra sono previste le aule per la didattica specializzata (laboratorio linguistico e laboratorio d’informatica), nei restanti tre piani si dispongo le dieci aule didattiche (quattro al primo piano, tre al secondo piano e tre al terzo piano). Su ogni piano sono presenti i servizi igienici (uomo, donna, diversamente abile e docenti), e gli spazi accessori per il personale non docente, così come richiesto dal DPP. Gli spazi connettivi oltre ad assumere la funzione di collegamento tra le aule, si relazionano visivamente con lo spazio esterno, attraverso una vetrata continua che ne alleggerisce la facciata e al contempo ne dilata lo spazio. Inoltre si configurano come ambienti interni e talvolta divengono terrazzi esterni o corti interna; flessibili in modo da poter essere allestiti con arredi ed attrezzature particolari. Percettivamente lo spazio connettivo, agli occhi dell’utente, è sempre diverso. Tutti i quattro livelli sono interconnessi anche tramite un vano ascensore. La copertura degli edifici didattici è accessibile attraverso l’elemento scala ed è fornita di impianto fotovoltaico e/o solare termico. Micro nido Il Micro nido fa parte del sistema di volumi architettonici presenti nella zona centrale del lotto. È dotato di accesso diretto su via dei Giuochi Istmici, e la sua posizione privilegiata consente un’indipendenza sia spaziale sia funzionale rispetto al Liceo. La sua pianta ad “L” riprende gli assi principali di tutta la composizione progettuale, fiancheggiando la palestra. La zona delle attività è disposta sul lato principale a ovest, mentre i servizi a nord, per una superficie complessiva di 154 metri quadrati, utile per accogliere 15 bambini. Gli arredi (componibili e facilmente spostabili) contribuiranno a realizzare gli opportuni spazi di aggregazione. Tra il fronte principale e il confine di Cipressi, si prefigura un’area verde ad uso esclusivo del Micro nido. Quest’area è di particolare importanza grazie alla contiguità con gli ambienti interni, accentua ancor più il valore didattico del giardino. Pertanto lo spazio esterno diventa parte integrante dello spazio didattico fornendo le stesse funzioni ludico didattico dei locali interni. Vetrate e finestre, inoltre, permetteranno ai bambini di osservare, in modo ravvicinato, i cambiamenti stagionali con un valore didattico aggiunto. Alloggio custode È costruito sopra il volume dell’asilo nido completandone la struttura. Si accede attraverso una rampa di scale e si caratterizza per la presenza di un sistema di terrazze a uso esclusivo. L’alloggio si compone da un ingresso soggiorno sul quale si distribuiscono gli altri locali. La zona notte è composta di una camera matrimoniale e da una doppia. La sua posizione baricentrica gli permette di avere un controllo visivo su buona parte del lotto, accentuando così la percezione di controllo. Si specifica che l’ingresso al micro-nido e quello dell’alloggio custode sono separati e indipendenti l’uno dall’altro. Essenze arboree Il rispetto per il verde esistente, a confine con via dei Giuochi Istmici, porta al mantenimento dello stesso e all’inserimento di nuove arbusti, esaltando e valorizzando gli spazi. In particolare negli accessi principali, affianco la gradinata del campo sportivo e antistante l’asilo nido con i cipressi esistenti, nel parcheggio a raso con l’aggiunta degli oleandri, creando così zone d’ombra e di sosta. Il verde s’inserisce in sintonia con gli elementi architettonici, li esalta e ne diventa parte integrante e in nessun caso è considerato un accessorio o un ornamento. Per i nuovi inserimenti si preferisce scegliere specie caduche di tipo autocno, il cui aspetto mutevole può segnare il passaggio delle stagioni e inoltre esigono una manutenzione contenuta. L’area a est confinante con via Cassia può essere utilizzata per la creazione di orti didattici. Accessi Il sistema degli accessi è ridefinito e si è intervenuto per razionalizzare il sistema con particolare riguardo alla sicurezza. Sono ridisegnati, come gli attuali, su via dei Giuochi Istmici, indicando il principale, il carrabile e di servizio. L’accesso principale alla scuola in posizione centrale, si risolve mediante una “piazza” d’ingresso che ci fornirà un ampio spazio, non solo di sicurezza, ma anche per lo stazionamento degli studenti prima e dopo l’ingresso a scuola. L’accesso carrabile è posto all’inizio del lotto, in posizione decentrata, nella stessa direzione di marcia dei veicoli così da non interferire con il resto del fronte scuola. Oltre a servire i parcheggi a raso ci porta direttamente all’ingresso del parcheggio sotterraneo multipiano. L’Accesso di servizio, ma non secondario, è definito così come l’accesso principale configurando una piazza più piccola, in linea con il minor afflusso di utenti. Questo ingresso serve in modo diretto il micro nido, l’alloggio del custode e gli attuali uffici amministrativi. Un ulteriore accesso per favorire l’integrazione e la fruizione del parco, posto lungo via del Podismo, è stato creato con un sistema di rampe e scale dirette che risolvono l’attuale salto di quota. Parcheggi A raso I parcheggi a raso destinati alla scuola si collocano in prossimità della strada di