Ricostruzione nuovo ascensore tra Via Cantore e Villa Scassi a Genova Sampierdarena | fabio postani

Il progetto nei suoi aspetti architettonici cerca di risolvere alcuni aspetti complessi :

l’idea che il percorso diventi un esperienza percettiva

il dialogo con contesti completamente differenti nelle due stazioni

il rapporto tra tecnica e storia

Spesso il tempo trascorso su un mezzo che sia pubblico o privato si trasforma in un tempo sospeso .

La percezione fisica degli spazi e dei luoghi attraversati si appiattisce  e la mente sia astrae.

Il progetto intende rendere il percorso nella parte pedonale e meccanica un’esperienza.

Già l’unicità del mezzo meccanico rende il percorso di per sé particolare .

La stazione su via Cantore è collocata in una sorta di distacco tra un edificio residenziale e le alte mura di confine del parco di Villa Scassi .

Il progetto intende accompagnare questa sorta di corridoio con un muro che illustri la storia del parco di Villa Scassi . Le illustrazioni vorrebbero essere una sorta di risarcimento nei confronti di un parco, considerato uno dei più belli esempi di parco all’italiana, che nell’arco dei secoli ha subito mutilazioni e trasformazioni tali da limitarne le qualità iniziali.

La stazione è sostanzialmente impostata sulla trasparenza degli spazi di attesa che rendono l’ambiente più sicuro.

La stazione su Corso Scassi è una sorta di padiglione di cristallo che intende contenere e controllare le direzioni casuali degli assi della villa e del percorso meccanizzato .

Molto semplicemente la copertura è allineata agli assi della villa e la via di corsa con le pareti verticali è allineata all’asse del percorso.

Anche qui la trasparenza delle superfici intende da un lato definire ambienti sicuri nelle zone di attesa e dall’altro, smaterializzandosi, intende inserirsi agli scenari di verde dell’impianto storico della villa .