NUOVA SEDE DI BANCA FARNESE | luigi scaglia

Il progetto nasce dal desiderio di creare un’architettura affascinante in cui massa e trasparenza dialogano in un tutto armonico. Le linee architettoniche dell’edificio passano attraverso riflessioni di carattere compositivo e bioclimatico. Il risultato cercato è stato quello di realizzare un edificio articolato in due corpi di fabbrica diversi per linguaggio architettonico, volume, tecnologia e materia; in cui la leggerezza e la trasparenza del vetro sono in equilibrio con la solidità e la densità della muratura tradizionale.
Ciò si concretizza nella realizzazione di una “fabbrica” articolata in due volumi distinti e differenti: la torre e l’elemento cubico.
I due edifici staccati fisicamente e matericamente ( il primo è stato rivestito in vetro mentre, il secondo è stato realizzato in muratura tradizionale intonacata) si propongono come l’innovazione e la tradizione.
La torre simbolo d'innovazione è macchina architettonica. Il sistema a doppia pelle di vetro dell’edificio si propone come facciata passiva (passive wall), funziona come facciata ventilata atta a garantire all’utente, ottimali condizioni di benessere igrotermico, acustico, ottico, luminoso; e nello stesso tempo accentua la sua valenza estetica attraverso il giglio serigrafato, così diventa sistema mediatico. L’elemento cubico propone un linguaggio tradizionale, volutamente più semplice per dare risalto alla torre.
Le soluzioni progettuali di facciata configurano un’architettura d’indubbia visibilità soddisfando così la richiesta della committenza di avere un edificio di rappresentanza. Per questo scopo la facciata riporta in serigrafia il logo distintivo della committenza … un macro Giglio di 18 mt di diametro a cui è associato un effetto luminoso cambia colore che regola la tonalità, la luminosità e la saturazione di un intervallo di colori. Questa 'mirabilia' in vetro è dotata di un sistema di illuminazione elettroluminescente (LED con tecnologia RGB) in dissolvenza.