accesso, in modo tale da non interferire con le attività didattiche. La superficie dei parcheggi richiesta, di 450 metri quadri, è valutata tenendo conto della realizzazione o meno del parcheggio interrato. Nel caso in cui il parcheggio interrato sarà realizzato la superficie lorda complessiva destinata ai parcheggi a raso sarà di 385 metri quadri (integrando il resto della superficie richiesta nei parcheggi interrati). Viceversa, nel caso in cui il parcheggio interrato non sarà realizzato, la superficie totale per i parcheggi a raso sarà di 585 metri quadri (integrando l’area prevista per l’accesso al multipiano). Interrati I parcheggi interrati collocati su tutta l’area a sud del lotto d’intervento si sviluppano su tre livelli, raggiungibili mediante rampe a doppio senso di circolazione. La struttura si configura in modo tale da essere in continuità con le strutture dei padiglioni soprastanti. L’impianto razionale, di forma regolare, garantisce posti auto e corsie ampi e comodi per le manovre. Ogni livello assicura un numero di posti auto superiori a quello richiesto, per un totale di 222 posti auto così distribuiti: Livello -1 = 70 posti auto Livello -2 = 74 posti auto Livello -3 = 78 posti auto Il passaggio da un livello all’altro non si concentra in un unico punto ma si sviluppa longitudinalmente con una successione di rampe, favorendo la guida e attenuando il senso di discesa ai piani interrati. Il sistema di accesso pedonale, indipendente, si concentra su asse verticale che collega i tre livelli, mediante scale e ascensori. Gli ingressi carrabili e pedonali si affacciano su via dei Giuochi Istmici e sono indipendenti dal sistema scolastico, permettendone un utilizzo separato ed autonomo. Aspetti tecnologici L’impianto planimetrico e la relativa esposizione ci permettono di avere un edificio di elevate prestazioni termoacustiche con modesti interventi d’isolamento. Nell’ottica della conservazione dell’attuale identità architettonica dell’edificio, si prevede di intervenire utilizzando materiali formalmente ed esteticamente adeguati allo scopo. La nuova struttura scolastica, si caratterizza per la qualità e le specifiche costruttive che pongono attenzione ai temi della bio-architettura e del risparmio energetico. Il sistema di rivestimento brise-soleil per le pareti esposta a sud permette di mitigare l’irraggiamento solare. Il sistema è composto di parti fisse e parti mobili, quest’ultime in corrispondenza delle aperture, garantiscono così zone d’ombra o di luce secondo le esigenze. Le ampie vetrate delle aule esposte a sud, garantiscono un’adatta illuminazione naturale, tale da ridurre al minimo l’uso di corrente elettrica. Queste vetrate a doppia camera d’aria permettono di creare un microclima controllato, indirizzando il flusso dell’aria in interno o in esterno. Permettono di mitigare il clima interno a secondo della stagione con notevole risparmio di energia. Le aule didattiche sono delimitate sul lato comune da pareti amovibili e/o mobili che rendono flessibile lo spazio. Si possono ottenere ambienti che variano di superficie, fino ad un massimo di cento metri quadri. L’orientamento degli edifici favorisce la realizzazione e l’allocazione sulle terrazze di copertura di pannelli solari e/o fotovoltaici. L’uso di queste tecnologie si potrebbe estendere anche sulle ampie terrazze del Liceo esistente. L’Impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, servirà anche ad integrare l’impianto di riscaldamento. Gestione del cantiere La conformazione dell’impianto planimetrico si presta ad essere realizzato per fasi così come previsto dal DPP. La prima fase del cantiere prevede la realizzazione del padiglione B a sud, del parcheggio a raso e parte della sistemazione del verde e degli spazi esterni relativi. L’alloggio del custode esistente rimarrà fruibile durante la realizzazione della prima fase, verrà ricostruito durante la seconda fase del cantiere e infine demolito. La seconda fase completerà l’impianto con il padiglione A, la stecca di distribuzione, la sala proiezioni, l’area di gioco (campo sportivo, gradinate e spogliatoi), l’alloggio custode, il completamento del verde e degli spazi esterni e gli accessi. La scelta della realizzazione del micro nido, così come i parcheggi interrati, non influisce significativamente sull’impianto planimetrico e spaziale. Se il micro nido non verrà realizzato, il volume sarà riconfigurato solo per l’alloggio del custode, risultando ad un unico livello.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    LUOGO Morfologia del territorio Particolare rilievo assume il luogo, dove s’inserisce la scuola: un territorio in cui la morfologia si delinea nell’alternanza di pianori e rilievi, più o meno ripidi, in cui il sistema verde domina, almeno visivamente, sul costruito. E con questi elementi che il progetto originario si misura. Il lotto originario della scuola è di forma pressoché rettangolare e si adagia su un declivio a ridosso di via Cassia verso via dei Giuochi Istmici. Su questo declivio si...

    Project details
    • Year 2010
    • Client Provincia di Roma
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
    Archilovers On Instagram